Valoregeopoliticdoell'Albania Si è sufficientemente parlato in questi ultimi tempi del valore geopolitico del!' Albania. I più lo hanno voluto considerare sotto particolari punti di vista, riferendosi a situazioni attuali della politica internazionale; ma è proprio astraendosi da questi particolari, per assurgere ad una visione più ampiamente geografica e storica che si può cogliere l'esalto valore geopolitico del Regno d'Albania, per ridiscendere poi da questo ad una giustificazione di quei particolari stessi. Valore che si può compendiare nel concetto : l'Albania è un paese di appoggio e di transito: appoggio per ulteriori espansioni politiche, economiche, ideali; transito di direttrici più ampie che li attraversano per giungere a punti più lontani e basilari. Posta all'estremità sud-occidentale della Balcania ed affacciata al Mar Mediterraneo, di fronte alla Penisola Italica, potrebbe considerarsi il punto d'incrocio tra due direttrici partenti l'una dal Nord, attraverso la pianura Pannonica e le valli discendenti dalmate fino alle sponde della Grecia e di lì espandentesi a tutta la regione orientale del Mediterraneo; l' altra partente dall' ltalia verso Bisanzio e l'Anatolia. In realtà la prima direttrice è da escludersi proprio per una ragione squisitamente VJA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì geografica: perchè le Alpi settentrionali Albanesi sbarrano traversalmente - come un grande bastione - la strada a chi discende dal Nord staccano l'Albania dalla Dalmazia facendone poi, insieme all'altro grande bastione, cristallino, che è il Margine Macedone - Albanese, una entità geografica a sè, l' unica a confini naturali nettamente definiti di tutta la Balcania. Impenetrabile dunque a chi voglia dominarla partendo da Oriente o Settentrione. La direttrice partente dalla Penisola Italica si mostra invece evidentissima a chi consideri anche per poco una carta del1'Albania : ·completamente aperta sull'Adriatico e prospiciente la Puglia, di cui sembra la natllrale continuazione (ed i più autorevoli studi banno dimostrato che le due regioni erano collegate nel periodo terziario, prima dello sprofondamento del- !'Adriade ), a pochi chilome~i di distanza da Bari e posta quasi agli antipodi, rispetto all'ltalia, della Sardegna, si comprende come la sua vita non possa che orientarsi verso l'Italia. Il che - vista l' impossibilità politicamente dimostrata dal piccolo Stato Albanese di una vita autonoma - si traduce in un naturale dominio dell'Italia sull'Albania. Fin qui la sua funzione potrebbe essere considerata di complemento rispetto alla politica italiana; e questo complemento in realtà esiste se si pensa àlla sua importanza militare rispetto al dominio dell'Adriatico ed anche a quello che incidentalmente ha preso nei riguardi dell'economia, come fonte di materie prime; ma bo parlato anche, e giustamente, di una preminente funzione di transito e di punto d'appoggio. La penisola Balcanica è abbastanza facilmente penetrabile dal Nord, ma ad Occidente non mostra lungo tutta la costa di approdo circondato da un retroterra sufficientemente ampio pe~ permettere una eventuale espansione nell'interno della Penisola; questo a causa della presenza di catene costiere a costante direzione NW-SE. L'unica eccezione è rappresentata .appunto dall'Albania che - in forma di trapezio - si incunea tra queste catene, con coste piane ed approdabili, regione ideale quindi per farne una piattaforma di slancio, una base militare formidabile ed imprendibile, un punto, scusate il riferimento, di rifornimento e di partenza per chiunque voglia percorrere la sua strada verso paesi più lontani, verso il sogno di tanti conquistatori, verso l' Oriente ..... E la via c'è : la via Egnatia dei Romani che partendo dalle coste, non facile ma sicura, si 7
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