UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944
scono e tendono a soffocarle, esse , soli storici , giudicano e discutono: di qui le considerazioni g·eneralmente sjàvorevoli sui processi innovati,,,; .1tudiati al loro mani, jè,stars,; dettate proprio da coloro clzefanno coincidere la perdita dei propri privdegi con la decadenza della società. Talvolta questo fenomeno cli espansione r/r,i clù-itti e delle conoscenze lw indotto, persino in scrittori di parte cattolica, a considerare il progresso del!' umanità come _f(•1101nellOquantùativo~ conu., an1.p!{ficazio11e 11u11zerica e non con1.e ,ni'glioranzento qua,– /itativo. /I.fon è uf/a sottovalutazione: è un errore. Dall'intuizione alt' induzione, dalla ,.;,,.e/az1·one alla conoscenza tavvicùza,nento alla pe,Jezione della personalità umana è reale: a11cl,e e sopratutto in qualità. Sto, ricamente e moralmente questo sviluppo è importante quanto quel!' altro: solo socia/, mente il primo segna una sua prevalenza sopra il secondo. Per ora noi fermiamo appunto la nostra attenzione su questo aspetto sociale, sia percl,è oggi ci troviamo di fronte ad una crisi in atto, sia perclzè è nostra convin, zione clze quella odierna sia proprio la lljJica crisi sociale, più violenta ampia e 11r0Jr)llda di qucu,te la prececle//ero. Sulle
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