Via Consolare - anno II - n. 6 - giugno 1941

IL CORO: Nella pazienza, vi è la dolcezza che spesso prepara la ven<l~lla !... La madre del giovane adolescente, dopo la ditsfdlta del clan dei Minamoto, si era sottomessa al capo Taira, Kiyo• mori, ver salvare i suoi figli. Questi, un giorno, avrebbero preparato la rivincita!. .. Nella pazienza vi è la dolcezza che spesso prepara Ja vendetta. YOSHITSUNE': Andiamo ! Rieutriamo ... IL CORO: Pesantemente il passo di Benkei ri ..uuna ora sul selciato del ponte. Intendendolo, Yusbitsunè lancia un grido di gioia: "Infine! ecco qualcuno! ... E' un guerriero !... mi accomodo il mio mantelJo sulla mia spalla ,, egli dice. YOSHITSUNE': Io sguaino la spada con una mano e con l'altra, dalla mia cin• tura, ... il mio ventaglio! Voglio prenderli, ben in giro ! IL CORO : Tutti e due si scorgono, si incrociano, si studiano ... Benkei lascia strisciare la sua alabarda per terra ; il fauciulto agile dà un calcio leggero alla alabarda, e J' arma cade sul selciato del ponte facendo un fracasso formidabile! BEN KEI: Insensato ! che lezione sto per darti! IL CORO: Benkei ha raccolto la sua lancia e, pazzo di collera, si vrec1pita sul suo folle avvers1:1rio. Egli gli tira un colpo, due colpi, tre colpi terribili; ogni volta il fanciullo, graziosamente, para. H colpo con la sua spada - o con il suo ventaglio. "Tu proverai la forza del mio braccio di (erro ! ,, grida Benkei. E tenta di colpire di nuovo I' agile adolescente, il colpo sbaglia il segno di nuovo. I due avversari si combattono si avvicinano e si allontanano, ma ogni colpo sfer• rato è un colpo parato. La lancia di Benkei non giunge mai al segno : essa colpisce delle ombre o dei rifiesdi di luna. Cento volte il guerriero, dalla statura gigantesca, rinovella i suoi assalti. Cento volte il fanciullo evita e gira ravidameote, e, agitando il suo ventaglio, prende un'aria sprezzante e ironica. Come !.•. grida H vecchio guer• riero furioso • deve accadere che io sia giocato da questo piccolo mostro ! Ah! E' impossibile! E così dicendo rinnova i suoi attacchi. Benkei vuol colpire al fianco destro il suo giovane avversario: il fanciullo si gira, e gentilmente si piega a sinistra.: il colpo si annulla nel vento Benkei vuol colpirlo al fianco sini• stro: il fanciullo si abbassa a destra: il colpo si annulla nel vuoto. Lo vuol pungere ai piedi: il fanciullo salta ! Lo vuol colpire alla testa: il fanciullo si getta a terra ! E sempre il ventaglio che agita il fanciu.llo sembra ridersi dei furori del guerriero bardato di ferro! Mille e. mille assalti si ripetono invano! Che fare! un corpo a corpo non è possibile con questo folletto ! Ed è come, nel bianco chiaro di luna, una danza guerrier!{ che continua. L'alabarda e il ventaglio, la piccola om• bra e la grande ombra, s'incrociano, si attaccano e si evjtano. Infine dopo un Fondazi«)e Ruffilli - Forlì ultimo e furioso combattimento, Ben• kei~ esasperato e stanco lascia cadere la sua lancia a terra .... ~ Fanciullo mera• viglioso, dice egJi, io mi arrendo!,, Gentilmente il veutaglio si ripiega. BENKEI: Chi sei tu dunque, tu che così giovane e così: fragile dai prova di tanta intrepidità? IL CORO : I due combattenti si guardano. La luna rischiara il viso sorridente del• r adolescente. YOSHITSUNE': Io sono Yoshitsunè-Mina• moto. BENKEI : li figlio di Yoshimoto, il Shogun ? YOSHITSUNE': li suo stesso sangue. E tu dimmi il tuo nome. BENKEI: Io sono Benkei, della provincia e Il LIBRI SUL CINEMA NELLE BIBLIOTECHE Libri (trattati, studi, storie, saggi criti• ci, ecc.) sulla musica, sulla pittura, scultura, sulla p,,esia, sul teatro non mancano mai n~He biblioteche. Non c'è biblioteca, invero, grande o piccola, che non abbia. almeno un discreto, se non ricco, numero di volumi su queste arti. I libri che man• cauo sono invece quelli riguardanti il ci• nema. Molte biblioteche non posseggono nep• pure una storia