La Voce di Molfetta - anno II - n. 13 - 1 aprile 1951

2 LA VOCE DI MOLFETTA RELAZIONE SUL BILANCIO In queste sedute consiliari si di– scute il bilancio comunale. Pubbli– cheremo i passi più ,importanti dei vari interventi perchè i C'ittadini pos- . sano segu1:re le discussioni e giudi– care -del comportamento e della capa– cità amminùtraliva dei cnnsiglieri tutti, di maggioranza e minoranza. • Ben presto i molfettesi saranno chia- ~mati a dare ·il loro 1:oto. Attraverso la stampa hanno avuto e-avranno modo di conosrere quegli uomini che hanno inviato alla amministraziòne con le passate elezioni amministrative. Pre– sto, con la scheda .del voto, potranno pronunciare il loro g1:udizio. St,,.alciamo ampiamente dal discorso del consigliere M. A ltoniare pronun– ciato, nella seduta consiliare del 2 9 marzo, per la minoranza·. In-izia cÒl far rilevare: 1) Per un';{mministrazione che ci tiene a divenire il secondo comune della provincia è grave deficienza quella di non presentare una rela– zione morale per cui balza evidente che l'attuale amministrazione, tutta a responsabilità democristiana, va avanti alla giornata senza alcun 'pro-· gramm·a, tranne quello delJe fiere e delle mostre che, nonostante le p,re– cise affermazioni del Sindaco, devono certamente servire, e noi vorremmo essere smen!iti dai .fattj, di piatta– forma allo svolgimento della fµtura lotta elettorale. A tanta omissione provvediamo noi a fare un quadro di tutto quello · che l 'amministra7.ione non ha fatto o ha addirittura disfatto nei · suoi tre anni di rotere e diciamo anche quattro anni · poichè fu evidente la collusione della D. C. con la gestione commissariale. - E quindi continua: 2) Come risulta dal bilancio che ci viene sottoposto, fra le entrate ordinarie e straordinarie si ha un totale di L. 233 .ooo.coo in cifra tonda, riscuotibili sotto ben 33 voci di cui n. 16 voci per imposte, n. 5 voci per ~as3e, n. 10 voci per diritti, n. 1 per supercontribuzione e n .. l per revi– sione imposta di famiglia. « Tenuto preseµte, dice la relazione, le entrate effettive ordinarie e quelle straordi– narie, si ha un maggior gettito di L. 17 .000.000 in confronto del 1950 e ciò sopratutto in dipendenza della migliore funzionalità dei singoli ser– vizi addetti alla riscossione ». A noi non sembra che i fatti stiano nella maniera che ce li racconta la rela– zione. A noi sembra invece che il maggior gettito di quei 17 .ono.or 'o sia dovuto al ~aggior g-ettito di cui all'art. 42 bis per " re_visione e riac– certamento imponibile imposta di fa.:. miglia », noncJ:iè dall'aumento di 1.300 ooo lire di cui all'art. 28 b. • tassa occupazjone spazi èd aree pubblic}:ie > entrate che l'anno pas– sato non c'erano quindi il maggior g~ttito di 17 milioni deve conside– rarsi come vero e proprio al)m~nto di una entrata poichè nnn viene .ri– cavato· .; dallà migliore funzionalità dei singoli servizi addetti alla 'riscos– sione » ma da una « revi~iont e riaccertamento imponihile imposta di famiglia »; gra.va ci6è sui cittadini e non su una economia 9i personale od altre s-pese. - . C0munque un'entrata tqtale_ di ben 233.000.000, vale a, dire che ogni cittadino molfettese, grande e piccolo, vecchio e lattante, paga soltanto_ per tasse comµnali la bellezza di L;' 4.000 annue. Se a questa cifra dovessimo aggiungere quello che si paga per la provincia e per lo stato avremmo un t o_t a 1 e approssimativo di lire 700.000.000 che sarebbe poi una parte del reddito di tutta Molfetta. Ma c'è un'altra legge che aggrava vieppiù la situazione dei n9stri bi– lanci e che oggi diventa abbastanza sensitile. Intendiamo parbre di quella legge che fa obbligo ai Comuni di d 9 re terreno. acqua. fognatura, luce per le costruzioni dell' IN A casa, costruzioni le quali, avvenendo a 1 di là dell'abitat( 1 , oltre a ridurre la estensione coltivabile del terreno nelle più immediate vicinanze del paese, mettono i Comuni in condizione d1 dover provvedere alla C('Struzion~ ex novo delle vie e piazze e quindi impianti pubblici di illuminazione. manutenzione de 11 e strade stesse, spaZzèlmento ~ forse si sarà costretti un giorno anche a provvedere a qual– che servizio pubblico automobilisiico. Tutto sommato: milioni che i Co– muni clevono sbor~are sia .che ven– gano spesi per la ordin~ria manu.ten- 7.inne, sia che vengano co· risposti a fondo perduto agli enti autorizzati poichè la stes:-a legge vit n1• ;.ipplicata anche per l' Istituto Case Popolari, milioni che quasi !