era spenta in te, ti sei riconosciuto debole e, ammettiamolo, vile. No, no - egli sillabò, senza sorridere --=-• Il maggiore non deve avermi chiamato per provarmi, come tu pensi. Imprese di questo genere non si ripetono due volte con un nemico forte e· preparato e, diciamolo ànche, valoroso, come quello che noi combattiamo. -Se egli mi ha scelto, qualcuno deve averglielo suggerito. -:-- O chi du~que ? I • ~ Lo so io forse? Non lo so: come non so da che parte sia penetrata in m~ quell'improvvisa veemenza, quel bisogno di uccidere ... ~ L' ebbrezza della lotta .... - Parole. lo non ho mai amato la lotta ; sono·un pacifico, io. Era una forza o estranea o .giacente già in ine, addormentata. lo non ~o. E sono spaventato. anche oggi : che ho sempre paura e non solo in guerra, se vi ritornerò, ma anche dopo, da borghese, che essa si riaffacci in me. lo ho sentito il gusto dell' uccidere, io ho uccis,o con gioia. · - Da borghese, non sentirai più questo gusto, collega. · - Lo sentirò invece. lo non ti ho detto tutto, vedi. Restò soprapensieri qualche minuto. Poi compi un gesto, come di noncuranza. I I • • - Devi sapere ... Esitava. lo lo incoraggiai. - Esprimiti pure co~ franchezza. lo ti capisco e • compatisco. . - Ebbene - egli riprese, ma fiaccamente. - Ormai che ho cominciato·. . . perchè non ti direi tutto ? Ti dirò tutto. Quando io ho chiamato il mio plotone . intorno a me per parlare del pugnale, come voleva il maggiore, io ho anche aggiunto. . . Lo so : ti parrà strano : e anche a me mi pare strano. lo sono figlio di buona famiglia. Mio zio è v~scovo, mio padre ingegnere. I Ti parrà strano. Ma sai tu che cosa ho raccontato ai soldati ? Come un corsaro un capo banda di brigantì, di quelli che bivaccavano trenta anni fa nelle torre e .nei cocuzzoli dei miei monti calabresi . . . Ho raccomandato che derubassero i morti, capisci ? Che li spogliassero degli anelli, dell'orologio,· del portaf ... Si fermò : rosso in viso e sudante. ' ' . Indi, messasi una ·mano in tasca : - Guarda, - disse (e mi mostrava un orologio ·bianco di metallo) -. Questo l'ho serbato per ricor- . . darmene sempre. I valori li ho consegnati tutti al comando, appena trasportato laggiù . . . Avevo le tasche piene di portafogli, di orologi, di anelli. Le tasche . piene, capisci? E tuttora, se ci penso, fremo dall'orrore. · MARIO PuCCINI • . • " ~ • I ~- ,. , -· - 28 s·blioteca Girio Bianco
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