LA SERA La sera, se pioveva, le finestre erano schiuse ed io allora fanciullo guardavo oscure strade e interminate oltre verdi persiane. Poi stupiva anche la fiamma nel lambire il ceppo e solo l'acqua lieve che cadeva mi tormentava lacrime sul volto ed un riso sereno. Era poi voce da la carraia aperta come un mare sopra il solco del campo (nubi chiare carezzavano il vento) e la mia vita da la soglia veniva acerba ancora, malanconia sorpresa e muta gioia, io fanciullo e poi uomo. Ed anche allora mia _madre sorrideva. PRIMAVERA Nostra diversa pena Brigitte, recavamo per viali. Discorrevamo amici. Ma tra noi come tra cielo e terra l'orizzonte erano le parole. A , All'improvviso al tuo paese en tornata, sola. Io, per diverso esilio pativo al cuore fitte. Pensavo un'altra. Tu non le somigli, Brigitte. Ci adagiammo nell'erba. Era già folta, 4 FondazioneRuffilli- Forlì ,,..,. DI-RSIADDIO Malinconia raccolta lungo i viali. Che disperde un fanale. Ne la nebbia un autunno di foglie si riposa. Lente parole vanno insieme ai passi, ignote ne l'oscuro, a dirsi addio sòtto un · albero in croce. Cosa sanno l'ombre nascoste e l'edere dei muri che insieme si raccontano la sera ormai taciuta d'un estremo grido? Voci vengono tarde a ritrovarsi nella muta città, poi che rimane un carrettiere stanco e una canzone che gli pende dal labbro. · Solo e mesto, l'animo vi ritrovo, n:ostalgia dei miei perduti giorni e non m'accorgo d'essere un gran fanciullo. VILLA BORGHESE fresca. La primavera ci sorprese come la prima volta. Sotterranea gonfiava le radici, giocava a moscacieca con le cime dei pini. Urgeva negli stridi delle rondini, .fioriva dentro il grido dei bambini. Crescevafili d'erba nel catrame. Nostra diversa pena, Brigitte, stessa fame d'amare, adesso recheremo per viali. VIA CONSOLARE
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