UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944

DUE LlBRI DI POESIA « FINISTERRE » di Montale on deve pretendere l'arte immunità al tem– po senza averne prima superato l'aperto conta– gio, perchè l'esilio in irreali eldoradi da questa sofferenza che accomuna oggi le creature in un'unica ricerca di salvezza, è pure condanna, è pure una negativa ed effimera condizione di scampo la quale non giustifica se non una mal– celata viltà. Certo, è duro l'impegno di opporsi al tempo che cancella in un turbine di sangue le nostre impronte; difficile a mantenersi è la volontà di resistere con le nostre opere al cozzo violento, pcrchè non in tutti è l'univoca sal– dezza di giunture interne che sola consente di non mancare. Quell'arte che a tale rigore non si è educata, deviata nell'inseguire allotropiche realtà, cede ora sperduta in una distanza pau– rosa, incapace di ritrovare la realtà grande smar– rita, l'umana verità del nostro esistere. La gelida assenza che la fa vivere fuori della nostra pena, b,

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