Vita fraterna - anno II - n. 14-15 - 15 agosto 1918

VITA FliTllXA 203 -rente saluto; ma l'anima ha le sue ragioni alle qua:li è impossibile -disobbedire. Rammento la penia., il m.mm.ar:iico,qhe ,provava una signora lo -scorso aiutunno, quandb gl'irr·edenti: ex ;prigionieri ,dlella .Russia ·giunS1eronella no.stra città festeggiaiti, ufficia-lmente, in mod'o indimienticabil:e, e slpOntarreamente, 1eon slancio, dalla folta accorsa :-td incontrarla·; poi essi s'aggiravanlo per le vi,e, ogg,etto, certo, di una grande simlpatia, c!h"enon v,eniva più esternata, individualmente, se non.... da qUla:llqheoriginale che aveva H coraggio di· vinc,ere la prop,ria tin1i/dezza e il « non si. uisa~. Quella signo·ra mii diaeva : < Quando passo loro ac-canto vorr,ei ri•violgrr loro una parola, &are un saluto, espr.imere qU1elche sento. Ma i ,rndei figli ,e mio marito si nk:comantllano: Non essere· fa;natica, mamma: ti fai osservare!...» Ma facciamoci osservare! Parecchi si meraviglieranno, molti SOJ"lri<l-eranno...e. qutalicuno imparerà, trarirà coraggio, imiterà; 1"origi111al~tnàon potrebbe <l'iventar-e un'usanz~ bella:? Chil non senite ballziarsi il cuore iru ,p,etto ogni.i volta che i suoi occhi si posano 1Suld'i.stintivo dei mutilati che brilla sull'uniforme d'un ,giiova-ne.aitante 1ahe porterà pe·r s:empre lle stilgmart:edlel suo sacrifido ? Ma g-li passa acc·an,to ,e si tace, colme sè la massima indifferenza regnasse in noi. Oh dliiciaml()llala pi.arola che ci sal,e spontanea aHe labbra! Dio vi benedica 1 foatel.lo ! Viva l'Italia! Grazie, fratello! ... Perchè le teste non si S'cop,rolnoal suo pa·ssaggio? In una cerimonia patriottica, Ile test,e canute d'ei vecchi, le bionde testoiline dìei ragaizz,etti, si scoprivano allo sfilar deii mutilati, e queH'o1maggio reso - ufficialmente - .a quielilagioventù veneranda •era dbveroso, ·era .gìustò e commovenlte. M.a le c)erimonie uffic,iali sono '11ll1l ;pd come le :feste d'i fami,gl.ia chie dànno occasione alle cord!iali, irref.renate ma:niifesta.!z 1 ionii dei senti,m~ti più belli che ognuno n1t1trenel proprio intimo; però l'onornaisdoo, il .genetlitaco d'u1.caperrona c-aira ric-o,rrieuna v(,!lltal'anno; ed è nella vita consueta, continua, di tutti i •giorni clte i sentimenti d'affetto, l1e pro-ve di dlelicatezz,e, harnno modo di e·sipantders,i•e dànno l'intona- -zione, rivelano 'La profondità, la IC'oStanzaloro. _ n saluto al1a bandiera naziornale, ai mutilati, qtl!al cosa educativa, giusta -e gèntilie ! Un giorno mia z.iiae mia sorella piassariono v,icino a un bel militare ITTiOn più giovane, marrial:e, imponente, col petto dcoperto dli segni reommemorativiiie d'i rn,edaglie al valorie. Lo guardarono come si guarda un uomo che simbolegg~a l1a gloria, la 1gra:nldezzadella Patria, al qu~de dobbiamo la nostra libertà, il nostro onore. Egli Biblioteca Gino Bianco

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