Unità proletaria - anno III - n. 19-20 - 4 novembre 1974

QUINDICINALE DELPARTITDOIUNITAPROLETARIA PERIl COMUNISMO SpeduloacioAbb Pootalc Gruppo 11/70 ~~• Jl'c'!'!t!ie2'6. r.~zz ~"!'-~''''''-',;s.'...:'-s,,$SSS...-S.,SSW i i Crisdi isistema ~, ~ • ,i.: I ~ ~ ~ ~ ~ ~ ! ~ ~ ~ i ~ ~ !l ~ ,, nuova opposizion alternativa di governo e di potere (di Gian Giacomo Migone) :I •~ Oggi, più che mal. ò evidente la Cllsl del pod,onl che - _....., 11talla negll ~ ultimi trent'anni. E' W\I criM che da tempo n ~ • ffll~ ffll che, kl ~ questo momento, li mentfeata In ogni Mttore algnlflclttvo del pot.we. Anno 111-N.19-20. Lire 150 ~ Y1 •.., c11_,,. cho - a ut111zzore la <rial - • • - cl• ~ ffaziono cho di _.IGM, Ejlpu,o la criol ha c:antteflatlche ~•• oolo In - 4 Novembre 1974 ~ 1- 1111a- 1n1emo: _ _,. qu1nc1 rna,ipolablll a c:ontrollablll da dli - ~ tende dt teneNo In mano la i..o del po._, L costruzioenlpear1·1ol ~~=t.~ I ( di Silvano Miniati) ~ .. ':'..":.:.. :_ '""':_._ • _ • _,_ ____ ..... I E.rano -,i poco più • 40 §Jiornl dalla riunione del comitato direttivo nazjonale che _.,.i,..,.schama-1z· zativo, ritenuto non meccanicamente appUcabile ma politii;amente valido per !insieme ~Ila organ.z:zazione, quando, nel corso deli uldma riunione del Direttivo, tutti I compagni c.he sono intervenuti sono si. ti concordi nel rilevare come esista ancora oggi una seria sproporzione fra gli obbiettiri che cl prefiggiamo e Je nostre capaciti di lniziatin concreta e di Incidenza neUa situazione. Colma.re que.-to divario i pouibi.Je a concfbjone di rendere più chi.ara ed esplicita la nostra proposta politica gene~ le. ma anche attraverso un' avanzata decisa nel lavoro di costnmone e di conso.Udame~ to della organizzazione. Per giudicate lo stato della organizzazione e cercare di i~ dMduare I prrolemi immediati che ~amo di fro.-ne e per farlo in maniera seria e realistica, credo sia indispensabile partire dalla consapev~ezu che lo t.ehema organizzativo approvato dal Direttivo rappre. senta. per eerti versi, u:ia novità rispetto a!l'uperienza passata del PdUP e del Manifesto. E' importante t::,cre conto di questo dato per spiegarci e» me, già dopo un rne~e. si •i• no prodotti dislivelli r.on tJ-. scurabili nel lavoro di costruzione della organizzaz;one. In alcune regioni il passo In avant: reaJluato è gii visibile. GII organismi dìrigt:nti r• glonall lneomlnciano a funzionare in maniera seria dando oo contributo alta cre.t.eita dell' iniziativa del partito nelle reaJ. ti provklciafi e di zona. e costituiscono un punto di riferimento certo nello dorzo, non facile, tendente a g:irantJre le eondlrlor\l politico • cnganlzza.. tive indispenubili aJ funzionamento e raiforzamento dello stesso gn.ippo dirigente nazi0, nzle. In queste situazioni è st:::to risolt:> o awiato a !:;:l:uione il prol)le.ma delle strL't'.Jre provin:iall e di zona e si nota una sempr3 maç:giore u.pacità del partito di pro;:.ttanl aJI' ttt~rno. d1 o;>en:re in maniera non epit.Odiea e fram:nentaria nella realtà