del nuovissimo mezzo d' espressione. Siano esse di piccole o di gran• di città. Alla Marciana di Venezia, il letto· re inutilmente andrà alla ricerca di una storia del cinema. A Mantova soltanto il Circolo Cittadino possiede uo unico "Ci• nema: ieri ed oggi,, di E. M. Margadonna. Un solo libro sul cinema tra tanti volumi che le biblioteche mantovane conta• no, via~ ci par poco. Non si venga a dire, a mo' di scusa, che il cinema non è un arte. Non si ven• ga, ad affermare che il cinema non è una cosa seria. Che il cinema - il vero cine• ma ben e' intende - eia arte, e quindi CO· sa seria, è stato più volte dimostrato sulla carta da persone autorevoli (Cfr. tra gli al• tri, Lebedef, " Vaprosi o spezifikie Kin.o,,, Mosca 1935; Luigi Chiarini, "ll film è u,,• arte", Roma 1938). E che sia arte lo stanno a dimostrare praticamente i film scaturiti dal genio creativo di un Vidor, di un Pudovchin, di un Capra, di Ford e di tutti quelli che banno saputo esprimere at-, traverso il nastro di celluloide i sentimenti, le aspirazioni, i concetti e gli ideali del• l'umanità. Ma anche ammesso - e non concesso - che il cinematografo non sia un'arte. bensì mera curiosità o mero divertimento, non vediamo il perchè debbano mancare nelle biblioteche libri cinematografici. Forse è arte Carolina lavernizio? Eppure Ca. rolina lnvernizio, insieme a tanti scritorel. li, si trova in abbondanza nelle I.iblioteche. di Musashi. La tua nascita e il tuo valore sono tali che io ti servirò con gioia. Io ti offro i miei servigi, la mia devozione incondizionata. Noi non siamo più n_emici : tu sei il mio padrone ; io sono il tuo servitore. IL CQRO: Tra di loro comincia un patto che durerà tre esistenze, tre incarnazio• ui successive. E mentre uno fa voto di omaggio, l' altro accetta il suo nuovo servitore. Si sentirà ancora parlare di Yosbitsunè e di Benkei ! Yosbitsunè tira su i !embi del suo mantello, Benkei mette J' alabarda sulla spalla, e tutti e due, come degli amici, prendono insieme il cammino che poeta al tempio di Kurama. E allora perchè proprio ai Jibri sul ciue• ma - seri più di tanti altri - debbono essere chiuse le porte delle biblioteche? La domanda ci sembra logica, giusta. I libri sul cinema - quei pochi che ci sono - dovrebbero trovar posto, accanto agli altri, negli scaffali. Ogni biblioteca dovrel,be possederli. O almeno possedere le storie del Rotha, dello Charensol, dal Moussinac, del Palmieri, del Pasinetti, del l\fargadonna. E oltre queste storie i saggi - tanto per citare i nomi più conosciuti - di Pudovchin, di Bèla Balazs, di Paul Rotha, di Umberto Barbaro e di Luigi Chiarini. E ogni biblioteca dovrebbe essere ab· bonata almeno al quindicinale " Cinema ,.. ed al mensile " Bianco e Nero " che è ve• ramente "la prima grande rivista italiana che tratta i problemi della cinematografia dal punto di vista, oltre che esteti•!O e tee• nico sociale e volitico con studi esaurienti e rigorosi e al di fuori di ogni preconcetto di tendenza ,,. Libri (e riviste serie) sul cinema occorrono nelle biblioteche. È ora che Bi formi una cultura, o se preferite, una coscienza cinematografica nel pubblico. Ed i libri e le riviste specializzate, altre agli articoli cinematografici di giornale, necce:iditano per tale coscienza. Segnaliamo così: la nostra proposta a tutti i dir~ttori di biblioteche. E per la scelta dei volumi cinematografici suggeriamo ad essi l'ottima, anche se incompleta, " Bibliografia del cinema,, che Umberto Barbaro ha scritta in " Bianco e Nero". III FILM "LUCE,, RECENTI NEI PIC,:OLI CENTRI Un'altra cosa che deve edsere presa in c_onsiderazioue - e al più pre:Jto - è il Luce che viene distribuito nei piccoli centri di provincia. Nelle sale cinematografiche dei paesi - povere e disadorne sale che hanno un loco fascino tutto particolare - • i Luce che vengono proiettati sono sem•

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