Via Consolare - anno I - n. 7-8 - giugno-luglio 1940

CHIAMATA A RACCOLTA DEI TEATRI GUF D'ITALIA DEGLI SPERIMENTALI Sono passati ormai gli anni consacra/i alla fama dei teatrini tenebrosi ed umidi che si aprivano come caverne misteriose agli iniziati ai sacri riti del rivoluzionismo teatrale. Da noi anche Brag,aglia ha piegato il capo alla severità dei tempi ed lw inquadrato [a sua attività nell'azione organica· intrapresa dal Ministero della Cultura popolare per una nuova civiltà del nostro teatro. Ci pare quindi f11;ori luogo e privo di buon gusto t'nsistere, come da taluno si fa, sul motivo sbarazzino e avventuriero dei teatri sperimentali clze stanno ripullulando in Italia dietro la spinta incitatrice dei Guf Anzi sta proprio in questa. loro provenienza il loro significato. Provenire dai Guf vuol dù·e provenire direttamente dal centro del nostro mondo culturale, vuol dire possedere una legittimazione non solo politica ma anclze intellettuale ed artistica, in quanto il tentativo jzon è più tale per la improvvisazione dei dirigenti o per la ùzstabilità finanziaria, ma lo è solo per la novità del materiale e per l'idea che è alle prime prove e deve affinarsi. Con un movimento che va prendendo largamente piede in Italia, i giovqni hanno iniziato quel teatro nuovo che. a volerlo lasciare fare agli autori patentati ed ai capocomici; minacciava di farci allungare il collo in forma contrastante con tutte le buone norme estetiéhe. Moltissimi Guj, oltre quelli d_i Ban; Genova, Messina, Padova e Pisa, che posseggono teatri riconosciuti con Foglio disposizioni del Segretario del Partito e regolarmente sovvynzionatt; infiniti altri Guf d'Italia si muovono sullo stesso cammino. Dappertutto si sonq trovati cinque o dieci giovanotti di fegato e di cervello che hanno cominciato il lavoro. Si sa che l'ertu è pt'uttosto aspra e noi non ci stup1'amo se vedt'amo dei teatri Guf arrancare penosamente un pò a tutte le quote della costa; non ci stupiamo; purchè la maret'a continut; parchè non si sia mai contenti di sè. Poichè soltanto la boriofa sufficienza degli inetti e dei· filodrammatici di natura lw il potere di farci perdere la pazienza, in nome di quell'integralismo artistico che sa perdonare tatto fuorclzè i crimini meditati contro l'arte. · Via Consolare ha fino ad oggi ~ombattato una battaglia continua e piuttosto aspra ,, ,;.,_azi'na,, · cidita dalla polemica senza scopo o a base di personalismi e di grettezze ,, per la ripresa del nostro teatro. Ora, a cominciare da questi mesi estivi in cui tutte le forze ·si ritemprano per la ripresa della nuova stagione teatrale_che, per essere in tempo dt' guerra non sarà meno intensa ,, dato che per noi il teatro non è specificatamente divertimento ,, la rivista nostra ùitende scendere dalle zone nrbulogene e gratuite delle astrazioni per agire in concreto e partico/.ar:rzente nel campo dei teatri,Guf I nostri rapporti· con molti direttori, le simpatiche adesioni raccolte anche da parte - di perso,, nalità che seguono benevolmente il lavoro dei giovani ,, si tratta di personalità giovaniper vqca,- zione ,, ci dànno la sicurezza che la nostra iniziativa verrà da tutti intesa per quello che vuole essere; una cameratesca presa di contatto dei teatn>Guf fra di loro; dei migliori con i Jànalini di coda, poiclzè non dobbiamo dimenticare che, se i riconosciuti consacrano, accanto allo Sperimentale dei Guf di Firenze, lavori e re,gistt; sono gli altri teatrini sparsi dappf!rtutto ad attuare la seconda parte del programma nostro: fare vivere le masse in un clima teatrale bonificato, ren,, dere aristocratico il gusto delle studentesche e del popolo. 16 VIA_ CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì

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