Vita Nova - anno I - n. 2 - 31 marzo 1925

I , 12 - . produttori, o a ridurre i ·loro costi, oppure a ritirarsi, essendo tutta la domanda soddisfatta . da esso. Egli può avere anche fiss-ato un costo sensibilmente superiore al minimo che potrebbe praticare, (purchè non superiore a quello minimo dei concorrenti) ma, in questo caso, avrebbe vantaggi . per qualche tempo , troppo alti, per la condizione· di monopolio in cui verxebbe a trovarsi. Senonchè, il maggior ricavato ch'egli può percepire, lo spinge a produrre una quantità di beni economici maggiore di quella che produceva anteceden- . temente; e allora questa maggior produzione finirà per ampliare l'offerta di questo bene; e l'aumento dell'offerta farà ritornare gradualmente il valore di scambio al minor costo di produzione per questo determinato tipo di · prodotti. · ._ . Non con questo si vuol dire che le cose si svolgano sempre con rapidità. Il fenomeno può svolgersi lentissimamente, ma, alla fine, dovrà obbedire alla legge caratteristica di questo gruppo di beni di cui l'aumento è libero, ed indefinito. Questa legge apporta, tanto al produttore, quanto a colui che consuma questo determinato bene economico, che cioè lo richiede, vantaggi notevoli. Il produttore, trovandosi nella condizione migliore, riesce a soddisfare tutta la ·domanda, , e ad avere la trasformazione dei propri prodotti in altri beni che possano qVere per lui · un maggior valore d'uso; il consumatore, è avvantaggiato in quanto ottiene al minor costo possibile, in quel dato tempo, i beni che gli necessitano. Quanto ai beni del secondo gruppo essi sono a costo crescente perchè limitatamente aumentabili, perchè ottenibili cioè con sempre maggiori spese: ivi, il valore normale, si fissa al maggior costo di produzione. Siccome in questo gruppo l'aumento è possibile solo se si sostiene un maggior co- , sto, è naturale che si sarà spinti aHa produzione solo se si crede compensato tal costo con beni aventi un valore d'uso maggiore. I ben,i perciò di questo gruppo non sono mai, di regola, superiori alla domanda ma tendono ad eguagliarla: per questo anche il produtture che ha sostenuto il più alto costo potrà collocare il bene economico prodotto. Alla fine, il valore di scambio normale eguaglierà quest'ultimo costo ; onde è vero che per i beni che sono a costo crescente, il mag- ... ' \ iblio eca Gino Bianco ' gior costo di pro:iuzione _rappresent~ il val~re intorno a cui si aggira ti valore ~t scambio. I prodotti dell'agric?Itura, c~me ti frumento, soggiacciono a questa mesorabtle legge, come ognun di noi può cons~atare. . Esaminiamo infine ti formarst del valore normale nei beni del terzo gruppo: ·in quelli, cioè, inaumentabili. · . . . Ivi il valore normale, non tra t valori d1 costo, ;a ricercato, ma tra quelli d'uso. Essendo i beni di questo gruppo concentrati nelle mani di un solo, il monopolista, l'offerta di essi beni sarà da questi regolata in mo-do tale che gli dia il massimo beneficio. Egli può variare il valore di scambio creato, o variare l'offerta. E sceglierà la via . che più potrà convenirgli non avendo concorrenti. Dal quadro che qui sotto espongo può aversi ~n'idea chiara della formazione dei· prezzi di .monopolio. ' Quadrdoimostratidveollaformaziondeipreuidi·monopolio. QUANTITÀ PREZZI RICAVI j Il 100 100 10.000 200 90 18.000 300 80 f 24.000 I• . 400 · 70 28.000 - I 500 60 30.000 600 50 30.000 700 40 28.000 800 30 24.000 . 900 20 18.000 1 1000 . 10 10.000 - Da esso risulta manifesto che al monopolista converrà fissare il prezzo di vendita al prezzo unitario di 50 o 60 · non mai a . ' prezzi ~uperiori o inferiori. A 50 o a 60 il suo ricavo lordo è di 30.000. Ma suppo~to che poss~ prodll:rr~ 500 o ~00 unità di prodotto, _egh sceghera tra i due prezzi quello che gh ·consente un maggior ricavo netto. . Da queste indagini rapide che sul valore a_bbtamoc?ndotte, consegue che non arbitrariamente s1 formano i valori di scambio ma obbedi~~ono alle . leggi dei gruppi di be~i econom1c1che abbiamo superiormente ricordate· e ch_e qualsiasi tentativo per violare quest~ l~gg1!_ha.brev_edominio, mentre, di continuo, I equ1hpr1~det valori che si vuol forzare tende, . da~le leggi stesse di formazione di essi ad essere. riconquistato. ' ..

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