Vita fraterna - anno I - n. 6 - 10 giugno 1917

194 VITA FRATERNA mi sembrava quasi di sentir parlare qualcun' altro per mezzo mio? Fu solo quando quelle parole furono pronunciate che mi resi conto, della realtà. Ma me ne resi ben conto allora ed una nuova immensa forza e gioia sembrò impossessarsi di me. Era quasi come se il mio io antico, la mia vita antica mi cadessero di dosso - in quel!' attimo preciso - nell'istante in cui mi trovavo dinnanzi a mio padre ed un nuovo io libero ed indipendente ne uscisse fuori. )) Hugh aveva levato gli occhi dal tappetto. Quì non era nessuna debolezza, nulla che la delicatezza gl' impedisse di osservare. Ma la vita e la forza che vedeva invece Io sorprendevano. La sua ragione Ii rigettava in toto come segni di follia, benchè la sua intuizione lot– tasse per dirgli che il loro nome era « conquista ». Clare sembrò comprendere. « Lei pensa al lato mondano della cosa, » disse, « ma vedrà che tutto si aggiusterà. Per il momento mi trovo qui come in vitata, ma imparerò subito la dattilografia e stenografia e potrò quindi guada– gnare abbastanza per vivere indipendente. E non sarà necessario eh' io viva sola. Mrs Maynard - la madre della mia amica - la donna che mi ha accompagnata qui or ora è una cara persona. Dice che potrò ben pagarle la mia pensione per soddisfare il mio senso d'indipendenza, ma che potrò vivere qùì con lei fino a che « le mie ali si siano irrobustite ». Questo discorso gettò com~ uno sprazzo di luce nel caos, ma il mondo antico tratteneva tuttora Hugh in suo possesso. « E il Signor Maynard non trova nulla a ridire sulla situazione?» « Lo trovò difatti e tre giorni fa andò a trovare mio padre al suo ufficio in città. Non so che cosa avvenne, ma quando tornò a casa quella sera, disse a sua moglie che facesse pure come voleva in questa faccenda e d'allora in poi mi trattò altrettanto cordialmente come sua moglie. » Hugh si era messo ora a passeggiare su e gm per la stanza cer– cando di assimilare le cose che udiva. « Questa è proprio la sua ultima decisione, Clare - proprio l' ultima? » « Assolutamente l'ultima, Hugh. Lei conosce abbastanza mio padre per capirlo. Ho osato oppormi a lui - ed egli non me Io per– donerà più se non mi sottometto. » « Può dirmi chi era l'uomo che voleva farle sposare? » « No - è inutile che glielo dica. E' molto ricco e credo che sia in rapporti d' affari con mio padre. » BibliotecaGino Bianco

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