UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

KATHERINE J\tlA ISFIELD A leggere la Mansfield mi prende una grande voglia di scrivere, un amore per il mondo, un pen– timento e una paura. Essa illumina tutta la mia memoria 1 come se avessimo avuto una infanzia co– mune_ Sento in comune con lei quello che ho di segreto. Con lei entriamo in un mondo pieno cli porte, voci, finestre, fiori, uccelli, sguardi, sottintesi, iso– lato e viaggiante come una nave, il mondo dome– stico dove tutte le cose sono più vive e fra di loro più legate: nel mondo domestico le cose hanno valori straordinari, g1i oggetti sono utensili e ri– cordi insieme, le persone sono gente e famiglia. In questo mondo intensissimo, di grandi avventure in piccole distanze, si svolgono le tacite guerre del tempo di pace: nella pace dove i sentimenti più vivi si intendono ai minimi cenni, passano in gesti quasi inosservati, come grandi nuvole senza tem– porale, dove fra incontri innoqui trema una vi– cenda umana profonda: soffrono i bambini, dubi– tano i grandi : tutti gli aspetti delle cose umane, a chi è ben vivo, sono cari e pericolosi, piene di in– canto, tanto è prezioso il senso di ognuno e e tutto 37

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