Via Consolare - anno I - n. 1 - dicembre 1939

o R Ho fisso nella memoria fin dalla mia prima infanzia, il ricordo di un piccolo uomo nero, scamiciato - la camicia doveva essere di flanella scura - coi calzoni che cadevano pesantemente dal sostegno di due stracche attorcigliate, incrociate sul dorso. Egli se ne andava su e giù fra la folla festiva, armeggiando attorno a un suo apparato di fortuna sparso a terra e fatto di assi forate, di piombi, sacchetti di solfo, martelli sparpagliati. L'uomo era sporco, ripugnante; i suoi mezzi modesti. Eppure, con un prodigio magico, se la banda ammutoliva sotto l'onta di una stecca - il giorno della festa del Patrono - e se l'albero della cuccagna, insapo• nato con troppo zelo, si rivelava più inaccessibile dell'Everest, era l'omino dai calzoni in sospensione instabile che - pim, pum - rinfrancava i T R cuori e li richiamava al loro mestiere che è di battere, senza stancarsi mai. Ora che gli anni sono cresciuti, io invidio quell'uomo modesto per i suoi mezzi e cerco di imitarlo come posso. Fatevi da parte e state at• tenti che, nello sparo, i piombi non vi saltino in testa. Le stazioni. Avete riflettuto allo strano effetto delle stazioni? Anche mia zia cui la vista della stazione faceva invariabilmente ricordare che aveva dimenticato il fazzoletto a casa avrebbe potuto testimoniare della virtù di stimolare il cerve!Jo che le stazioni possiedono. Esse suscitano ridde di pensieri nuovi, eccitano ritmi più rapidi di creatività della fantasia. Forse perchè la stazione è il luogo dove più è avvertito il senso del movimento, del fatale susseguirsi degli istanti; è il solo luogo dove T.11:1P O G R A F I A ARTIGIANA D I A. 24 Fondazione Ruffilli - Forlì E T T o il minuto è prezioso. E ci ricorda il più lungo viaggio per il quale siamo partiti - e se vogliamo arrivare, dobbiamo ragionare lucido e agire. Han messo il servizio obbligatorio di lavoro per gli studenti. Molto bene. E certo si farà sul serio e il provvedimento avrà pratici risultati nella educazione dei giovani. Servirà sopratutto a scuotere l'innata pigrizia di certuni che conoscono solo le fatiche del tavolo da gioco. Ma, se fosse possibile, quanto sarebbe opportuno, per altri pigri - e quanto di più sono questi! - istituire, per farne degli esseri pensanti e degli uomini che sentano, un servizio obbligatorio di poesia! Antologie. Aborro questi grossi volumi che tediano il giovinetto colla imponente mole e turbano col loro prezzo il genitore. Libri con un pò di tutto, che ci date una cosidetta cultura generale, ma non ci date un gusto, un orientamento, un'ani• ma poetica. Non si può raccogliere obbiettivamente roba di tutti i tempi e di tutti gli autori. Un'antologia beo fatta non potrebbe essere che tendenziosa, fatta secondo determinati criteri di scelta. Ma siccome non servirebbe, non si potrebbe abolirle io blocco? E dare agli scolari un piccolo testo con un'opera o una scelta delle opere di ogni singolo autore (tre o quattro) da studiarsi in ogni classe'? Non sarebbe meglio dàre al ragazzo di terza ginnasio tre volumetti, uno per Manzoni, uno per Carducci, uno per Pascoli, piuttosto che un faragginoso librone pieno di tutto un pò, nella cui frammentarietà ben difficilmente si potrà sentire un richiamo di un certo interesse? L'omino dei fuoehì VAROLI F OR L l VIA CONSOLARE

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