Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

I Si prese il fucile, la cartucciera e uscì come un dispe"'.. rato, bestem·m'iando. Francesca lo sitette a guardare, ferma· su la sog,lia, il capo un po' reclino, le mani intrecciate in grembo; lo ·vide andarsene giù pel bosco, col cappellaccio a tesa calcato sulla nuca, curvo, vecchio. , Ve~chio ! Trellltott' anrìi, aveva... F iancesca era -entrata nella casa eh' egli era giovinetto. Francesca aveva vista nascere ·Anna Maria, sua sorella; aveva chiuso gli occhi al suo povero padre, a•lla sua povera madre.·V ecchio, Andrea! Prima che gli entrasse nel sangue 1~ follìa della politica, pareva un ragazzo ancora: fort~, ardito, lieto. Adesso? tJ q gruppo di amici lo portava depu!a,to. Quello era il gio~ stes_sodella votazioqe. Fin dal iµattino salivano alla villa frotte di' signori, di giovanotti aocessi in volto com,e_pazzi, che sbflaitavano discutendo, poi ridiscendevano in città, poi tornavano su più trafelati I e più scalmanati: UJil pandemonio. - Bastonate! Bastonate! Sicuro! In città, quelli guidati .da Marco Ciani si sono battuti a sangue coi clericali dei s'eggi! . Francesca non capiva il perchè· di tutto quel trambusto~ e- solo si angosciava per l'orgasmo di Andrea, e... più, oh molto più, per Anna Maria. . Aiina Maria? Una bimba; F raru:esca non aveva mai potuto pensarla. che come una bimbà, quella cresciuta fra le sue braccia, orfana di babbo e di mamma, quella che riempiva la casa di risa, di canti, di fiori, quella che formava tutta la gioia, tutto l'orgoglio cli A.ndrea~ il quale, perch'ella fosse sempre la reginetta della casa, aveva fatto rinunzia d'àltro amore, d'altra donna, della sua libertà stessa, della' sua ambizione stessa. Ma venne un giorno _(nonlontano) in cui Andrea levò la fronte ostile -ed imperiosa sopra la sorella adorata. Perchè? Contro Anna Maria? Francesca non credette, • dapprima, poi, Andrea le rivelò la vemtà e le gridò rauco: --- Mia sorella sposa di Marco Ciani, dì uno spiantato senza feqe ; m•ai! E fu allora che il ragazzo esaltato -:-- quello che era venuto lì alla yilla· tempo addietro, in qualc~e giorno di vacanza, vestito con -la divisa del collegio, a giocare· con la bambina - fu allora che Marco Ciani, poco più che ventenne, si cacciò fra- la ciurmaglia, per sobillarla contro Andrea, per vendic_arsi del superbo conte che gli aveva detto recisa.mente in faccia: - Fin ch'io possa ... mai! Ed Anna Maria aveva dimenticato l'amore di Andrea, di lei,. Francesca, d.ella casa, di tutto; s'era chiusa e inaridita, dapprima; poi s'era levata aperta•mente nemica .di chi le inceppava la sua strada d'amore eh' ella voleva ·correre di s•lancio, ardendo in ogni sua .fibra giovine .e sana. Andrea, dopo il folle atteggiamento politico di Marco, - avvelenato nel cuore, oltre che da quella sorda lotta fra- -t a dalla ·fosca ambizione di vincere fra i suoi concitta-- ern • , h. di.ni, divenne crudelle, nella sua· c?cciuta,ggine,. agli occ 1 stessi di F-rancesca: Passarono setti.mane e settI·mane; con Anna Marià non parlò più. Ed egli s'ecci 1 tò dello stesso vel~no che· gli s'attorceva nel ~angue, vie~più lottando coi suoi amici per prepara•rsi la - vittoria politica ; ed ella si· rinchiuse nel~ sue ca-mere in· alto delJa villa, mut~, fredda, guardando chi l' andav·a a cercare con occhi lontani, aouti come lame, più grandi ·nel pallido viso affilato dall'angoscia, arso dal desiderio vano. Che amore ! Soltanto le anime semplici, quelle ché si alimentano di libertà piena, che sbocciano alla giovinezza nella solitudine delle campagne, ,che si rinnovarono a ogni priimavera col polline delle piante, coll'aroma dei fiori selvatici, con la linfa delle fronde nuove, possono dare frutto ~ di passione così veemente e così ·vivida •di fiamme. Anna Maria, era gravata dall'attesa, come da un peso fisico che le prem~va il seno e le reni in lunga e éu.pa tortura. Che veleno le aveva versato nel sangue quel giovanetto dal viso glabro, dagli occhi spiritati, dai gesti ~rvosi, che un- tempo veniva lì, vestill:o con la divisa del collegio, e giocava con la bimba dai capelli sciolti? Scese la notte, ammantellata di vaste nuvole alte nel cielo stellato qua e là. Il bosco, senza vento, taceva cupo. Ma qualche u~- cello della sera pispigliava ancora e le nott_ole lanciavano già i loro richiami incerti, una vicina, un,a lontana, una lontanissima. Giù nella strada ,campestre che corre alla base del monte, passavano frotte di gente e parlavano forte: voci di donne, ma rade, e queste, per lo più, ridevano squillando argentine; voci d'uomini, irose, e queste dicevano frasi che acuirono l'orgasmo di Andrea fino al parossismo : quegli uom1n1 tomavano dalla città agitata dalla votazione politica: Montalto? -Macchè ! Montalto gli ha dato: sette voti. lo 1 1 'ho sempre detto; vedrete che il conte non riesce. È un uomo di talento, sì, ma ·ci vuol altro, al giorno d'oggi, per fare il deputato! - Poi.. p6Ì è troppo giovane. . Andrea, seduto nel folto, dietro la siepe, col. suo fu.. cile tra le gambe,- lì ancora nella positura .che aveva due ore prima, quahd'era venuto col pretesto di. appostare le ghiandaie, tendeva l'orecchio, tendeva tuitte le .sue facoltà, la sua volontà rude ver,so quegli uomim che, parlavano caldamente, presi anch'essi dalla .fiamma che lo bruciava. E clVrebbevoluto leva:rsi, ma non osava; tomiare alla villa, ·qia temeva che lassù l'aspettassero. i suoi a·mici per dirgli; Tutto è perduto. •:• 22 •:• BibliotecaGino Bianco

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