UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

58 LA GAZZETTANERA « Mais, quoique nous amions l'abjection qui découle du mal, cependant il ne faut pas laisser de remédier au mal qui l' a causée par de moyens propres et légitimes; et surtout quand le mal est de conséquence. Si j' ai quelque mal abject au visage, j' en procurerai la guérison, quoique je n' oublie pas l' abjection que j' en ai reçue >. (S. Fran– cesco di Sales). - Manca a Guido Piovene il desiderio di un simile distacco, di un siffatto risalire l'amore ali' abiezione ; è incapace - o almeno non vuole tentare - di oltrepassare i limiti di una scienza del proprio male, raggiunta ed equivocata incessantemente nelle esigenze di una in– tima diplomazia a lui necessaria. Così egli si presenta scrittore senza una possibilità, una speranza di movimento futuro: i suoi limiti li ha ormai precisati, e si tratta di limiti umani non di capacità, di scrittura; in questi limiti lavorerà sempre meglio, a darci i motivi, le inquietudini, i dubbi e la rassegnazione della sua materia umana. I suoi limiti sono quelli del male: il bene è per lui potenza senza corpo, che non può

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