ha l'età del giudizio Per soleooizz.are il compimento del suo trentesimo anno di età, il movimento futurista ha avuto in questi ultimi tempi una ripresa di attività che ha addirittura sconcertato certi ingenui del tutto persuasi della sua morte ed assunzione al limbo. Marinetti ha pubblicato qualcun altro di quei suoi capolavori ultradanteschi che ormai superano - a suo giudizio - la mezza dozzina; qualche defezionario si è più o meno larvatamente riaccostato all'ovile ; è stato pubblicato un manifesto-abracadabra per la rinnovazione del romanzo italiano (è tanto che se ne discute; perchè il futurismo ha aspettato trent'anni per toglierci dagli impicci? Tanto queste idee di oggi, una per una, le conoscevamo già perchè il futurismo è quel ragazzino che era : non è rachitico, ma non cresce) ; finalmente noi fascisti universitari ci abbiamo discusso su per un'intera serata ad un Convegno tenutosi a Bologna. E c'è stata tanta animazione che neanche ai bei tempi del futurismo barricadiero. Trent'anni non sono molti ma abbastanza per giustificare quelli che pongono a quella soglia la conquista di sufficienti mezzi cerebrali. (Altri vogliono i quarant'anni; ma sono degli inguaribili pessimisti). Per il futurismo comunque anche questa (come tutte le altre) non è una regola buona. Almeno pare. Non ci credete ? Eppure vi assicuro che c'è ancora gente che giura sulle parole in libertà tali e quali; darebbe la propria anima per difendere una tela strapazzata da un decoratore folleggiante. Voi dite che non è il caso di impensierirsi? Che il tempo è galan- .VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì tnomo ? Che per questi diciottenni strapazzanti le patrie lettere basterà la relativa maturazione dei ventun anno ? Può darsi che non abbiate torto. Intanto a noi importa - perchè siamo giovani, giovanissimi, dinamicissimi e pieni di nobili spiriti e, se volete, di sacri furori - di fissare una linea di demarcazione, ad evitare equivoci e per non passare fra le schiere, che non ammiriamo, dei becchini di parte delle vecchie tendenze. In noi nessuna idea di reazione. Si cammina in avanti. f: fatale. Ma anche molta chiarezza. Il futurismo ha con una frustata rialzato quel popolo che si teneva mogio sotto la colpa di essersi conquistato la libertà e di aver fatto Roma capitale. Ha preparato con la polemica velocistica quella sistemazione fatta dal Fascismo che ha trasformato l' Italia in unità dinamica. Molti futuristi sono mutilati di guerra, squadristi, aristocrazia del popolo. Non solo non neghiamo, ma lo proclamiamo ad emulazione di tutti i giovani. Ciononostante non ci sentiamo di salvare le formule che il futurismo ha cercato di affermare in arte, in pittura e in letteratura, in musica, in scultura, io architettura. Semplicità, movimento, simultaneità, parole in libertà. Sono espressioni che hanno del buono e certe conquiste sono acquisì.te dall'arte moderna. I principi architettonici del Sant' Elia sono gli unici veramente originali nelle selva dei campanili delle chiesuole successive, che in buona parte non sono altro che sinanoghe. C'è del buono. Ma questo buono ~on è se non il movente etico di tutta l'azione. Come in certe commedie mal fatte in cui si salvano i pensieri, il mondo di idee, raccontato, riferito dai personaggi e non espresse dall'azione e dalla armonia della costruzione. D'altra parte il futurismo non poteva fare altro che donare dei germi. f: intervenuto - per la necessità che si imponeva di svecchiare - con mezzi polemici, quindi esclusivamente transeunti, nel campo dello spirituale, dell'eterno. Aveva perciò forza di agire a modo d'ariete contro edifici dalle giunture sconnesse ; era impossibile che ne c ostruisse dei nuovi. Cosa costruisce la veemenza dell'adolescenza che vorrebbe d'un colpo trasformare il mondo ? 1on è q~ello un atteggiamento eminentemente futurista? A questo punto i futuristi, con Marinetti in testa, insorgono e abilmente mescolano le carte. Dicono : « Ammettete che i futuristi sono dei bravi cittadini e degli ottimi soldati; però volete bollarli di inettitudine in arte. Noi ci ribelliamo in nome dei nostri principi che affermano la unità dello spirito umano ! •. Senti, senti dove ti riscappa fuori Croce?! Veramente è un pò malconcio ! Peccato che non ci pensassero a quei tempi, altrimenti, uomini come Cincinnato, Vercingetorige avrebbero meritato l'Accademia! Su, futuristi, vecchi e giovani ; coraggio ! Che importa non aver imbroccato il vicoletto delle patrie lettere, quando si sia marciato cosl lontano sulla spaziosa strada delle legioni? AGRO E DOLCE 21
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