Vita Nova - anno I - n. 1 - 15 marzo 1925

,, -7 ~tati da edifici industriali, da crediti, da denaro, -da macchinè, da attrezzi, ma anche da beni .economici, che in futuro si dovranno cedere. .I debiti ed i crediti per l'economia sociale non esistono, ma per l'economia privata sì. In questa -noi dobbiamo rilevare la esistenza non soltanto di beni economici materiali, ma anche di beni economici (crediti) che in futuro possono tra- :-Sformarsi in beni economici materiali, come dei beni economici che dovremo cedere in futuro agli altri,. e sono rappresentati dai debiti. . Ora, se a ciascuno dei beni economici ,dell'impresa attribuiamo un determinato valore, ~e se anche a quegli altri elementi che dovrem·o in seguito cedere ad altri·attribuiamo un valore, ·noi abbiamo la concezione economica del capitale privato, come di un insieme di valori ..attribuiti a tutti i componenti positivi di questo ..capitale, e ai valori negativi di questo capitale rappresentati dai debiti. Togliendo i valori che _ ··rappresentano i debiti abbiamo quello che si .,dice il capitale netto. Se confrontiamo questo capitale netto in -un determinato momento, per esempio al primo gennaio qi un anno, con quello che risulta .al 31 dicembre dello stesso anno, possiamo .avere una diffèrenza positiva o negativa. Se la variazione dipende· da cause dipendenti ,dall'attività dell'impresa, o come si di-ce,-se -deriva, da cause di gestione dice~i reddito. Il ·reddito non è che il risultato di tutti gli ele- - ·menti investiti in una produzione; non è qualche cosa di isolato, qualche cosa a. sè ma deriva dal concorso di tutti gli elementi patrimoniali dell'impresa. Questo reddito può essere ..consumato se è destinato ad un ente il quale .abbia da soddisfare bisogni diretti ; in tale caso noi non abbiamo un incremento del ca- . pitale. Se invece questo reddito non è consumato per soddisfare bisogni diretti, ma è in- ·.vestito di nuovo nella produzione, abbiamo il ,concetto dell'incremento del capitale. Ciò dimostra che il capitale non può concepirsi che -come il risultato di una precedente produzione -destinata ad una nuova produzione, e cioè come qualche cosa che si muove nel tempo di ..continuo, ed è soltanto per nostrà comodita che noi fissiamo dei confini, dei li miti, a questo movimento, per poter vedere se il capitale è .accresciuto nel tempo, o se è diminuito. Dunque i beni economici possono presen- -tarsi sotto l'aspetto di beni diretti di consumo, -oppure di capitali, intesi nell'espressione che noi abbiamo in questo momento chiarita. L'atiività economica perciò si svolge sotto due .aspetti secondochè il bisogno da soddisfare .è privato, o è destinato ad un fine sociale. Ab- • biamo tutto un insieme di attività dirette allà soddisfazione dei bisogni di carattere economico, fisico, ·intellettuale, morale, ecc.. L'attività economica privata si basa però essenzialmente sopra la conquista di beni economici di carattere privato. Invece se il bisogno è pubblico, la·massa dei bisogni richiesti · viene soddisfatta con un insieme di beni economici che hanno un'altra provenienza. In altre p:irole in un determinato momento l'umanità che vive divisa i_ngruppi può se·ntire un determi-- nato tipo di bisogni ; ma si osserva, guardando la realtà del mondo sociale, che una determinata serie di bisogni di carattere economico è soddisfatta da un determinato numero di economie che mirano a fini particolari ; altre che hanno per fine di soddisfare bisogni generali o superiori della società, ma che bastano a so·ddisfare i bisogni di carattere economico. Imprese ed Enti. - Guardando la realtà del· mondo sociale troviamo quéi due grandi gruppi di economie che si chiamano imprese da un lato, ed enti nel senso stretto de1la parola dall' altro. Gli enti a fini diretti economici provvedono al procacciamento delle ricchezze che saranno consumate dall' ente. a fini diretti non economici. Un' impresa industriale che trasforma la materia prima in prodotti compiuti, non produce questi prodotti per soddistare dei bisogni di carattere proprio della i1npresa stessa, dei beni cioè che potranno essere consumati dall' impresa stessa, ma cerca di ottenere dei prodotti che venduti potranno soddisfare dei bisogni risentiti da altri, oppure da imprese e da enti a fine diretto non economico. Può svolgere queste attività pP.rchè essendo che essa produce dei beni di carattere economico questi beni ·sono cedibili ad altri, ed essendo scambiabili· per effetto di questa scambiabilità l' impresa produce del beni che sono richiesti da molte altre imprese e da molti altri enti. Di qui emerge l'importanza della organizzazione della impresa, che può essere varia. Può essere individuale o collettiva, ma in ogni caso deve soggiacere alla legge del minimo mezzo. Noi possiamo osservare delle imprese di carattere individuale, cioè quelle in cui vi è spesso prevalente la figura delJ'imprenditore, in cui questo imprenditore rappresenta la produzione stessa, ed è ad un tempo proprietario dell'impresa ed anche amministratore dell'in1presa stessa~ Ma possiamo pensaTe anche a forme complesse di impresa rappresentate da forti capitali che sono costituiti in maniera quasi autonoma, e impiegati da particolari forze direttive, sono destinati al •

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