Vita fraterna - anno I - n. 6 - 10 giugno 1917

190 VITA FRATERNA istintiva; il pensiero sull'azione meccanica; la commozione ordinata (sentimento artistico e intuizione) sul pensiero; la religiosità (che ol– trepassa e rende inutili le categorie di tempo e di spazio) prevale su tutte. · La santità è la energetica ottima massima. + (arduo) La monade » spirito » nel perseguire il finito e il tem– poraneo si polimerizza all'indefinito e così soggiace alla crescente tirannia del tempo e dello spazio ( in quanto categorie soggettive). Semplificandosi e concentrandosi, egli ritorna all'unità sua, dunque alla libertà: s'inizia alla vita eterna. + I teorici che proclamano l'autonomia della coscienza, equivo, cando fra l'io empirico e l'io profondo, sacrificano praticamente questo a quello, e non sanno. L'autocoscienza è riflesso cristallino dell'io empirico; l'io profondo è sedimento di antichi pensieri, ed emergerà in nuovi pensieri per nuove scosse dell'intimo fuoco. + Un tempo credevo che la perfetta analogia fra i diversi pian– della natura fosse effetto di un certo parallelismo fra i medesimi. Ora la attribuisco a un unico dinamismo sollecitante la natura dal di fuori al di dentro. + Al regno del microscopio, dell'analisi, succederà per molti anni l'era sintetica, macroscopica, in seno alla Natura madre. + I prìncipi della scienza sono umilmente agnostici: ma i mercanti. prestigiatori, i proletari della medesima sono terribilmente dogmaticii • Dalla molecola al corpo umano, la scienza positiva scorge un crescendo di meraviglie che il pensiero stenta a seguire, a coordinare, come l'occhio davanti a fasci su fasci di luce sconfinata. - Sul limi– tare della psiche umana la mente si arresta, incerta e turbata, fra te– nebre dense ....Che sarà mai ? Non forse che le ragioni della umanità si chiariscono oltre il mondo empirico? + Il positivismo (filosofia atomistica) spezzando, coerentemente ai suoi principì, ogni solidarietà sto.rica (tradizione) e sociale (moralità) ha sfrenato gli appetiti di tutti contro ciascuno e di ciascuno contro tutti. Gli è il rovescio della sublime divisa: « Uno per tutti e tutti per uno > che traduce in termini di patriottismo la realtà fondamentale della Chiesa cattolica. BibliotecaGino Bianco

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