-empre i Cnmuni sono c0stretti ricorrere a 1 la contr:...t– tazione di mutui. · DAZIO F. CONSUMO. - r ·ome ben disse il collega Avv. Altamur:i, è tutta quist.ione di vigil,rnza, è tutta d' interess::imento. Se questa vigilanz:1 e questo interessamento vengono meno, la gestione finisce male sia nell'uno che nell'altro caso. E' l' Amministraz ·-nne Zae-aini che porterà la resp-nnsabilità rl~ll'attuale gestione dazic1ria e che il pubblico sarà chiamato, speriamo ,H no, a sopportarne le conseguenze e ch,. già si approssima a sopportare col capitolato _di appalto per la riscos– sione del suolo ed aree pubblicne ·per l'importo di 3 milioni Si eccepisce :i giustificazione che l'appalto dà un minimo srarantito di 40 milioni. E' egatto fino ad un certo punto poichè il minimo garentito non viene versato mensilmente riservan– dosi il padrone del dazio di versa· lo a fine annn. Se. poniamo il ca~o, alla fine dell'anno il minimo garen– tito non sarà coperto e sorpasserà il valore delle teQ:ole della cauzione, che accc:-;.drà? Comunque di frnnte all'ingiustizia dei 17 agenti messi sul lastrico, i 40 milioni di minimo garentito sono beri poca cosa e che· non è una vit– toria per nessuna amministrazione statale o privata che sia se. per ri– cavare una ma1?'g-iore entrata, si ri– ducono cii due terzi il personale occorrente con le incognite di un giudizio che,. comr- beQ disse ì l col:– lega Avv. Altamura, possono anc be essere gravi FRIGORIFERO Cc,MUNALE - Ricor– diamo che una Cnmmissione nomi– nata dtil Consiglio accertò che il Frì~orifero era i'n istato di normal1- funzionamento e che occorrevano soltànto lievi ripara7.ioni d'uso la cui soesa poteva aggirarsi sulle 1 15 mila lire. Oggi la s~esa viene elevata a 7m, mila Jire, Qui i casi sono due: o la Commissione ha errato nei suoi apprezzamenti o l'amministrazione è andata al di là di quelJo che si do.:. veva fare Nel· primo caso, d1 front~ ad una errata ,alutazione di una Commissione nominata dal con~iglio, ·siccome è fuori dubbio la buona fede, accettiamo l'errore. Ma ci si deve dimo'strare che la Commissio·ne h2 errato e l'Amministrazione deve acéettare la responsabilità di aver taciuto al Con– siglio ; nel secondo caso poi è .evi– dente che ha fil,tto ancor più male a non venire al Consiglio a doman– dare l'autorizzazione alla spesa. Qui sorge un altro fatto. A carico di chi vanno le riparazioni eseguite? Sono a carico del Comune o a ca– rico 'del fittuario che pure era obbli-' gato a riconseJ!nare lo stabilimento così come gli fu conse~nato? C'è un verbale di riconsegna? A che punto sta _qnesta faccenda? Un giornale locale ha sviscerato tutta questa intri– gata matassa. E' possibile che il Consiglio non debba <-ssere a cono– scenza di nulla ? Il fittuario in che misura. ha p~gato i canoni ? E' evidente che fino a quando la quistione non sarà chiarita, noi non potremo passare la spesa di 700 mila lire iscritta nel bilancio. E passiamo alla :f\ OMlNA pEGLl INSEGNANTI - Nell'ultima tornata consiliare che ci occupammo della nomina degli Insegnanti si -designò o si disse di designare una Cornmis– sione cLe avrebbe compilato un re– golamento. A noi pare che nessuna Commissione si è mai riunita e na– turalmente n es su n regolamento è stato compil:,t0 per quanto a nr.)i sembra che non sia il caso di com– pilare un app0-ito ref'.'nlamento r0ichè noi siamo del parere cht il regola– mento morale è superiore a qualsii.ìsi regolamento scritto. Ci è ~ufficientt>, ·per esempio, che ogni Insegnante abbia le su.e ore complete cii lavoro e che i mi1diori in g~aduatoria ab– biano la~ precedenz,,. Si è fatto un grande sfc•(?gio di parole uel dire di vqlere che la scuola ~ia mi~ liorc:1ta, che ]'istruzione degli alunni n 0 n venga J risentirnP, ma ,dl'atto pra– tico si è visto che si è punito il me– ritevole re-r acrontentare gli amici dell.' amministrazione. Non sembra a noi d~e sia pr, ma– turo un a vertiment,, pr>r la norni,,a degli insegnanti pd futuro anno sco– lastico, p_oichè. se teni<1m•, , resente che è difficile riunire il consiglio di estate e che molto