UOMO - Anno II - n. 3 - giugno 1944

20 Vi è in quell'ardente africano che fu Tertul– liano, in quell'uomo di fuoco che deve scando– lezzare i nostri europei, una frase eroica che ci fa intendere ciò che dovettero essere gli sforzi di Giacobbe quando chiedeva all'angelo del Si– gnore: « Dimmi il tuo nome!». Questa frase si trova nel manoscritto De carne e dice: « et se– pult11s resurrexit, certum est, quia impossibile est». lo non so se siano molti gli europei che pos– sono sentire tutta la realtà di questa frase eroica, ma so che fra noi spagnoli, africani nel fondo dell'anima, siamo in non pochi che la sentiamo e che accettiamo la battaglia della disperazione cor, Dio. MtGUEL DE UNAMUNO Salamanca, 13 aprile 1907 Una lettura dei fascicoli dd e Rinnovamento-,, apparsi negli anni dal 1907 al 1909, ci lia. messo sollo gli occhi c1ue!>tO saggio che qui abbiamo rist<'lmpato. Dopo quanto ci è avvenuto di dire nei nostl'i <1uadcrni precedenti sopra lo i.tesso argomento, app1t• riraono chiare le ragioni della ristanipn: e ci tiene la certeu:a che ai lettori sarà cresciuta la nostra Stessa emozione dinanzi a un linguaggio cosi poco marginale cln rasentare l'irruenza. Comunque, si clesiclera sottolineare il fatto che a taluni incroci dell'esistenza gli uomini percorrono le strade con uno stesso bat• tito, una stessa pena, un' iden1ica sete. Ci sarà da chiedersi allora se In sorgente resterà ancora secco per una condanna che ci venga, irrimediabile, dall'alto, o Ja una nostra s1111abile insuf6cienu.

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