Via Consolare - anno I - n. 7-8 - giugno-luglio 1940

~tesulle prime linee... e PfR. OVTO " IMPORTANTE ... :to :i : « Magari... " o fagotto !... ". :'ambo è sicuro, per Giove !... • lbione, ci serve a puntino : nbre... il dì che a Berlino... » Siochiamo quell'uno e quel nove! •, . ' ;icura .... • • ? )01 .... • resti tra noi : ~a paura!... •· PINO VII FondazioneRuffilli- Forlì TUNISI Siamo lieti di iniziare con la pubblicazione <kl seguente brano di vita vissuta tunisina alla vigilia <kUa guerra liberatrice, u.na serie di vive e antiretoriche <kscrizioni dei luoghi e <klle gesta della impresa Mussi:>li• niana. Come vedete lo scritto non è firmato. Infatti l'Autore, un fasciSta universitario, ben conosciuto dalla l)Oli• Zia francese, ha lasciato in Tunisia la propria Jam.fglia per venire in Jta• lia ad arruolarsi volontario; con le prove di leggiadra cavalleria di cui dàn prova le truppe nere o no dei ,><>- stri nemici, le rappresaglie sarebbero sicure. Piuttosto pe11.Siam-0che nelle stesse condizioni, a Tuni.Si, centocinquanta mila italiani ci aspettano. >. Chi scrive è riuscito a lasciare la TuniSia poco prima che scoppiassero le ostilità con l' Italia. Questi giorni di vibrante vigilia del p:polo italia· no in armi sono stati 9articolarmente duri per i nostri came~ati della Reg• genza Tunisina. , La stampa e la radio si sono occupati dei preparativi bellici presi in questi ultimi tempi dalla so!dataglia f,rancese soprattutto nella città di Tu· nisi e nei vicini sobbor 6hi; preparativi che, oltre tutto, avevano lo scopo evidente d'impressionare gl' Italiani e cperare Wl vasto movimento terroristico n.e!ila massa inerme. Da alcune settimane, sui tetti delle abitazioni italiane, monta, giorno e notr te, un picchetto armato di mitragliatrice che controlla il movimento ln• terno del!' abitato; il R. Corusolato italiano è stato siStemato nel ceni.-o di un vasto dispositivo di mitragliatrici che va dalla stazione centrale alla po.sta e al Liceo femminile francese Armand Fa.llières. Dalla cupoletta del R. Consolato, un fUilllionario. il Segretario amministrativo del G U.F. e lo scrivente, abbiamo assistito all' organamento di questa sinistra manovra di aooerchiamento. Le case italiane, oltre che sotto l'incubo del picchetto armato che vigila dal tetto sono siStematicamen.te sottoposte a controlli, anche notturni, da parte di soldataglia In borghese ehe in nome della polizia rovista tutto disordinatamente e cialtronescamente. Si giustifica ciò con la scusa della difesa contro la quinta colonna; e correva voce persino che sarebbero stati ritirati gli utensili da cucina fa. cilmente - si diceva - utilizzabili come armi. Ufficialmente è permesso circolare per la città fino alla mezzanotte; però al calar della sera rariSsi• mi sono gl' italianli che s' arrisohla.no nelle vie: la città, sotto il peso del- !' oocuramento totale, è in mano alla soldatesca che circola dappertutto con scorazzamentl brutali e chiasso<;i sopr:att,utto nei quartieri italiani cer m'è queloo, per esempio, della piccola Sicilia. La situazione è penosa anche di giorno perché qualunque ita· liano è costretto a tirare diritto per la propria via senza guardare quel farragginosi e pesanti apprestamenti milì,tari che lo circondano ovunque; guardare significa esporsi al tremendo riSchio di esser preso per una spia. Chi scrive queste linee non vedeva, per etlelllpio, da un pezzo il porto che pure è un punto di passaggio. L' esodo dei connazionali verso !'I• talia è stato arrestato di colpo da un iniquo provvedimento dell'autorità militare che centellinava I visti dopo un mese e più di attesa. Con questo sistema di strangolamento la nostra Colonia, nella sua totalità, è rimasta impigliata nelle reti, sottilmente perfide del nemico. Giuramento goliardico Combatterò per le naturali aspirazioni del popolo italiano; combatterò per la libertà della Patria sui mari; combatterò per vmcere nel nome cl' Italia; così combatterò come il Re e il Duce comandano. Lo giuro!

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