facilmfnte saremo distratti dalle elezioni, si compren– derà facilmente la quasi urgenza di provveder e alla compilazione del re– lativo regolamento dal momènto che il consi~lio si è versato in tali sensi. Ci è stato poi riferito un inconve– p.iente; quello cioè che mentre gli insegnanti ne n percepivano lo stipen– dio da tre mes.i, agli impiegaci del Comune veniva corrisposto il doppio stipendio. Chè gli impiegati aves~e,o tale di- . ritto non siamo noi a contestarlo. ma che per ragioni evidenti quegli insegnanti non avessero ma~gicrmen– te il diritto a· percepire lo stipendio ci sembra così ovYio che noi non sappiamo com~ 1' Ammin.istrazione abbia ritenuto riù npportuno segui– re 1a via che ha seguito. Passiamo ora ai Law,ri Pubblici. r ome era da preveders¼ 1 LaYori Pu– bblici sono stati trasr·ur;:iti. Al prossin,o maggio l';:.mministra– zione D. C compie i suoi tre anni di vita e nessuna opera pubblic 4 è stata compiuta. , Noi non ci sìamo mai stanc lti di toccare questo tasto .0gni qu~lvolt·a se ne è presentata l' occasi ·•ne e ci siamo anzi lamentati che il governo sembra ormai orientato verso lP- gran– di cit:·à trascurando i commai. • L'amministrazione n e 11 e elezioni · comunali d· I r ." m; ggio 1948 puntò esclusivamente sul porto per la si– stemazione del quale n(')n si sono smoss~ che poch~ palate di terra. Avremo voluto e c:redi,-mo che an– che ·qué~to si~ il pensiero òell 'Am– ministra7;ionè, che i lavori a\'essero proceduto con molta snllecitudine. Ma sono accadute tali cnse che an– cora oggi, dopo l'appdt,·, siamo co- 1. Aprile 1951 stretti a sfogliare la margherita: non si farà, co~ì così, ci bur1a. E quanto più tempo passa tanto più siamo co– stretti a rimandare gli altri lavcri urgenti. Il problema di Molfetta vec– chia,, il problema di tutte le scuole medie e~ elementari, l'asilo Filippet– to che c1 duole vederlo funzionare in maniera ridotta quasi che la sorte raminga del suo illustre donatore si rirercuote come un fatale destino suila sorte dell'asilo che porta il no– me del figlio più sventurato ancora. C'è poi una ex Gil da completare, un macello nuovo da co.,truìre una carcere, un edificio postale - telegra– fico - telefonico, molte strade da si stemaré ed igienicamente da risanare · bagni pubblici. d~ istituire, merc.Jti da completare. Ed invece si va a .rilento, molto a rilento perchè il go– verno, come dicevamo, non consente altri fondi che pure per le o-randi • ' i:, c1tta concede con molta dovizia 1ra- scurando gli altri comuni della Na– z10ne. E ben fortunati vi potete chiamare se oltre 2soo lavoratori sono stati costretti ad t migrare ed avete potuto otturare le falle con qualche cantie– re scuola. Ma noi vi diciamo che ci sono ç)ei lavori per danni di gue~a 1 ?a eseguire, q~a li l'asilo Filippettf', • 1 I campo sportivo, il corso D~nte e tutti i marciapiedi del paese che so– no :--tati danneggiati e non fareste gli interes-:i cittadini' se non s, oJge– ste le pratiche in tali ·sensi. S1gn 1 -ri del I onsigJio molto ci sa– rebbe ancora da dire sui nostri pub– blici affari, avremmo parlato della luce Plettri ca, delJ' Acquedotto Pu– g-liese, e di molte altre cose sulle quali interverremo durante fa discus– sione del bilancio. ALLA SEDUTA CONSILIARE DEL 29 MARZO 1951 Dopo la relazione sul bilancio del consigliere M. Altomare, per r opposizion~, relazione col pisto– lotto finale ~ulla Pace, il Sindaco faceva rilevare al consiglio -ed al pubblico la tolleranza ( sic !) di– mostrata dalla maggioranza a ri– guardo di tale rtlazione. Quest 9 uomo ·deve levarsi dalla testa certa terribile aria da Pa– dreterno, che tollera, concecle e . punisce. ~innoviamo 1 9 invito di ritirare presso la Redazione r A. B. C. del cittadino,. ta~to per il richiamo a tenersi nei limiti della più elemen– tare educazione democratica. Sezione ARBITRI Sabato, 24 corr.,. nella locai~ sede dell' Ass. Arbritri la F. f• G. C. allo scopo di premiare l'attività deIIa c~asse arbitrale per l'annata calcistica J 949 - 50, ha assegnato a v~nticinque arbitri di divisione , nazionale, altrettanti cronometri d'oro. Tra i prescelti ~ stato il · nostro concittadino CAPUTI i'~ICOlA e: Senior>. All'attivissimo Signor CAPUTI auguri vivissimi.

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