UOMO - Anno II - n. 3 - giugno 1944

cessato di esser partito, ed è divenuto un equo governo. In secondo luogo, egli è vero, che dove una forza prevalente pesi sulla società, si comprimono tutti i piccoli partiti; ma non così accade de' partiti grandi. Una grande potenza comincia a diventare incomoda a tutti i membri della società: si trova l'arbitrario e l'ingiusto in molte sue disposizioni di mano in mano che si sviluppa l'intelligenza nei governati. S'avvicinano allora i tempi delle grandi crisi sociali, ne' quali le mi– norità aumentano le proprie forze mediante de' sentimenti trapassati in entusiasmo: questi sentimenti rendono le idee in alcuni feroci, in altri generose fino ali' eroismo. Molti deboli si sacrificano affrontando la forza immensamente maggiore della loro senza alcun calcolo e senza alcun timore. Ai primi periti, sottentrano molti più: lo spirito di libertà e d'indipendenza, che tanto armoneggia coll'amor proprio di tutti, si diffonde ovunque: e il partito che assa– lisce, minore e più debole a principio, è quasi sempre quello che vince. L'anarchia delle idee nelle menti suole in tali mo– menti esser pari a quella che si manifesta nella società: niuno sa in quali termini verrà lo stato, in quali mani ne cadrà la 49

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