BRUNO • Sì, il giorno delle nozze! • Ma percliè guardi soltanto e non dici di sì:? Anche per te souo tanto cambiato? VELlA • Tutto è cambiato da che noi ci lasciammo qud ruattiuo. BRUNO - Non tu, Velia, non tu. VEl,IA - lo son rimasta ueJ piccolo prato ad aspettare ... BH.u~o - Sempre così fanciulla ! ì\lM ora che son tornato è tempo d' u. scire insieme e di camminare. VELIA - T' inganoi. Ormai io non posso più uscire dal prato. BH.UNO - Velia, che dici ? VEL.IA - Guarda le mie mani. BRUNO • Sono bianche. VELIA • Stringile. BttUNO • Sono fredde. Dio mio come sono fredde! VELI A - Qualcuno, mentre aspettavo, è venuto. BRUNO - Chi è venuto? VELIA - Mi ha detto: vedrai! . E nel prato, ogni giorno, sono accadute cose meravigliose. Ascoltavo crescere l' erbu e sapevo il perchè di quel crescere. L'~rha canta spuntando al sole. Oh, la meraviglia! E qualcuno è ritornato e mi ha detto: udrai la voce dei morti e non avrai paura. Udivo infatti la voce dei morti che si mescolava a quella dei vivi. E· solo io udivo, perchè i vivi non s' accorgevano di nulla e passavano avanti pensierosi e stanchi. Li sentivo imprecare o cautare sconsolati. Perèhè solamente io udivo e vedevo così? Le mie mani ogni sera si facevano più bianche e Berto diceva eh' erano anche più fredde. Ma io non sapevo ancora il perchè. BRUNO • E ora lo sai, il perchè ? VELIA - Perchè io dovevo morire prima di uscire dal prato dei fanciulli. BRUNO • (Esul1at1te) Oh ! Non è stato vero! VELIA • Per questo le cose, se le toccavo con le mie mani nuove, fremevano e davano suoni; e se guardavo gli uomini con i miei occhi nuovi scoprivo il loro segreto. G-li uomini - sai - non sono soltanto tristi e cattivi. Hanno un segreto. Non vogliono più sentirsi fanciulli. E allora si smarriscono ... Tu non puoi immaginare l'affanno di chi vede gli uomini smarrirsi, e sa! E' terribile vedere eosì come io vedo adesso. Vorresti sempre gridare a chi passa : - Liberate gli. occhi, il cuore. Guardate come I' erba cresce, come cuoce il pane, udite i morti che cantano. Fermatevi un poco. Perchè siete così affannati? Voi credete di vivere, ma vi sfugge invece il senso della vita. Fermatevi! - Ma nessuno si fermava. Forse perchè la mia voce era debole e non varcava i confini del prato. E nel prato venivano soltanto bambini e bambini, sempre bambini, che sorridevano alle mie parole. lo mi sentivo morire. E tu non venivi. FondaziOJlr Ruffilli - Forlì Ho anche dubitato per un momento che tu non giungessi mai più. Ora sei qui, e mi hai as~oltuto. E sai. Tu solo, tu solo sai. E tu solo puoi allora p..irlare agli uomini che sono sulle strade e sulle spiaggie, dir loro il mio segreto. Ma adesso vieni. Lasciati prende[e per mano. Sporgiti oltre la siepe·. Guarda. Vedi l'acqua celeste e i fiori nel fondo? Senti suonare in alto con trombe di cristallo? E non vedi. oltre quelle nuvole isole di madrepc:rla ? ( Un canto lo,uanissimo e dolce di coro) Questa è la voce dei morti ... - Addio! BitUNO - Velia! Velia! Mi lasci? Aver fatto questo luogo cammino per perderti così? V1,:1.tA• Tu uon mi perdi. Io rimarrò sempre uel prato e vivrò. lo sono fanciulla e Ja 1.uorte m'ha colto fanciulla perchè vedessi di più e salvassi qualcuno. BRUNO - Velia! Non fuggire! Velia! Vt!:LIA • (Allo,umiandosi) Fauciulla nel prato - fanciulla - nel prato ... BRUNO Velia ... (Dissolve) BRUNO - (Ansioso) Berto! È vero? No, Berto, non può essere vero ! BER'l'O - Sì, Velia muore. - Muore un po' ogni giorno e nessuno sa il perchè, e nessuno sa quando ha incominciato a morire. Forse quella sera in cui siamo tornati insieme dalla città. - Velia moriv:t e intanto Berto rideva d'un torbido riso, e intanto llerto si sporcava ... - Ci pensi Bruno : sporcarsi così come noi