La Voce di Molfetta - anno II - n. 5 - 4 febbraio 1951

2 segnalare alle stazioni stesse i -movimenti di grandi masse, le condizioni del mare, le previsioni del tempo, ecc. I dati, ra– pidamente ra.ccolti e controllati, dovreb– bero essere comunicati alle flottiglie orga– nizzate eliminando così le uscìte a vuotf> o comunque di scarso rendimento. Pre– vedevo inoltre che le segnalazioni fossero eseguite nel caso specifico dell 'Adriat~co mediante piccoli apparecchi radio. Nel mese di agosto ultimo scorso, cioè non oltre otto mesi dal' esposizione di questo principio, la Società Marconi ha i_niziato non certo per mio suggerim.ento, la rea– lizzazione di questa idea. Presso la Scuola professionale Marittima di Molfetta è sorta una centrale radiotelefoni~a capace di comunicare con analoghe stazioni del basso e medio Adriatico e con i .moto-· pescherecci muniti di uguali apparecchi e mi risulta che _già alc.uni motope·sche– recci hanno adottata questa innovazione. Il fatto che le radiotrasmissioni in parola avverranno sulla stessa onda mi porta a fare una osservazione : dato j} numero sempre crescente di utenti deil' apparecchio– e tenuta presente la naturale indisciplina specie nei primi tempi, degli µtenti stessi, è da prevedere il caso che la l'unicità dell' ondà porti a far nascere confusioni tali da annullare i vantaggi offerti dalla bella iniziativa della Società Marconi. Ed allora ri.portandomi alla già menzionata mia relazione, sono del parere che il na– viglio da pesca venga raggruppato in flottiglie di numerose unità e che cias·cuna flottiglia sia guidata da una barca capo · flottiglia. Ciò realizzato, i capi - flottiglia e le stazioni a terra avrebbero apparecchi dell'attuale potenza e dell'attuale onda, mentre le singole unità comunicherebbero fra loro e cori i capi - f~ottiglia con ap– parecchi meno poten.ti e su onda diffe- rente. , · La realizzazione di questo e di altri · 1 progressi del rendimento della pesca ma– rittima si potrà ottenere agevolm~nte pas– sando dalla forma attuale di proprieta individuale del naviglio alla formazione I di solide Società da Pesca _che siano ca- ] paci di assolvere tutti i compiti di una vera grande industria peschereccia che vanno dalla razionale cattura della fauna marina, alla sua . conservazione, alla sua vendita. Domenico lannone DITTA MINERVINI MAURO G. MOLFETTA - Corso Matteotti, 35 RI eco ASSORTIMENTO DRAPP.ERIE - SETERIE - -tANERIE B I A N e H E R I I A LA -VOCE DI MOLFETTA 4 Febbraio-195-1 LETTERA DIRETTORE ---♦ .............. ,◄-------=--::--- Cari Amici, lo continuo a chiamarvi e a . ritenervi tali nonostante nella precedente mia lettera voi abbiate avuto cura di togliere questo vocativo. Speravo veramente non dover più in– tervenire nella faccenda del campo spor:– tivo per il quale moltissimi discutono e si agitano ma ·che in realtà nessuno,. com– presi voi della redazione, è andato al di là delle recriminazioni e della critica. E si, cari amici della Redazione. Per– ché se può essere vero che io Consigliere Comunale assai modesto di opposizione {dico di opposizione poiché io spero che voi ben comprendete la differenza fra con– sigliere di opposizione e consigliere di maggioranza) se può essere vero, dicevo, che non ho seguito « lo . svolgimento dì un problema di interesse cittadino», che cosa avete fatto voi che di tali interessi vi rivelate ora così strenui ditensori, nei tredici mesi di gestione Commissariale, quando cioé io e voi eravamo cittadini di uguali diritti e doveri ? ~ Ciò nonostant~ pur voglio dirvi che in · data l 8 Maggio 1950 rivolgevo istanza al Sindaco perchè avesse informato il Consiglio: « .