UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944

persona o della nostra generazi'one, di' posùi'va creazione o di negativo ammoni, mento, essa procede verso la meta definita. Non l'umanità, ma noi' stessi' e noi soli sconteremo l'esservi' rimasti passi'vi /i.no ali' estremo limite concessoci per non scom, parire anche col corpo. In un piano concreto è segno di' equi, librio riconoscere questa continuità ed in, tuire ed affrontare lo specifico problema del momento. La crisi clte oggi vivi'amo ri'volgerà gli uomini dagli stlldi Sllll'eco, no mia a qllelli slllla socialità: non per annllllare i pri'm,; ma per valorizzare ,· secondi. Nelle conv,,/sioni di oggi' si' stanno già distruggendo quelle i'mmense riccl,ezze cl,e t llnmo è stato sufficientemente abde per produrre, ma non abbastanza per con, sumare. Concordi ad un unico fine., slanllO su due piani di'versi': l'economia riclti'ama alla gi'ustizia; la socialità alla carità. La giustizia assegna a ciascuno il suo, la carità concede anche ciò che, /orse, non si è meritato e certo non si era sperato: la giustizia sociale dovrà insegnare agli uomini a ri'paràre equamente i loro pro, dotti , suum cuique tribuere ,, ma a porli anche in grado di poterne davvero godere, cli pote,; cioè, consumare ed utilizzare ciò

RkJQdWJsaXNoZXIy