UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

ricerca del grande e dell'impossibile, dopo l'arsura cli un orgoglio cliabolìco, dopo i sovrumani sforzi dell'ambizione, compiuta l'ultima strabiliante acro– bazia dell'uomo che sta per finire e non finisce, atterrare in piedi, recitar l'atto di contrizione, rin– savire tutto d'un colpo e bevuta nella coppa delle mani l'acqua tersa e fresca dell'umiltà andarmi a sedere in prima fila al consesso dei giusti. Le mie emozioni le avrei Yolute vivere nell'ombra, nello stillicidio di' un veleno che uccide come la vita dopo ogni giorno che è trascorso. Le avrei volute vivere sape11do; ogni giorno di– venire più forte più lucido ogni atto doveva regi– strare i centimetri di strada percorsa. Invece nul– la, ogni giorno io ricadevo ogni giorno ricominciavo sì più tenace più fremente più disperato, ma alla sera io dovevo pur sempre registrare lo scacco di una giornata perduta. Il segreto della potenza mi sfuggiva eppure in nome di quella potenza intorno a me ogni giorno si edificavano le opere umane. Io mi aggrappavo a tutte le suggestioni, lambiccavo ogni sorta di magie psicologiche. E tutto questo per poter scrivere il libro che vi presento, per riuscire a vivere eternamente con la penna in mano davanti al modello dei miei sogni. Perché anche il mio libro doYeva andare in quella biblioteca grande come la valle di Giosafatte dove ogni volume è un desti110 1 dove ogni uomo è l'opera delle proprie azioni. Qualcuno crederà allora che in queste pagine si troverà la grandezza dell'uomo. Pope si trovava un giorno con Sir Goclfrcy SJ

RkJQdWJsaXNoZXIy