Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

I • poi librati. V.ai e r1,edd.e vai, sulla riva. Ah. librati al tuo mare . .Interroga illl libertà . .Rispondi in Jiliertà. E rom[Pi, ,e .assurgi, e rinnovelLa. P.ensa ,col tuo pensi.ero. Conosci 1e. E', questa, ireligione. La religione è il culto ,deHe divine faco1tà deposte ,nel tuo essere, '>•e.mi fecondi e [Puri. . ... Bamb.in.a, corni! Trovati im-mobi1e, dinanzi a i-m-mobi1dc.ipressi, sulla v-ia Alp'pia Antica. Il C'ipr,esso cc è ·una pi,anta che ,pe.nsa ». E ti sfiida. Tu sfidi ln. sua im·mobilità: tu non h.at mai visto un ·albero non muoversi: l'aria so.sp:ende talvolta la sua legge into11Ilo al c.ipresso. AJto, chiuso, solingo, bruno, aristo·cratico, mesto e· .contempl.ati!Vo, lil ci!I)J'lesso, talvolta, sta f,ermo. Ti dispera! Tiu ,devi .abhél.illdonare. R'i'.volg,erti, risoffermarti: invano! Non si muove. !immergiti nel sole glorioso di Roma! ·CorrJ! Va, so1a. Soli, bi,so,gna il)e:ricorrere .gran tratto ,della via,_ deJ.iLa vita, per essere. Vincere s,enza aiuti. Apprendere. Se ore.a.tura inco,nscia ti wc.compn.gina s,ul Palatino, cacciala via, almeno prima di soendere nel.lo Stad,io. · Stadio! .inesprimiibile, i'ffi{I).rovvisa-onda di esaHazio.ne! Sola, .af.fannata di bellezza, di eternità, risali, e, da.l['aJto de1 Palatino dà co,nv,egno, con fulgOTe di sguardo, - .nel ifulg,cn·e diel cielo ,di Roma, ,nel ,selv.agg,i,o gr-embo sterm·inato ·della terra di Roma, - ane T,e.rme .cli Caracalla. Ma non nel riassetto di oggi. Balza all'.addi.etro. In un'ora div·e1ta alle catene d-el quo,tidiano sudore di pane, corri al convegno, furtiva, ladra. E' sera e bu-io ormai. Ma ti aspe.Ua l'a-m,or,e. Sii. ama Ro,ma, com·e un .amante.. E HOJTia.ama, come un amante. E no.n paventa l'osciur.ità, chi ama. . Si ,e·ntra co1 r,is·o sommesso -d-ell.a trem.enda •gioi.a, ,e ti rfoJleggi.ano intorno, nella ,di,scr-et.a ombra, i miJl,e rCO·mPlici. O grovi,g.li di sterpi, o ,ancor ·seJ.vatica ,sel•va di erbe, di pt-etracoo! O voluttà di sicurezza ,e di oolloqU10! Parea che la natura entrasse in me, ed io entrar nella natura. O dcl0ipi,c.h,emura! o conf,ident,e tooc,arv:i ebbro, o ·s·orrid,e,nt,e! O staT-e audac,e nel mi.stero delle chius,e sa1e, dal:le porte i.nchiodate 1pr0iib-itol O ],ento rHornare, ,e, a uin tratto, a salti di gazzei11a, 11-sci,re:J.'ora d.iv-elta t,erimi,na. E, r"i.ded1'do,d,elùa tremenda gioi.a conosciuta. 'USC,ire! .... ,Roma è seime. Quando, .nel lont,anar del f.em.po e dcl~o sp~z:io, ti tornerà sul ,p.et.t,o, e ifra lie tese braccia, il fiato di Roma e nel nostalgi,c-o s.angu'3, - tu -sapr.a1i,che cominciò q,uel gio-rno, ne.l .saluto estre-mo, 1<l!lla:partenza, la vit.a di Rom.a -in te. Un in,grand.irsi, aprirsi, divam1pare, -ed· un r,i-emp,irti, ccme rigurgito. ·Questa, è Roma. Et-eirlllità, -creazione, gieneraz,ione. Quì, ncin s'invecchi,:1.. - Accosterai ai ruderi tena:c.i Le memJbr.a stancb,3 e tu riisong,e.rai. Iv-i p.eregr.:nando, sen11rai tutta .1.a giovinezza .r-Hiortre, ,e,d al cuor:e ri- ,cfire le ·speranze.... Tu morirai sc.h1usa ·aJl'avv-en:re, come nelle 'l)tl"imie.reillusrioni.... · Xon disperare .... Perdona, a'tendi. C'è ·nn varc·ì ,ancora, quando co}mato è un varc,o. A·more, a,nicora ancoTa L. BibliotecaGino Bianco

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