UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944
20 equilibri tutti nostri e nuovi e fuori dalle sta– tiche simmetrie di un tempo, nobili sì, ma pa– renti quelle semmai - per star nel paragone grafico ed architettonico - alle scritte lapi– darie. Del resto non pervenne Persico alla architet– tura attraverso le suggestioni della impagina– zione? Per paginam ad architecturam. (Questo rapporto « pagina-architettura n lo evochiamo solo in senso storico riferito a certi ultimi tempi e vicende - Persico, Sinisgalli etc. -: ma la reale concezione dell'architettura è solo volumetrica, eia dentro e da fuori, e si– multaneamente dentro e fuori, cioè penetrante nel volume e non è per superfici, perchè di su– perficie è solo la facciata e questa sarà impagi– nazione sarà quel che volete ma non è ancora architettura). Ma esaurito questo discorso sulle evasioni o diserzioni dimensionali e spirituali dell'archi– tettura dalle misure dell'uomo, vediamo invece come in un altro senso, oggi - in un senso morale e sociale - l'uomo le diventi proprio nusura. Oggi l'architettura opera in funzione sociale, l'architettura è d'oggi, cioè nostra, se risponde e partecipa a questa funzione o meglio se ri-
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