facevamo ... - E lei intanto moriva. - E un giorno che son solo con Velia, ecco, me la sento alle spalle e mi dice : Berto, io debbo morire. Non tremare. E' .così. Velia morire? Perchè? - E d' improv viso senti chi è Velia. La sorella che ha profumato la casa. Vedi dovunque sulle cose, nell'aria, le sue mani leggere ; vedi i suoi capelli sciolti, al mattino, nel vano del.la finestra ; vedi il suo volto tutt'occhi... • Vuoi gridare: No, non deve morire! Non l'osi perchè lei sorride e ti dice : Berto, io ti chiedo una promessa. Che tu ritorni buono. Ti ricordi del prato? - Velia sapeva. - E da quel giorno m'è entrata 1' idea che Velia debba morire per me, per noi che ci siamo smarriti. BRUNO - Come sei cambiato, Berto, amico mio. Stento a riconoscerti. BRRT0 - Quando si vede qualcuno morirci accanto ... BRUNO · Oooh ! BER'rO • E tu non bai più parole ? BRUNO - Ero tornato per rivederla, ero tornato per farla sposa ; qualcuno l'aveva già presa, ed ella non s'era accorta ... VELIA - (Di. lonta,10) Vestire il breve corsetto • sedere nel prato gentile .... BRUN<• e BERTO • (l,uieme) Eccola. V~;1,1., • (Avanzando: qua,i ca,uando). E morire coi casti pensieri - come sorpresi da un tiepido sonno • ancora fanciulli e già vecchi .... BRUNO E BERTO· (lruieme) E noi che fanciulli non potremo mai più ritornare ? VELIA - Fennarsi a guardare, ad amare Udrete vo~i, vedrete isole nuove, e scoprirete lddio passare furtivo per invisibili strade. E il moudo e voi sarete giovani come i bimbi del prato. (Dissolve) C1<:LJ<:S'l'I◄; - (come itt u.tt lamento) O donne, fermatevi. La mia figlia muore! COHO DI DONNE · Oh! Oh! Oh! C~LEs·rE - Piangete voi con me. Con.o IJI UONNE - Nou si può piaogere su.I far del mattiuo. I DONNA • Nou si può piangere per questa morte. Il DONNA - E' una morte che uon par vera. L.\ VF.:CCHIA - Come la favola della regina sepl')lta che a notte si svegliava per incanto e camminava. Con.o DI DONXE - A notte - per incauto si svegliava - la regina sepolta. Velia! Velia! Velia! ( Il canto di un coro di mietitori) Cono 111 OONNF.: • Sono i nostri uomini. CELES'l'E • (Supplichevole) Fateli tacere, per misericordia. BERTO · No, mamma : lasciali cantare. CORO Hl \111.;'l'l'l'ORI - (Il ca,uo si è avvicinato e spento) I MU.:Tl'l'OH.E • Noi. tagliamo il grano nel campo. II l\llE'Pl'l'OHE - 1 mugnai macinano. III :ulETl'l'ORf~ - I foruai cuociono. CORO DI ~!lli:TJ'l'ORI • Pane! Pane! Pane! G1osmt - Ecco il vostro pane ancor rosso di forno. C,mo DI Mlf:TITOIU • Oòb ! Oòb ! CORO DI DONNE - Ssst ! Ssst ! I MIETITORE • Che avete voi donne? G1osUÈ • (Gr«ve) Ci bo sopra la mia figlia un po' ammalata. 1\IU.:Tr'l'ORE- Vostra figlia s'affaccia alla finestra. VELIA - Buon di! II Mlf<~Tl'l'ORE - E ci saluta! CORO ,11E'l'l'l'ORI · Buon dì ! Corto 01 DONNE - Buon dì! Vt<:LIA• Cantate ! Cantate ! CORO 1)1 MIETITORI e CORO Ili DONNI, • (S'allontanano insieme i,uona,r.do un canto mattutino) VEl,IA • Bruno, Berto. Seguiteli! E che il vostro canto sia d'amore e di pace. lo intanto dormirò .•. BERTO e BIWNO • (Allonta,wndosi) Il no• stro canto sarà d'amore e di pace. VELIA • E noi - mamma - ci riposeremo in questa casa. E quando tutti ritorneranno dai campi, a sera, e mi cercheranno, voi direte che sono uscita dalla porta di casa. E tutti mi aspet• terete. Con.o GENERALE - T'aspetteremo. VELIA • lo tornerò con la buona stagione. CORO GENERALE - T'aspetteremo. VELIA • (Allontanandosi) Vestire H breve corsetto - sedersi nel prato gentile • morire coi casti pensieri .... UNA VOCE DEL CORO • (Come fingendo di raccontare una favola) La principessa scomparve dalla parte del prato. Era rimasta giovane e bella. l1, CORO • Giovane • bella ! FINE
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