~.se trattandosi di danni di « guerra, e quindi nella pratica possibilità « di ottenere il finanziamento da parte << del _Ministerodei Lavori Pubblici, sono « stati approntati i preventivi per le •ri– «· par azioni ali' Asilo Filippetto, Campo « Sportivo e Via Dante Alighieri. » Risposta nessuna. Voi potete dirmi che ciò è molto poco, ma dico che è invece molto ·rispetto a chi, come voi, non har fatto nulla. Ognuno del resto rende quello che può .delle sue, capacità intellettuali ; voi certamente ren– derete dippiù anche perchè « sapete dip– più del Consigliere- Altomare » il quale, fra le spigliate conoscenze del Sig. Giosuè_ Poli e le scapigliate affermazioni vostre, ne rimane addirittura stritolato. Non tanto però da fargli esalare l'ultimo respiro. Voi avete detto: « Sappiamo che il ~ Campo Sportivo non è stato sistem~to « per intempestivita. per cui si sono per– << dute lè co~pet~nze dello Stato ed il « problema è stato incluso tra le com– « petenze del Provveditorato delle Opere « Pubbliche o del Genio Civile, il quale « ultimo è privo di mezzi finanziari ecc.» . Nèl soprariportato peiiodo voi avete scritto un cumolo di sciocchezze. Il Campo Sportivo non ~ stato sistemato perfhè nessuno si é interessato a /ondo, neanche c<>loro che più ne son~ interessati o, per meglio dire, appassionati. Il Campo Spor– tivo quindi può essere sempre sistemato purchè si abbia l'intenzione di sistemarlo. l'intenzione comprendo naturalmente anche J voi poichè nòn penso che voi vogliate assumervi il compito di fare soltanto della critica con poca spesa. Che cosa bisogna-fare? Ve lo dico subito. Scrivere un bel pepato articolo contro il Ministro dei Lavori Pubblici perchè invii il denaro necessario al Provveditore · delle 00. PP., poichè (chiedo venia di questa mia personale conoscenza) il Prov– veditorato delle. 00.PP. è un organismo che non vive di luce propria, ma vive di luce di riflesso. Se il Ministro fornisce i fondi, il Provveditore finanzia il progetto, se invece Ministro non fornisce i fondi, il · · Campo Sportivo rimarra eternamente così. Inoltre, dopo aver scritto l'articolo, met~ tetevi nel treno ed andate dal Ministro. Il resto poi glielo direte a voce sempre che ne abbiate il coraggio o no11 vi fac– ciano ostacoli ragioni personali. Solo così si può avere il - diritto di elevarsi a cri– tici ed a usare -quel linguaggio che avete usato nella vostra nota. In quanto poi all'altra: « vuole scol- « pare sè stesso per far cadere le colpe << sulle altre Amministrazioni, tra cui quella « attuale » • mi pare che la mia lettera era così esplicila che proprio non c'era bi- 1 sogno della nota di Redazione poiché io ritengo che il pubblico è molto piu in- telligente di m~ e di voi. . Spero pubblicherete ·e cordialmente MATTEO ALTOMARE (N. d. R.) Qyesla volta l'amico fil– tomare ci ha dato un cattivo saggio di ironia e nessun elemento o chiarimento nuovo. 'Pubblichiamo con un pò di ri– tardo, perchè ci ri~romettevamo di ottenere lutti gli :èlementi di· fallo riguardanti la questione. La solita burocrazia ha im– pedito dr venirne sino ad oggi in po~se"o. ________________ ___,; I E ora fra coloro che dovrebbero averne l'ion vogliamo pfù ritardare, ad evitare equivoci e spèculazioni. Per intanto ci limitiamo a rilevare che: I) ci sembra che la lettera di A ltomare anzichè sm~ntire il « cumulo di sciocchezze », con/ermi' la giustezza delle no~lre osservazioni; 2) non vogliamo rubare il m,.~fiere a nessuno: a ognuno, bene o male, il -suo compito: a noi di modesti redattori, ad Altomare di solerte consigliere comunale; 3) ave– vamo il diritto di sapere qualche cosa di più preciso non .su vecchie beghe, ma sullo stato attuale della questione. Se è' comodo « /are la critica ~ e anche troppo comodo e sbrigativo dire: io non centro, e basta.

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