Vita Nova - anno I - n. 2 - 31 marzo 1925

- 15 - scir fuori uno stato nuovo. Ad ogni singola nazionalità dovrebbe insomma corrispondere uno stato, secondo questa ideale divisione politica che volesse basarsi sui consensi, e, come suol dirsi, sulle autodecisioni dei popoli. · Ma, uno stato, lo sappiamo tutti, ha certe e-. sigenze sue di definibilità, di vitalità, obbedisce a certe condi~ioni indispensabili alla sua esistenza. Non può sorg~re uno stato senza avere la possibilità di assicurare la propria posizione, di consolidare il proprio organismo, di migliorare certe sue condizioni organiche. Perchè uno stato possa difendersi e possa avere la sicurezza della propria ~sistenza sono necessari diversi fattori. . " E' possibile questo per ogni gruppo nazionale? Se esaminiamo an'che qui la cosa un po' da vitino, vediamo anche quì che parecchi nuclei nazionali nòn possono aspirare ad erigersi in stato per la loro piccolezza. Uno_ dei càsi più tipici è quello della città di Fiume, della quale~ per la sua autodecisione italiana, frammezzo ai gruppi di villagg-i prevalentemente slavi, volevasi fare un minuscolo stato colla pretesa che esso potesse e volesse vivere a sè. I casi più singolari di questa materia sono quelli offerti dalle condizioni di quella che era la monarchia Austro-Ungarica, nella quale il frazionamento delle nazionalità era · quanto di più singolare si possa immaginare. Niente di più eloquente in proposito che la vis.ione della carta linguistica della defunta .monarchia, la quale, oltre alle grandi macchie di ·colore dei singoli blocchi nazionali, ha una ·- vera spruzzaglia di isole linguistiche disseminate in cento punti diversi : sarà un gruppo di villaggi sloveni framezzo ai tedeschi delI 'Austria, un'avanguardia di tedeschi spinti · innanzi fra gli Ungheresi, grandi gruppi ungheresi e larghe isole tedesche incastrate fra i Rumeni di Transilvania, un mosaico insomma nei punti più diversi di quei paesi multicolori. Ora come sarebbe possibile far ragione a ognuno di questi aggruppamenti linguistici, facendo •di ognuno 9i essi, anche dei più miseri, uno stato per sè ? ,. Nella creazione degli statj non si può sottrarsi a questa necessità, di dare agli stati stessi le condizioni indispensabili perchè essi vivano : nuclei nazionali minori devono dunque per forza essere sacrificati ali' esrstenza politica dei maggiori. . Per queste ragioni indispensabili ali' esistenza di uno stato, anche ·noi italiani da par- - te nostr~, abbiamo dovuto obbedire alla necessità, assoluta necessità per noi, di raggiungere politicamente quelle che sono le frontiere naturali del nostro paese. Questa necessità si è trovata in conflitto con la rigida osservanza del principio di nazionalità e noi vedremo, nell'esaminare i confini d'Italia, come in questioni di questo genere possano ·1e passioni politiche, vedremo la· difficoltà enorme che l'Italia ha avuto, anche di fronte agli stessi alleati, per arrivare a dimostrare come per l'esistenza e per la difesa di, uno stato organizzato si abbiano anche a sacrificare talora le esigenze di minori nuclei .nazionali altrui. _ Questo dimostreremo la prossima volta. ·V - , \ I , ....

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