UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945
56 minaccia, era un tentativo di generosità. Che lui lo dicesse a tutti, un paese in guerra ha bisogno di ogni forza. ·Che rispondessero si o no. Subito. Appena finito di parlare sbatteva gli occhi incerto e guardava l'assistente. L'assistente aveva un volto contrariato, con gli occhi gonfi di sonno, il sonno in ogni piega della carne. Poi il campocampo disse ancora che lui, Tommaso poteva rimanere a letto, lui era veramente malato, tutti lo sapevano. Tom– maso rimaneva in silenzio: soltanto Federico, tra gli altri, capiva qualche parola di tedesco. Gli altri si pigiavano intorno all'assistente e al capocampo, attendevano; Tommaso può avere l'impressione che ogni cosa dipenda da lui, anche il respiro di que– sti uomini. Siamo tutti prigionieri di una sorte uguale, il dolore del mondo, la miseria del mondo. « Vogliono che torniate subito al lavoro ragazzi>>, disse Tommaso. E' inutile parlare, anche g!i altri hanno capito. E Luciano venne avanti con il volto gonfio, grottesco d'ira, si agitava la mano chiusa davanti. « Noi non lavoriamo più», diceva, « noi non possiamo lavorare con questo tempo, diglielo.>> Non si può più prevedere i nostri atti, nessuno è padrone di sè. L'assistente guardava Luciano, la sua grossa mano agitarsi nell'aria, d'improvviso gli si buttò addosso di peso come se volesse travolgerlo. Era magro l'assistente, doveva avere forza, ma Lu– ciano era troppo grosso: le mani dell'altro gli sci– volarono sui risvolti della giacca grigioverde. Lui lo prese per i fianchi sotto le ascelle e gonfiava la faccia, diveniva rosso di vergogna. Tutti gridavano intorno, Tommaso mise i pierli a terra, si sentiva <!clare e tremava; ma non poteva staccarsi da!!a branda: sapeva che sarebbe caduto. Jl capocampo aveva tirato fuori la rivoltella, ma poi i volti degli altri intorno lo spaventavano, rimise l'arma in tasca e rimaneva immobile, stupito. L'assistente gridava degli insulti con la sua voce dura. Nè lui nè Lu– ciano lottavano, si tenevano soltanto le man.i addos– so. D'improvviso Luciano si è staccato, gli ha gi-
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