UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

so? Io mi potei appena appena trattenere dal piangere. Povero Katz. Questo non è un racconto. Io non sto raccontando nulla. Quel bravo Ebreo, così in gamba, divenne grasso e morì. Ricordo il giorno in cui venne in quel– l'ufficio telegrafico della mia città da San Francisco. Ricordo il modo in cui parlava e rideva e come sapeva sedersi a un tavolo e darsi arie di vecchio chiacchierone e così intanto tener su una conversazione. Io ri– cordo tutti quegli anni. Egli divenne grasso e morì. Questo è tut– to. Non è niente. Divenne grasso e morì. Perchè il padreterno fece succedere que– sto? Non lo so. Egli era il più veloce tele– grafista del mondo. Egli si impratichì di un mestiere migliore e guadagnò un sacco di soldi. L'altra cosa che sapevo è che era ricco. Poi divenne grasso e una notte andai su nella sua camera in un albergo cli El Centro e mi disse che stava per morire. L'indovinò. E un paio cli mesi dopo morì. Quella not– te che lo vidi poteva appena respirare. Ciò non significa nulla. E' proprio come ho detto io. In ogni particolare. Io non so nulla di nulla, ma io non so che farmene cli sei o sette cose al mondo, e morire in questa maniera è la somma di tutte e sette. \7\1. SAROYAN frrad. d; D. Porzio) 77

RkJQdWJsaXNoZXIy