UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945

SAN SILVESTRO 1943 La città che abitai non mi rassegna che ostili mort·i e freddo sangu.e in grumi nelle piazze deserte : oscu.ro sangu.e, amaro nella gola qiiando il vento batte spietato ai muri calcinati e i111pietra in rari gesti le parole. Di qu.anto amai, di qu.a.nto mi fu. sole alla vita, qu.i resiste u.nica insegna un'imposta che pazza ruota in cardini malcerti, u.n niite fuoco semispento che adu.na in ferma ressa tre soldati. La strada s'è allargata alle sue case sconvolte, braccia n-wzze a conforta.re d'un u.guale destino i dolci morti riversi nella polvere; - ma iroso scoppia uno zolfanello, frigge in fretta in mano d'im superstite: è raccolta la palina al labbro a simulare iin flauto. Brucia la notte l'acre sigaretta, - e già l'anno è trascorso al passo cau.to delt'uomo oltre la svolta,, 75

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