... risalutare il maestro, accompagnando nel pellegrinaggio commemorativo, il discepolo suo più degno : Luigi Federzoni. Fu una giornata di festa. No~ portavamo lassù le gramaglie .desolate, ma i lauri della tomba dantesca;. non andavamo a salutare ·- un morto, ma un vivo, vivo nello spirito nostro eh' egli educò, e nei giovani che nel s~o nome oggi servono · _la patria, e dalle sue opere attingono Ja fiamma ideale . . . · dèlla rivolta purificatrice. E che sorriso di primavera d'intorno; e canti, e saluti di ·pop!Jlo, raccolto davanti !1icasolari, e sui rialzi dei poggi verdeggianti, lungo la valle del Senio. Il fiume in fondo, a corso lento, mandava le sue acque a diporto, tra le sponde rocciose, spaziando · pei vasti seni tortuosi con tranquillo gorgoglio: in alto il cielo ~ra tutto una fuga di nubi, che s'addensavano lontano, lontano fino a confondersi con la linea dei monti. • *** Il Cardello, è u~a vecchia costruzione solida e massiccia, cui si giunge, salendo per due rampate ciascuna delle quali, partendo dalla strada, sbocca su di ·un prato, donde si domina tutta la vallata. L • ingresso è di fianco, e si entra da un usciolo grande poco più di una feritoia. Di frontè, è la cucina; a destra, come aperte nel muro maestro, le ~ due scale che mettono al piano .. • supenore. Qui la supposta vastità dell'edificio si tramuta in angustia di spazio. Le came~e son piccole e _modeste. Quell• dove Egli morì contiene a mala pena il letto. - Lo stu~io è così stretto che seduti allo scrittoio, ~on I le gambe distese si to~ca, per così dire, il muro di fronte. Dietro allo scrittoio c'è tutta la biblioteca di Alfredo Oriani. Chiunque la veda dice : che pochi libri ? Così pochi} E donde attinse Egli il suo vastissimo sapere? Come studiava, e dove, e quando ? · Domanda .che noi suoi ·intimi ci siamo rivolta, e gli abbiamo rivolta sempre inutilmente. Sorrideva stringendosi nelle spalle, come per dire: che .ne so io I . La risposta la può trovare per induzione solo chi, avendo avuto dimestichezza con Lui, ne conosca l' intima struttura mentale, le qualità naturali, potentissime · dell' ingegno, nel quale# la forza intuitiva 'era corroborata da una dialettica prodigiosa. Gli bastava un frammentoper ricostruireun'opera; un accenno, per indovinare il fondo di. una idea, una . . . . p~g1na per capire uno scrittore. Aveva una facilità prodigiosa nel raccostare -gli • elementi più disparati di una idea, e vedeva nel f~npo . delle cose con occhio sicuro, acuto, infallibile. ' . · La sua s~pienza adunque non era· erudizione; ma assimilazione e pensiero. Diceva : ad un· ,uon;io d' in.:. telletto bastano le idee fondamentali di un sistema per possederlo intero. Le· premesse contano : le conseguenze ogn·uno le trova da sè, e più le trova' ·originali se più ha ingegno. . Le filosofie che hanno creato le civiltà umane, sono di ~na semplicità terribile. Che significa sapere? Pensare. E pensare è creare~ Per questo l'arte è la suprema delle espressioni umane .... Ma a che pro•· seguire.il volo del pensatore, mentre la realtà circostante, che fu sua, parla di lui con un linguaggio misterioso e commov~~te. ' Rivediamo l'uomo, •qui, nella sua ·casa. Alto, melanconico, di una solennità m~chelangiolesca, con la testa superba, un po• reclina sul petto vasto, e l' occ.hio vivido . . . della luce del genio che reca dentro di sè qn grande mondo· ièleale. · E proprio qui, nella casa antica de' suoi, e per questo prato che ascende ora, verso la sua tomba quasi a recargli l'offerta fragrante della dolce primavera, e sotto a quel gran cipresso che vigila ancora, e vigilerà, il mistico raccoglimento della solitudine tutta piena di Lui, Alfredo Oriani ha pensato e scritto la sua opera . Finito il volume, come il viandante giunto alla tappa, si riposava, e per riposarsi scendeva a Faenza ed a Bologna. · *** B!)logna era tutta carducciana, allora. Il poeta dei Giambi ed Epodi e delle Odi Barbare trionfava dall' Università al negozio di Zanichelli, che era come il sinedrio de• suoi scolari maggiori e degli • • am1c1. Attorno al Carducci s• era venuta formando a poco a poco una specie di massoneria letteraria, che amministrava la gloria del maestro e faceva di quelJa usbergo a sè ed agli affari suoi; . una setta, insomma, il cui motto era questo ; o Carducci o nessuno. Dall' università, · uscivano scolari provetti, scrittori d' alti meriti, dal negozio Zanichelli si vigilava perchè nel mondo letterario italiano le cose andassero secondo le regole carducciane, e cosi l' Italia ebbe il carducr -7- . Bibliotec Gino Bian o. . •
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==