Vita Nova - anno I - n. 3 - 15 aprile 1925

, - f ,,. ' Stor"ia ' - ' PROF. ALBANO SORBELLI I f. I I I LONGOBARDI SERA DEL 13 GENNAIO 1925 • • ·LA morte violenta di Amalassunta e la proclamazione· di Teodato a re dei Goti, offrirono a Giustiniano Imperatore d'Oriente, pretesto p.erdichiarare .ilnuovo re come usurpatore d'Italia. Portano il concetto universale di fronte al tentativo di concetto « nazionale », che era stato dato da Odoacre e da Teodorico. •e inviare in' Italia contro di lui un esercito , sotto la guida di Belisario. Ma piii che per -la scomparsa di Amalas·sunta l)lmpero romano d'oriente interveniva per far si che il concetto romano, il pensiero antico, la legge di Roma continuassero nell'occidente, e accanto alle Jeggi ed al pensiero si affermasse il dominio universale cui aspirava l'imperatore d'oriente. Comincia nel 535 e si continua fino al 553, per quasi 'vent'anni, una lotta che è veramente tragica. _/ Perchè, nonostante i Goti. fossero forti e valorosi, nonostante che capi e gregari si · slanciassero nella mischia, la guerra riusci loro infausta. Ci sono, durante il.periodo di Totila, dei momenti di vittoria anche per i Goti; ma Avrebbe dovuto coi Bizantini ritornare Roma, perchè quello .di Bisanzio non era se non l'ere'de dell'Impero Romano: ma nel fatto la cosa è molto diversa. La scissione fra l'impero d'oriente e quello d'occidente era avvenuta già da parecchio tempo, e un grande solco s'era scavato tra i due imperi. Ormai c'erano due entità atnministrative, due rapporti politici e militari, e perciò ·quando i soldati bizzantini venuti, col prode Belisario e col grande generale Narsete, ebbero vinti gli ultimi Goti, non rappresentarono più l'impero romano unito e intero, ma semplicemente l'impero romano d'oriente. . , i sold1lti che vengono dal mare sono superiori di numero, di armi e di abilità a quelli dei Goti ; ed essi devono soccombere. Vinto il prode Totila, che aveva governato per 12 anni, succede Teia, il quale è sconfitto, dopo un anno appena di regno, nella battaglia del Vesuvio, l'anno 553. l Bizantini sopo· dunque ormai signori iot ca Gino Sian Questo aveva già ricevuto un aspetto suo, e· perciò l'Italia non era più il centro o uno dei centri dell'irradiazione d~l potere e del concetto romano; diventava una provincia dell'impero d'oriente. Gli Italiani erano trattati come abitatori di una terra di conquista, non furono più i padroni; non ci potè essere dunque una stretta unione di animi tra gli uni e gli altri, e il risultato di questa condizione si vide subito, nonostante gli sforzi dell'imperatore d'oriente, ' .

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