La Voce di Molfetta - anno I - n. 5 - 31 dicembre 1950

2 LA .VOCE _DIl\ 'IOLFET.TA . 1 --- ....... ~---------.-----------~ Di problemi ur_gentine· esiste uno _rea~~ mente urgente, urgentissimo: le dimìssion della Giunta Comunale .e del Consigfio. I danni di una gestione commissariale-~~– ranno sempre inferiori a quelli che quo- - tidianamente ci procurano_·unà maggioran– za disgregata, indifferente, sorniona ed una minoranza· impotente. Almeno per questa volta ascoltiamo il S. Tommaso del «De Regimine Principum» I mali genera!i ~~li' uno sarann~o sempre inferiQri a qudli generati dai molti: E'. tutto. Detto con la consueta one– ~_tàe.· chiarezza, che mi guadagnano tanti nem1c1. . · Buon· anno, caro Gadalèta, a te ed agli _amici della Redazione. Per l' Am– ministrazione l'anno non- può essere buono· e mi risparmio gli auguri. Fraterni saluti. B .. Finocchiaro Le Cause della Crisi della Pesca ncll'Adriatico La crisi attuale della pesca nell'Adria- non_ scomparve, ma si ing.randì progressi– tico non è un fatto nuovo, ma una delle va.mente. tante, che si sono succedute nel..passato. _Quando il motore ~ostituì la velà si sia in tempo remoto, che ·in quello a noi ebbe una euforica attivita di costruzioni v1c1no. di motopescherecci, che · alleggerivano il Leggendo le deliberazioni .Decurionali.. costo di produzione, allargando il raggio della Università di ~ Molfetta si · trovano di azione, e ridu~en_do nel contempo l~ per es. casi di divieti di uscita cli Ì:,a~èhe giornate 1avorative, non essendo la pesca dal p~rto, perchè il ·mare era infestato piu subordinata aU'azione dei venti. · da navi pirate.. Tutti sanno che la. paranza era · com- In tempi più recenti, durante la guerra posta da due barche, per ct1i fu dato ad del 191 5 - 18, le nostre paranze rima- essa .il nome di bilancella; necessità per . sero per circa tre .anni tirate a secco, e tenere aperte le bocche delle reti a stra– quindi in.a'ttive _presso a poco· per tùtto scico durante !a pesca, e per tirare le il tempo che durò il conflitto, e durante stesse reti a bordo a iorza di praccia. Le l'ultima guerra, oltre alla mancata attività, ciurme delle due ~arche, per queste ra– molti motopescherecéi furono dalle auto- gioni, erano comp?ste in media da· 18 rita militari -requisiti, per •essere adibiti a persone, tra ~arinai, mozzi e,_ spuntoni, servizi ausiliari. E non mancarono le crisi questi ultimi per· salire gli alberi. e lé an– periodiche determinate dalla esuberanza tenne per lega~e le vele. del pescato e dal ribasso dei prez~i, do- Le· nuove barche a motore, coll'uso · vuti al numero pletorico dei nàtànti, allà · del timone divergente, e con il · tiraggio non organizzata esportazionè .del prodotto ~ mecc~nic9 a qor~~ · delle reti,_. potettero fuori provincia e fuori la regione .. A queste~ ridurre quasi alla metà il n-µmero dei ma– crisi qi sovraproduzione e di mancato col- rinai imbarcati. locamento del pes~e a prezzo 1emµnera- Le bar~he a vela nei giorni di mare J] Dicembre- f95() ,,. . ·- ~ - . . molto mosso o di bonaccia erano costrette· a rimanere alla fonda nei porti, e fra gli altri inconvenienti avevamo quello di un raggio di· azione limitato _a zone e a fon– da li. La motorizzazione delle barche pesche-– recci~e, eliminando tutte queste difficoltà. e superàndole, se da l!na parte ha se– gnato un progresso, dell'altro, dato il loro grande numero, e svilupro, a lungo an– dare ha impoverito il patrimonio ittico .del nostro mare; patrimonio ittico, che è rim~sto integrale solamente nelle zone adria– tiche di pertinenza jugoslavia, non sfrut– tate che so~o in minima parte. dai mezzi · motorizzati. C'è un proverbio dialettale, che in– segna: .f/. da pigghie e ne re/unne, ac– chie u /unne. Non bisogna