Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

VITA FRATERNA 19 mo tutti a voler ì'Italia del HH8 ferina sul Piave doipo Caporetto, diversa e superiore all'Italia del 1866 ferma sul i\Iincio e sul Po dopo Custoza. Stava, a dir vero, nella mente di PIETROSILVA,quando co1nponeva questo ricco e recente volume Il Sessantasei (M-ilano, Treves, .1918), una tutt'altra continuità ideale: vedeva egli, a cinquant'_a.nni dai giorni tristissimi nei quali ~affaele Cadorna retrocedeva dalle raggiunte rive d~ll'Isonzo, Luigi Cadorna entrare in Gorizia. i\l[a, pe.r forza d,e.lteim!B,.e 1peirqueil cauto ipre1sentimentoi deJl'avveesa, fo.rtuna che è in og.ni naitura, rd'i .sa:g,gio .e di stor,i.co, il SILVA,anche in quel periodo felice, con più perseverante diligenza, si inldu1gjava ,su tre sue schi€:tte e profonde· impires.si-011i, che, sussidiate cla larga notizia di fatti e. d'indagini, chiarite e divenute robusti convincin1enti, sono opportunissime a meditare dopo tanto 1nutamento. Illustrava da1pprilna l'atteggiamento di Napoleone terzo. Taluni scrittori d'oltralpe hanno sostenuto che l'imperatore, pur di avverare la p1·omessa « Italia libera dall'Alpi all'Adriatico », pur di darci la Venezia, toUerò di veder crescer la potenza. della Prussia colla guerra del 1866 e preparò _quindi a sè ed alla Fran 1 eia i -lutti del 1870. Dobbiamo noi credere a un sì sconsiderato beneficio? e provaT1ne•,pe.rta.nto .r1 imor,so? NeHa tesi suesposta è i1 cons,u.eto e.rror,e Ulntiistor·i,cadi p.r,o,ietta.r nel paissa.to J.e odiierne e-sper.i•e.nze,.Prima di Sado,wa una guerl"a .austro-,p,rus,siana non s-emhrava adìf.atto dover nie:ce1S,sar.iam·ent1e·iusicire ad una vittoria prussia,na, ma, trutto all'•O!P1P01s,:pto,teir .cornclur:re.,ad una seicornda 01,mùtz, d'o;vie1,,e ·Sl)e.1--anze:degli HohenzoUe.rn s'eran umiJ'i.a.te nel 1850, a1l isolo luccica.re della spada d'Asburgo. Nell'interpretazione del Silva, a Na.poleone III, per ridare alla Francia le frontiere del 1814, -pe-r ri,prende·re la riva isini,stra del Reno, oocorrievano· l'-aJperto conif,litto 1deàl'Austria e della Prussia e Ja .sconrf.itta d1i que.s,ta: -conrvinto ,c;he la Pruissi,a .non avrebbe 111ai osato, da rSoJa, atta,ccare l'Austria i.nC'orag,giò l'ItaJ.ia. a trattare 1001 B'i!smarck; resa e,o,sì ce•rta la guerra ,chies1 e tdap,prima all'Italia di idiis'i1PJ)egnar.si <la1l'Alleanza i,n i111oid·-d0a, lasciar la Pruis,si.a in p.er~colo·, -0rfifrtv.a poi la Vene,zia come :pr,emio dell'inazi10,ne e 1q.,eUaJe,J.Jonia, &UJgg,e1-.1iva per lo ·m,eno d · -condurre una guerra fia,oca che, nessun utile recass•e all'eserciito del lVIoltke, infine, sifa1sicia1tasicontro BibliotecaGino Bianco

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