• . . -L'ANTIFASC·ISMO .CULTURALE ~ Gli intellettuali italiani aderenti al fascismo hanno lanciato per ·il Natale di Roma un manifesto agli intellettuali di tutto il mondo, per chiarire, dalle origini ad oggi, la storia del nostro movimento. Questo proclama, dopo avere detto quali sono i principi dottrinari del fascismo, il ·perchè della sua origine e i motivi v~lontari ed involontari che hanno cooperato al suo rapido sviluppo, ne illustra l'attività e I' azione che esso ha compiuto dal 1919 fino alla Marcia su Roma ; parla poscia ampiamente e profondamente della enorme opera compiuta dal Governo per salvare la Nazione dalla sicura rovina. Dice della insufficienza morale de.Ila opposizione che rimane inat- . tiva e si logora « restando sempre al margine delle .forze politiche effetivamente operanti nella nuova ltàlia, e ciò perchè essa non ha propriamente un principio· opposto,· ma soltanto inferiore al principio del Fascismo, ed è legge storica che non ammette eccezione che, di due principi opposti, nessuno vinca; ma trionfi con il più .alto principio, che sia la sintesi di due diversi elementi vitali, a cui uno e l'' altro sepàratamente s• ispirano. Di due principi uno inferiore e l' altro ~uperiore, uno parziale e l' altro totale, il primo necessariamente deve soccombe:re, perchè esso è contenuto nel secondo e il motivo della sua opposizione è semplicemente negativo, campato nel vuoto. « Giacchè la Patria del Fascismo, continua il J]lanifesto, è pure la Patria che vibra nel petto di ogni .·uomo civile, quella patria il cui sentimento da per tutto . · si è riscosso neUaftragedia della guerra e vig~la in ogni paese, e deve vigilare a guardia di interessi sacri anche dopo ·1a guerra, anzi per effetto della guerra che nes~ suno più crede l' ultim~ ; codesta patria è pure riconsacrazione delle tradizioni e degli istituti che sono la costanza dell' agilità nel flusso e nella perennità delle tradizioni ; ed è scuola di subordinazione di ciò che è particolare ed inferiore a ciò che è di universale e immortale ; è rispetto della legge ; è disciplina ; è libertà, ma libertà conquistata attraverso la legge ~he instaura con la rinuncia a tutto ciò che è piccolo arbitrio e velleità irragionevole e dissipatrice, è concezione austera della vita ; è serietà religiosa che non distingue la teoria dalla pratica, il dire dal fare, e non dipinge ideali magnifici per relegarli fuori di questomondo, dove intantosi possa continuarea vivere li , vilmente e miseramente, ma è duro sforzo di idealizzare la Nita e esprimere i propri convincimenti nella stessa azione o con parole che sieno esse stésse azioni, impegnando chi le pronuncia, e impegnando con lui, il . mondo stesso di cui egli è parte viva e responsabile, in ogni istante del tempo, in ogni segreto respiro della • I .. coscienza. Questo ideale è un ideale, ma l;ln ideale per cui si lotta in Italia oggi con contrasti fierissimi che dimo-· strano che si fa sul· serio e che è una fede degli animi. Il Fascismo, come tutti i grandi movimenti spirituali, si fa sempre più forte, più capace di attrazione · e di assorbimento, più effi~iente e ingranato nel congegno degli spiriti, delle idee, degli interessi, delle istituzjoni, insomma nella compagine viva del popolo italiano~ E allora non è più il caso di contare e misurare i singoli uomini, ma di guardare e valutare l' idea, la , quale come ogni idea vera, cioè viva, dotata di una sua potenza, non è fatta dagli uomini, ma fa gli uomin~. *** , Il Fascismo viene accusato di essere un movimento . reazionario antiliberale antioperaio, ma l' accusa è falsa. li Fascismo è spirito di progresso e di propulsione di tutte le forze nazionali intente piuttosto a rompere la 1 crosta che il vecchio ordinamento politico aveva creato attraverso l'apparenza fallace del vecchio liberalismo . democratico, intorno alla effettiva attività individuale del cittadino, mediante l' atomismo de\ suffragio universale, polverizzatore degli interessi reali, onde ogni individuo è portato a sentirsi impegnato nel sistema .delle f9rze. economiche; quello ordinamento dava il loro popolo in mano ai politicanti di professione, dominati dalla coalizione sempre più potente di interessi particolaristici e perciò antitetici ali' interesse comune della Nazione. Questo sentono i fascisti di fronte ai lor9 avversari e per~iò- hanno una fede inconcussa nel trionfo della loro parte e non transigono, e possono ormai con pazienza longanime attendere che le opposizioni, come hanno abbandonato il terreno legale della lotta in Parlamento, finiscano col persuadersi· della necessità ineluttabile di abha~donare anche quello illegale, per ·- 3- . . , ' • Biblioteca Gin ■ 1anc •
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