dimenticare che lo sfrut– tamento del nostro mare è stato anche aggravato dalla pesca delle cosidette lam– pare, che si é diffusa con l'adozione degli abbaglianti in questi ultimi anni, e che all'impoverimento della nostra fauna adria– tica ha influito ed influisce tutt'ora la tra– sgressione ·ad una _vecchia legge, caduta quasi 1n oblio; legge, che vietava la pe– &ca dei piccoli pesci appena svilurpati dopo la c~va. Con tutto ciò l'Adriatié~ non si è inpoverito al punto da determi– nare conseguenze fatali, sempre che si cerchi di correger~ a!cuni arbitri, ·e che l'attuale stato delle cose limitatore di -at– tività possa essere superato. in un prossimo articolo conclusivo cer– cherò di indicare, s~condo il mio modesto parere, i provvedimenb capaci ~i limitare la 'deprecata crisi e i danni che ne dc- . nvano. Sergio Azzo/lini t~vo_,si prov_~ide dé:\gli~fm.atoridel temp·? -----------·------------------------- con -la dislocazione dei p~scherecci all'e-. UNA PROPOSTA ·coNCRET· A~ .stero o in altri"_porti. itàliani. , n: Ci, fu· un tempo non brev~, che le nostre barche _ da pesca è~igrarono con tutta ia loro attrezzatura e le · ciurme pae– sane in. pòrti della Grecia, dell' A~ia Mi– nore, dell'Africa, e di quelli italiani di · T pr~nto, Crotone, Procida, Gaeta ecc.. Fu l' epoea in cui fiorì la malapianta del cambio marittimo, che era una esosa for– ma di usura, con la quale si - trovavano · i mezii per provvedere alla completa at– trezzatura di quelle barche emigranti,. e per le anticipazioni di modesti peculii temporanei a favcre delle famiglie dei par– tenti. Per parecchi annì la flottiglia· delle pa· ranze e dei bragozzi, per ~ltre un· terzo del suo numero, svolse la sua attivita nei detti luoghi, per superare la crisi spiegata; e nell'ultimo dopoguerra tutti ricorderanno la ridotta attivita prr la crisi della nafta. Malgrado il susseguirsi delle crisi spie– gate, la nostra marina da ,pesca non c0- nobbe arresti di sviluppo, e no~ solamente In un precedente numero ~ella «Voce» .. ho letto un articolo destinato alla «indi– cazione)>dei piu urgenti problemi .cittadini. E' .cosa sterile, penso, «_ indicare » o.. elencare tutti o buona parte di questi problemi; è, necessario e· utile invece in– dividuarne bene qualcun.o ~ cercare di risolverlo. L'in~. Mezzina mi ha preceduto, cosa che va senza dubbio a suo merito, nel- 1' iadividuare nel problema edilizio il mag– giore. e fondamentale della nostra città - e non soltanto della nostra - e nell'averne indicato la possibile soluzione: la legge·. Al disio 1O agosto 1 9 5O. La quale risponde precisamente allo sccpo di «Sollecitare l' attivita edilizia pri-' vata>> di coloro che intraprendano la co– struzi9ne di una casa per .abitazioue pro– pria, che non sia di lusso mediante la concessione di convenienti mutui. L'Ing. Mezzina ha ben illustrato la legge mettendo 1n chiara luce e le caratteristiche . tecniche a cui devono rispondere le abi– tazioni e le agevolazioni finanziarie e tri– butarie concesse dallo Stato; e su queste ., . . cose perc10 non m1 npeto. lo invece voglio passare dal piano della indicazione pura e semplice della legge Aldisio come mezzo p_er risolvere il pro– blema della casa, al piano re~listico di lanciare · a lutti i ciitadini una prapa5ta concreta di ·costituiredelle cooperative aventi per . scopo la <:ostruzione di case. serven– doci delle agevolazioni di cui alla legge Aldisio. II mio perciò vuol essere un appello a tutti coloro ·che si trovano nelle condi– zioni appresso indicate, di costituire tali cooperative. Potranno dare la loro adesione tutti coloro che si trovino nelle seguenti con– dizioni e siano pronti a rispettare i se- guenti impegni:

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