Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

VITA FRl\TERNA ]ione era dè ;,Jn,que. 'Gli :q~;logeti del C6stianesimo scrivevano genza p.reoc:rupazro11i <li fo,ma: an.li •:·mtro le raffinatezz·e de lo s.t1le insorgo,~o i padri d:~1 .. 1 chièsa: la ìormà sciatta, plebea m(, - glio si ,avvicina ai parl'ari del1e masse, che non i lenocinii di uno stile azzimato. -Anzi, la nuova reJigione ha infl1t.1itomoJ.fr,simo s.ul d'ec;i.d:mento ·délla lin:gua latina. G11.1,stamente questo _fatto è stato osservato - _a proposito d:i un ,li,bro postumo d!i,P. Savi-Lopez. - « La nuova religione rivolgendosi in, modo s'p,edale alje masse, si, valeva• del linguaggio più camune_. come più accessibile alle menti dii tutti•, e quinidi, conltrilbuiva con la sua predicazione a divulgare iJ dialetto p,reesi:steillte. Tanto ,è vero ·che anclhe i padri della chiesa· si •ostina1 no a ri1111egare la; li,ngua d'i Ora,z:o, di •Cicerone e di Vi,rgili.o e credono di, farsi u'.n meri,to appo ·D:o valendosi. delle forme pop,olari. S. Girolamo e S. Agostino, benchè imbevuti & letteratura classica, nie ·cond'annano l'esteti,ca: essa non fa parte del 1orn prngramma stpi·ri'1:uaile. » (r). Si aggi·urnga a: questo la. propaganda antinazionale dei cristi,an i, propaganda eh~, anche dopo i-J trion:fò dd cristia111esi'mo, corntinua impl,aca1 bile e fenoce contro al rnazi,on,alismo, di Roma. Tutto it patriottismo., .tuitte 1,e v,i,ritù romane sono -passate sotto · il giti<l'i,zio implacabile dei cr.ilstiani. « .Cessate d~ iJl1:vocare - ·scrive_.Agostina a,i Romani ...'.._g_li, Dei, di Anchise e d,i, Enea; es•si non hanno dif.es,o Tro.i'a, e. la terra si apre adesso sotto la base di Roma fond!ata con l.a loro consaicrazione. Cessate <l'i·cain,- tare le virtù crudel,i dii Lucrezia, fe. glorie suicide dii ·Catone: i vostri! fasti sono pieni <li ,sedizioni e ,d,i sangue._. i vostri trofei no111rammentano che orriibili deva·stazioni: j, vositri Si Ha e i vostri, Mario, i vostri Pompei, i vostri Gracdhi cii ri,empioruo di or- • ro,ré: io non vedo dappertutto che •ci-tità·spianate, popoli< scannati senza di.fesa. Ohe se voi· vi oisti1JJatea cele(brare la vostra ,gloria pas,sata, se essa può in1 ganna•re. gli oochi per un i·stante, donde può veni,re il ,suo splendore? Forse da.i vostr.i: dei immortali? No. FoP-- se dai vostri; santuari impuri? No. Forse dai vostri gi.uochi infanfr? Dai vo,str.i delitti, ·continui? Nç>, no, essà non ,è vostra, ma dei vostri a•nltenati., i quali sapevano vivere e morire da ,eroi. I vostri antenati .ri,cevettero 1a lorn, ricompen,sa,· ma i vo,stri vizi vi· soffoca.no, la vostra rel:igi·on,e vi fa <leli:rare, t;d è tempo che l'a vostra ,città, uscita dal fratricidlio ,dli Romolo, come altre volte le prime città ·terrene erano state costrutte da:Wa.ssassinio di Abele, (r) ÙTTOLINI, Le origini neo-latine nel libro di due morfi, Libri. del giorno, aprile 1920, p. 184. · . BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==