UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

52 Ora la porta si apre. Kata stava sulla soglia, die– tro di lei era la luce del lume a petrolio, il suo volto, la sua figura disfacevano qualsiasi nitidezza di disegno nella nebbia. Guarda va nella notte co_ me se non vedesse nessuno, sbattendo gli occhi : poi prese per mano Tommaso, lo attirava verso di sè nella luce. Le labbra di Kata, i suoi occhi, .i suoi capelli. Nella stanza era soltanto il padre, se– deva sulla branda della ragazza con le mani tra le cosce, il suo sguardo diffidente, sospettoso. E' triste essere straniero, sei sempre nella colpa. Ka– ta teneva le mani sulle spalle di Tommaso, ora lui avrebbe voluto tornare indietro, andarsene via. Non r.iusciva a sopportare gli occhi di quel vec– chio, fissi, malevoli, dolorosi : e la ragazza ora gli si premeva contro, sentiva il ventre caldo, le calde cosce di lei. Il vecchio non diceva nulla, si alzò dal letto, si sedette di nuovo su una seggiola. guarda va. E Kata andava verso la branda : sollevò le braccia per togliersi la camicetta, la luce favolosa spogliava ogni gesto di veridicità. Kata si era sdraia– ta sulla branda, guardava Tommaso, un corpo nu– do nella luce crudele. Tommaso si chinava su lei. Il vecchio metteva legna nella stufa, la legna cre– pitava viva nell'afa degli scoppi forti, gioiosi co– me fuochi d'artificio. Ma non era gioia, era non vita. Questa è non vita, tutti i nostri gesti so– no oppressi, manca il respiro, il calore, gli slan– ci, i gridi. Le mani di Tommaso sul corpo di Ka– ta: un corpo ormai sciupato, senza freschezza e l'ambiguità della luce ancora lo proteggeva, lo salvava. Kata chiudeva gli occhi e Tommaso sen– tiva in sè ira, umiliazione: il volto di lei abban– donato tra i capelli arsi, l'inganno delle palpebre abbassate, delle labbra aperte. Sentiva in sè ira, rancore verso sè stesso: si alzò, guardava il corpo offerto della ragazza senza comprendere, pensava a fuggire, uscire da quella stanza. Del padre di lei vedeva soltanto la schiena, grande, curva negli scoppiettii della stufa. Kata aveva aperto gli oc-