Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

VITA FRATERNA -i mi e alto studi-0 con uno traordinario ardore di neofita. L<J• i vedeva o-irare tu o J _giorno con il iHabario in mano e quando mi sape ·a occupata, _i ri....-o]o-eyaa que to o a quel compagno per avere lumi. l:e a te, ul principio, lo scorao-o-iarono 110n poco. Impu•mava la penna come avrebbe -impuo-nato la cure., diventava ro o,, udava e poi, dopo una mezza pao-ina di tentati_vi disperati pér dare a due a te una po ibile pendenza, _coraggia o, lI1IÌ diqeva: - Aih·! sigriorina xe più facile lanciar le bombe ! Gli chiesi dn giorno: - Le hai ianciate e bombe, Baldin? L"espre ione di corag2"iamenro i dileguò dal uo vi o e flegli occhi rifulse ulna oe di oro-og,Jio: - Oh! -i!!llorina. E come bene! Lontano arri....-avano le mie bombe! - E col braccio fece ·1 ge to. Poi, crollando il capo, e come parlando a -è -re _o nella continuazione di una imrrÌao-·ne che o-li attra....-er a•.-a la m nre: - Che bellezza, Ùna yÌa r altra. E a~·2.nti. sernpre aYanti ! -- Un fuggevole indizio. questo: ufficiente 11erò a farmi indo.: vinare in quel ragazzone che -;i affannava ul quaderno delle a~te, un eccellente soldato. Finalmente le a te pre ero un c1:,cre~o aspetto e Baldin. glorio o, com:nciò le ettere dell"alfabeto. :-l"on mi rin ci più di frenarne l'imi!}eto. Avevo un bel r· etergli: - Bald:in, copia olar-- mente le lettere che ti scrrvo io; non ailtre, altnimenti non impari bene. - Promet teva di attener i al mio con-io-lio e i uoi miti occhi azzurri esprimevano il p.ù vivo de iderio di mantenere la _promes a ma partita che io fos_i dall· o pedale correva per aiuto .dall'uno o dall'a ro compag110 e il o-iorno appre o io contem- . plaYo pagine e pagine tempestate da lettere di O"ni formà e dimen ione e da parole, anche. Un matt:no 1 glorio o, mi mo trò tre pagine tutte coperte dal- ].;: parole < La mia cara ma re>. Era felice di a~·er potuto _cri-. vere q 1e to ed io lo {!Uardavo commo, a e ridente. G i di_ i: - _.Chi à che gioia per i tuoi o-enitori quando apranno che tu i.JTIpari a leggere e a crivere ! > - < h ! ignorina ! la pen a?! > - Gli occhi gli s· inumidirono. Aveva un culto per la famiglia, vivi simo e profondo. - n giorno - tava lega-endo - l-0 interruppi al.fa parola: mare. - < ai co_a ia il mare, Baldin? - enza un attimo di rifle ione· la ciò erompere giub: ante la risposta: - ·oh! __ ignorina: cosa disela? > - e come sempre o-Ji accadeva quando e primeva un sentimento che gli riempiva il cuore. i uoi occhi lucevano - « ma empre q:iando ·ono a ca a, no fosso che ciln11a-r mare. },lare dc quà. mare de fà! > BibliotecaGino Bianco

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