Via Consolare - anno II - n. 2 - febbraio 1941

Giacomo Manzù: Bozzetto ma nicnle di pili. E gli volevo bene. E allora lui snha ?ili a griJare: mi tradisci con un uomo che io oclio, con mc. E parla cli volontà e non è più lui. l\fo gli voglio bene lo stesso. Per ricompens~1 mi ha piantata qui sola. Che none, (sospira) Vorrei che fosse qui. (con improvvisa risoluzione alfo bambina) Dammi la tua trombetta. LA IJAl\WINA • o, è mia, lasciamela. (Anna soffia uella tromba. Escono lunghe note uguali e rudte). A NA (su.o,umdn) - Pc! Pc! 11ceececc! pceeccee (la bambina ride). Voc1-: OAU.'INTERNO - Guard;:1tc quella «.lonrrn che suona b rromha. LA BAl\tnJNA - Zia, come sei hnfTa. ANNA• Pe! Pc! Pe! peee~ peeee! Voci • Ma chi è? Una zingara? Una giocoliera? Una povera dfovola t·he runtcr3 per polere rhicdere c1unlrhe centesimo. (entrcmo alcuue persone). A NA • Pe! Pc! P.c! peeee! peeecc! (la gNlle nttorno rhle e commenta). UN Cl'ITADINO • Che pena una signora che suona la tromba. UNA Cl'ITADINA • ~e aspelliarnu dirà qualcosa, ma se non canla vado , in. ANNA - Aiu1a1c111i, buona ;ente ... UNA CITTAUINA- Una mendit-nnle i·he <'hicde 5,:cnza fare giorhetti 1 È una vergogna attirare la gente ros~. ANNA - Non i,;ono una mncli,·:.mte e \'oglio ci,i,;ere aiutnla in un allro modo. Vo<:1 - Scn1i1eh1, dice voglio. Si spie1rnsse aln1cno. Ognuno ha q11ald1...: cm:a ,la fnre, aon po~si:11110h1111arc via il tempo. È un~1 mendicante, nessuno mc lo leva dalla ICl-il1.1. ANNA - Mio marito si è 1>erdu10 nel ~iardino. Voci . È pazzn. Andiamocene. Vy,ol essere ,1i11tata e non $appi~m10 neppure f'hi sin. Oggi ;. domenica non si aiuta ne~snno. A1<NA - É là denrro. VocE . Spiegatevi chiaramente. Fondazion~g~Vffilli - Forlì AtTRA \'OCE • Ma è, la donna delltaltra sera, non la riconoscevo. Era tanto buio. àfa anche voi e voi eravale con me. Vi ricordate l'uomo che gridav.:, in 1>iedi sul muro? Voci • È vero, l'esallato. Questa è Ja moglie L'ha piantata io asso e non è più tornato. Ah! Ah! Ab! L'ha piantata. Era tutta una messa in scena per fuggire dalla mogli\!, Certamente un pazzo. Ha. disturbato tutti senza bCOpo. Ma basta. ANNA • Aiutatemi ad aprirç quesla porla. E chiuso deniro, liberatelo. Non vi costa niente. Voci • Non badatele, ci deve essere sotto qualche trucco. Hanno anche Ja bambina per impietosire. Che vergogna. Vadano a Javorare. Dovrebbero stare più allenli a certa genie che non si sa bene chi sia. Il marito l'ha piantata. (grida e imprecazioni vengono dal fowlo t/p[fc, slr(t(/a). Che è successo? Gridano, urlano Ji dolore. Un investimento. Quanta gente. Corriamo a vedere. ( Vanno tutti. Sole vicino al lampione la moglie e la bambina.) ANNÀ (si porta senza avve<lerseue la tromba alla bocca e ne levu un gem.ito) • Non ne posso più. LA HA!\1BINA- Zia, ma tu parli sempre da sola. ANNA • Mi perdo, non sono sicura di niente ... (improvvisame,ue grUla) Paolo! Pnolo! (la porla del muro ~i. upre~ Paolo esci'). LA BAMBINA• Guardn Jo zio, (! snhato fuori. ANNA• Tu? Eri lì dietro? PAoto • Cos'hai da gridare 1anto? ANNA • Due giorni che no11 1orni a casa: PAOLO - Sei gelosa? ANNA • àfi tratti male. 1-'AOLO• Ne parleremo più tardi. ANNA • No, spieghiamoci !)ubito. 1/esuhazione è passata e pos• siamo considerare Je cose senza passione. PAoto • Ormai è diventala una ahitudine parlare dei fatti più intimi in strada. Poi non è vero~ la passione comincia proprio ora. ANNA (con impeto) • lo non sono rimasta Iuli.o questo tempo tranquilla in un angolo ad aspettarti. Ho penato e patito. E poco fa ho suonato la tromba come una pazza per chiamare gente che ti liberasse. La gente t' ve1rn1a, ha riso mi ha derisa. Ora sei tornato e rimani lì freddo t·ome un estraneo. PAOI.O• o estraneo, luo marito !!.empre. 1\1a (si batte sulla Jron• te) è qui! (a un cenno iut.errogalivo) l'idea fissa. Contro l'ahi• lu<linc e l'abituarsi; come una lolla conlro lullo ciò che è prepaarlo. Perciò ieri un muro, domani. .. domani un campa• nile. E sì! allrimenti è il fallimento. ANNA (scorasgiala) • Andiamo a ca~a. L'unica cosa d,e sui dirmi è che salirai su un campanile. Sei senza cuore. PAOLO • Bo cuore invece, ho cuore e ... li penso ... ma mi preoc• cupo di cos1ruire, anche per le, li assicuro ... argini, argini ... si tratta di :.1rgini. Domani il famp:milc perchè il muro non è servito a nuUa, ANNA • Andiamo a casa. PA01.o- Fa come hai fotto sempre, lascia pusf;.ure gli e('cessL Dopo, lo sai sono sempre 1orna10 un buon uomo. ANNA - Che fa1ica essere tua moglie. P~oLO . Fra poco piove. (fanno per amlarsene. Entrano Ftmsto, Giovanni,, ~felania). .MELA1"1A - li nostro pomeriggio domenicale sia per finire. A casa, in strada, a casa, in ~,rada~ ~empre di corsa. Là ... ragazzi! Quello è il nostro uomo. (Paolo accenna un salwo ma tenta cli a,ularsene). Fermatevi, raccontateci. FAUSTO• Siete uscilo proprio ora? PA01.o • Per chi n~n sapesse sembrerebbe (·he io ~ia usi·ito di prigione. C10VANNI - Su, cfa bravo, raecontute CO$U avete ,,is10 di là? Mt-:1.,ANIA. Avere gridato subilo: è bellissimo! Era bello vera• mente? (Pflolo fa un gesto vc,go). G1ov.,NNI (ironico) • Ma dite, la vostra vita ora non ,·orre più nessun pericolo di disfacimento? r\ì"'iNA• Si spera. FAUSTO - Di1e qualcosa, siamo pieni di cur1os11a. f'A01.o • C'cr:1110 alberi ... pochi, poto verdi. I viali mal tenuti, pieni di erba. FAUSTO• Ci canzonale. ME1.. ANlA• Siale scrio. PAot.o • Oic0 ciò che ho visto.

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