UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

Il pensiero non ci dà rappresentazione este· riore dei puri simboli del sentimento e della vita, ma ci dà il senso della loro universalità, il significato delle loro infinite possibilità. Anche quando la logica pare respinta, e dal fondo del cuore pare vibrare la sola vita del sentimento, è sempre sulla trama di un profondo significato di valore che ciò si opera. V ano è dunque, non solo logicamente, volere disputare sulla supremazia della ragione o del cuore; il pensiero non esaurisce la vita, ma la vita è anche pensiero. Tra la forma della conoscenza e il con– tenuto passionale, emerge la nostra persona, concreta nell'ansia e nella ricerca, nella sin– tesi che non ignora l' immediatezza. Il mistero che ci circonda, la contraddi– torietà del nostro esistere, non possono essere la suprema realtà, ma solo la via che ci conduce alla Realtà. L'accettazione della nostra situazione rein– tegra la dignità entro la nostra finitudine, il riconoscimento del nostro limite creaturale è il primo atto di fede che supera i contrasti. Questa fede è una realtà passionale ed è il lievito profondo della vita, interno ad ogni suo moto. 13

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