soc.ia!e e politica. E" proprio in que:!.te realtà che anche la partcc.ip.::;zionedi forze nuove ~ processo di costruzione de'la orgart:zzazione e d~lla line.3 sta usumendo dimensioni bport.anti e significative. Avremo certo modo. nel prossimo Direttivo nazionale, come nel c:orso delle riunioni regionali sufl"organizzazione. di approfondire il discorso, di es.aminare In maniera meno approuimativa limiti e successi. ma fino da ora è possibile affermare che la dove la linea del Direttivo di settembre ha I •-loDC,1o ...... .-.- ............. _.,,._ marciato o .- data riapoola _,.- quaflficazlono poli- to ..... Il nKhlo • 1..- 1a cl .co,,odetado, ... di com- ,__ •• .,.._ g11 - • - - - - __. - lo - ~-=-=t.= :-.;..~~ ~~=-~:--=-~-:r::..:.:-:: -polldN--·- ··--·--·-· si sono trovatt di fronte. lotta In una prospettivi ~ lnsieme di robuste artkolazlonl o,vanlzzaz:lone politica dotata ~ gnvemenll rm44oc.aueo ..-.t .tlll ......... Laica Mo Italo. Tali problemf riguardano ~ raie. politiche e organizzative, ehe di una capaciti di vedere com- ~ I recenti arresa, N poeeoao --=......... le ,....._ .,.. DC • ~ :!,.ttuttode:r.:::! d~:!~= di ~.al!°.:1ec~!ir!~: ~= df9;!.,~!!!e~~I I~ ~~=~v:,:".!, lsiP=~~- ~ •~ rve I consensi che va perdendo nel e.a popo&art. eono ... prowa ffklenta del punto jl delle federazioni e delle zone e si com, le commissioni di I• di se stesso. ehe sollecitino un rlcoli scongiurabili a tavolino; ;~ a cui i: arrivata l"lnflltrazlone • n radlcmnento t..dstl n. più ahi n..NI cl ,-ponu-1 la natura degli strumenti orga- voro sono chiamate a darsi u- lavoro eollettivo, che chiamino tutto dipende dalla capaciti r,J blllti detle forze errnate che, kl tutti quNtl anni, enno tottoposll al controllo poUtl- :t: nizzativl che si vanno a costrul- na strategia di lavoro. un pro, ogni compagno a rispondere degli organismi dì direzione di ~ co deHa DC e det suo princtpale .,.__ cl s,oven10 {ff PSOI). rel·avere rifiutato una dJme~ ::7',:i:,! 1:t::1~~ = ie~!.=':!ti ::e:~nof= =~rio davvero e fino In fM- ~j Il più recente • acanda&o Sindona •• dopo quello della Montlldhon. ,_....... la sione territoriale ritagliata suJ.. vimento e a costruire la ~ da questa visione c·e il parti- Per quanto riguarda le com- ~~J manifes.tazione più dlfflOfOM di 1m'ahra f9CCla della crtal. La conuzlone dei regime DC la carta geografica deUo Stato nlzzaz:ione. to • annata braneateone • o II missioni e I g~ d1 lavoro ~ non i certo ura noridi. ~ le .........._. continue • MfflPN ph) damoroert, che non ha significato soltanto sce- Con questa ottica lo stesso • dub degli esperti di politi- credo si• Importante riconfer, ~ chiamano •n caJSa I pnndpilll( rNpOnNblN della pofttk:a gowmattva, costllultcono oe.,. gliere una organizzazione di procasso di formulane ~ = •~~e v:=o ~=':j mare, anche sulla base delle ~I tamente un contributo lmponante al pNdpttan della sf1uadone. ~~,:=,:: :.rgan..