Via Consolare - anno II - n. 3 - marzo 1941

Ogni voci! ha inflessioni. tonalità, intensità che la differenziano e fanno provare. a chi ascol!a. impressioni, sensazioni piacevoli o sgradevoli anche indipendentemente da ciò che quel/a voce dice. Cosicrl!è, come ne/l'antica Commedia dell'Arte la m,1schera rifletteva il carattere dell'attore che l'interpretava e quasi la ricreava ad ogni rapprese/!• /azione. secondo il s110umore e il mule11ole gusto del pubblico. tanto che /'attore. a volte, divenrava maschera e da questa più non si disting!1eva. anche nel mondo della radio. e princ1patme11te in sede drammatica, si :;or. venuli determinando dei ruoli fissi di• pendenti dalla voce dèll',1/lore. Del •resto anche nel glo~ioso melodramma ol/ocentesco le 11oci avevano raggiunlo 1111loro preciso ufficio non solo nell'impasto, onde otlenere l'armo.nia. ma anche nello svolgimellto teatrale dell'azione e. in certo modo. il musicista si serviva del particolare timbro anche per :la-re un risalto psicologico al personaggio: il baritono fu il padre nobile, il soprano la fanciulla vezzosa ed al tenore fu da/o il ruolo d'eterno spasimante. Anche in questo caso. senza tener conto dell/1 persona fisica del cantante, si crearono delle parli fisse in conformità della voce eh,\ la voce. nel melodramma. era tutto· era la melodia. I.a voce ha ull'importanza preponderante anche nella realizzazione del radiodramma. li regisl'a è un po' il maestro concertatore, collli che tutte RADIO. DELLE VOCI le tonalità, tutti i timbri, tulle le sfumature. anche d'ordine tecnico. subordina tu/ 1111 .~ne che trascende il singolo: la riuscita del lavoro. la messa a fuocn del mondo creato .dal poeta. Nel radiodramma la voce defermi11,1 il personaggio. ogni ombra imagi,rata dal poeta prende consiste11za e si f.1 persona. La voce è i! personaggio e og11i ba/111/adel lavoro non vale solo per se stess,, ma a11che per come è della. Una vece giovanile. spigliata. quasi Janciullesça 11011potrà non farvi ripe11sare ad 1ui'adolesce11te acerba, ùll.1 furba Colombina, la cara, i11di111enticabile servetta che neppure il teatro di pensiero è riuscito a far dimenticare del tutfo. E la persona che ha w1 1011? di voce simile non può essere che ll!M Janci111/a; anche se sfiorita, alla radio resterà fanciulla. Ogni voce è di per sè. alla radio, il dramma di 1111 personaggio, una vit.1 fittizia che esige la massima coerenz1 da parte dell'attore il quale. pur passando attraverso molli personaggi aventi una voce simile alla sua (i q11ali un poco s1 rassomiglierann'o anche fra ~!) di loro) resterà legato ad lii ruolo: quello assegnatogli 1111 11/liCO dalle sue il/ po~:t~!ci:o:~~e, posata? Sarà sempre quella di una persona seria e, co:1cesso che possa anche essere quel!,1 di tlll buontempone, sarà u11buontem .. pone di una cerl'a età. L'ascoltatore che, dal suo appare.:;- chio, raccoglie queste voci portate d•1 un'onda di suono, può con la sua fantasia creare la persona e non solo fisicamente, il che è abbastanza facile, ma anche spirit11almente. Quella voce sarà per lui specchio di un 'anim'a e potrà. partendo di lì, ricreare tutta l'a111ma e darle passioll'i e sentimenti, le passioni e i sentimenti che quella voce trae dal s11bcoscienle del suo sl'esso spirito. Og11i voce è 1111 mondo inesplorato. 1111 mondo lirico-drammatico dove, in profondità remote, s'agita110 e fremonu /111/i i contrasti che il poeta porterà ul· h1 luce. GIOVANNI GIGLIOZZI STEFANI Confidenze ai lettori Non ci meravigliamo che qualcuno possa dimen:ticare di eseguire il versamento sul nostro conto corrente postale della propria quota di abbonamento. Tante cose da fare: l'ufficio, la scuola, ecc. Non fa niente. Siamo qua noi a ricordarvelo. Siamo certi che non ci farete il torto di aspettarvi ancora a lungo. Dopo aver vendemmiato 1·eramente. r11rali di Catignano vendemmiano nel loro Teatro FondazioneRuffilli- Forlì Pag. 22

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