Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

VITA FRATERNA i dice che soltanto anebbe un en o -la campa!!na della Yerecondia e ne pre, essero 'it.iziati\·a vezzose fanciul:e iirospet:abili d'invidi . '. dicono ta:ntc a'.tre cioc~hezze. E intanto in olte case ignorate molte io-norate mi erie e·asperano povere vtidove, .poveri orfani. Intamo qua e '.à per le v:e e er le piazze a.e.nano guardi d·odio, catrano paro'.e d. m:-• naccia. Intanto 01rni piccola vanità ed oani e a erata ambizione perpe:nar..o ed ina pi:Lcono ìa di armonia della vita, i! di ord ne de'.'a _ocietà. t · · - La grazia re!euanza - m· i dice - ono fo:.ne deI:a he:'.ezza a ,benefici!<)di tutti. T,utti ·e ne dovrebber ntere atamen e compiacere' come di :ma squisita rappresentazi ne e_tetica. Oh ì, rµolto squis·ta davvero. Bene arnbbe che le dor:ne preoccupa:e di quel.a reale -0ellezza che è una fo'.ma dell'amore oraanizza ero una e emplare contro-ra1>pre ent4z10ne. Adunino un torno lungo Ltinerario con ueto del,e 1gnore 0 :·azio e tutte le povere donne traccione covate nel:'ombra dei lo;-o olai. Le schierino in ordine e in ilcnzio -U un lato della via. E le povere ~tr~ccione fissino bene in facc:a. 1eo-:: occhi, :e ge:1 ildonne camu·ffate a con olazione dea i uomini -zelanti. _ on un gesto, non una parola. Certi a petf hanno ur:a oro traaica e in uperabile eloquenza. Io non aaranèi-co un immediato effetto pratico ma credo in un importante risultato morale. :\folta gente chiude abitualmente o-li o hi per non yeµere. Ha =t pre entimento d'una realtà che turbe ebbe il suo qu eto vivere. priamole dunque o-Ii occh:. d.amo'.e l"inquietudine che teme. · son fatte kiimo trazioni violente con ro i pe~cecani e coni _>d: fattisti. Non c'è ragione d'evitare code ta, austera. ed in- _ on meno del sopruso e della Yio-lia.ccheria certi pettacoli ofiendono la suscettibilità degli one_ti e i: dolore <le,,.1i i1:ieii_;_ E anche codr o è volo-are d: fatf mo. Bi ogna asso utamente e couitare un rimedio che an!"ini a - meno il dilagare el contafrio. E opra tutto non i O"'ri.di oltanto contro la donna; tontro la vanità, la en_ua.lità, l'impudicizia della do:ina. Ciò potrei be giustificare o-li uomini e indurli a di-intere - . ar ene. Gli uomini S©no crli au p=ci e i comp:ici di ques 'or!lia. Biblioteca Gino Bianco

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