UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

INTRODUZIONE AL DIARIO Per pubblicare un diario ci vuole più umiltà di quel che non sembri a prima vista: non è un atto di superbia mostrare tutte le de– bolezze e la serie dei propri errori, special– mente quando si tratti di un diario per la: maggior parte «aperto», un diario cioè del– la propria passione spirituale e intellettuale con molti movimenti ripresi da un'attività esatta nel tempo, accettati in un senso di semplice lavoro dello spirito. Naturalmen– te un diario simile dovrebbe sopportare un peso enorme e sapere sulla debole trama del– le notizie restituire il patrimonio intero del– la memoria, quella somma di voci che for– mano gli anni di educazione e di prepara– zione, ora si capisce che è impossibile e pra– ticamente si è costretti a fare una scelta in questa che è già una scelta delle passioni del momento e di certe esigenze di cui oggi non riusciamo più a cogliere le ragioni e la virtù. Anche per questo si tratta di umil– tà, dal momento che alla luce di oggi la fi– gura di un tempo appare facilmente sprov– vista, superata, fuori di una vera pronun-

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