UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

22 19 GENNAIO 1944 Ti leggo dolci versi d'un antico, e le parole nate tra le vigne, le tende, in riva ai fiumi delle terre del 'est, come ora ricadono /u,gubri e desolate in questa profondissima notte di guerra, in cui nessuno corre il cielo degli angeli di morte, e s'ode il vento con rombo di crollo se srnote le lamiere che qui in alto dividono le logge, e la malinconia sale dei cani che urlano dagli orti ai colpi di 1noschetto delle ronde per le vie deserte. Qualcuno vive. Forse qua/cimo vive. Ma noi, qui, chiusi in ascolto del 'antica voce, cerchia.mo 1m segno che superi la vita, l'oscuro sortilegio della terra dove anche fra le tombe di macerie l'erba maligna solleva il suo fiore.

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