= ~~~ d:nese1ez;:.ne ~ grui:- burocratismo e dalla degene~ r-::getlv~esri~=-tt~~~!:; r~il Il crollo di un Intero ...aio cl potare, come .... profllando, ~ ad .. I la costruzione organlzntiva aJ- r:ris~r;:e ~ttJvist~ eca;:,;. zione socialdemocratica che dalla sua composltione, ogni ,.., tempo - è bene eaeme c::oKiena - una grwNle GpllOr1unlti • un notnole pertcolo l'esigenza di un partito forte- de possibUe l'adorione di pat> dobbiamo combattere penna- tendenza alla • speelallzzazlo- 'I per II movimento operalo. ,.., mente radicato nel sociale. metri sottratti a qualsiasi arbi- nentemente. ne• o alla settorializzazione. fii Da una parte volge alla sue fine un r:-gtna • cui M pro&etanato non eolo non ~ ;"a;:~::;ti,•in";:::: ::· ji~:i':fn~e~i ~s! ,,:r!c,ri~r:,s:.ri s~~ppoanc:: c~:,:,~é~::s:: ~;: 1,j deve nulla ma che ~senta In termini lnequtwcablH un ~ da cui oceor,,e t pHcarsi a un serio lavoro di clpare al processo di forma- st')n() ragioni oggettJve che defttt e insegnantt O una ~ ~ sgombrare Il campo. D'altra parte non v1 i nulla di più pN1coloeo del g1...,. .,,.,.. j applicazione sui p~emi rea- ;rione de'.la linea del partito. sarebbe scioeco negare. Da un missione scuola senza operai, ~ parati • un appuntamento politico. Poich6 le altuadoni di etano • I YVOt:t di potare ~ li. La stessa questione. non .. lato !'unificazione di due orga- dovrebbe es.sere chiaro che i'1 per k>ro netura non durano a IW9), una llnletra )r,capece di recepirle andrebbe in..o.. i pe~I~ :.,:;::o:: =·on': 1 e r::T:.:~raco:: =:i~ =."':ec~i~s_ot= :;:si~~e:;r:mouna s:: ~~:,: :!1 ::tem!Z::0: 1 adelscc;:;:~ :!...,W:ece""': =--~::..: ! i ;:~:er:~n~;e~· 1 •a::r:r:': r.r': ~i~sc~tt~n~il~ ':!oaa::~t= ~=ritt!8~'! :n::::~ ~r~:o~ !~ M= dotte da UNI situazione che pub ~ tmpulal a ... .,. " MlvablM •. F per IJJ prendere atto che nella prati- tante. può es.sere affrontata e rif' che non pouono nsere sol• lo della donna che sia compo- ~ questo che noi dobbiamo rifiutwe ogni uttenor. col.awolglmentu del PSI nen•.,.. di ca, in ~te situazioni. questa risolta correttamente quando I" tovalutate. sto dJ sole donne. ~ governo, ma anche denunc'-ni la proposta cl nuow elezioni co... un ten"'~ (IIICM condlbatrappostt·,10 slizirolaneff:,.!e~oanra~~ ~~~~n u~rat'-!. L'adozione di criteri paritetl- ,..:::!:n::,me:~a disi!:z7on! ~ M vano) delta OC e del ~ af'-tl di ..,...._ le proprie f'flPC)nNbilttli. La sinistre non - ,.....,..... ....,.... ti nella formazione del gruppi ,.,.. - ::,~ deve temere uno KOntro _.•l'toc'ele frontale, me hl lnteNaie che vt lf ""'"-· nelle con- mente. E.siste ancora una te~ gno costante a partire dal luo- dirigenti ha portato alla forma- finanziaria. L'avere fissato Il co- vn--w- ~ denz.a, quasi naturale, a ri~ go di lavoro, et.Ila zona che tlone di organismi •larghi- di sto della tessera da pagare aJ dizioni di m11gglore chlwezza polh:ka. i porre una struttura per collet• permetta una CN:$Citl reale difficile funzionaHtì, portando nazionale In 6 mila lire ha Resta Il problema di come ci ~ debbi 9ttJ-ezz:aN cl frontll all'accentuwal della crisi. i ~~U::tzz'a"~~r;:t;rair~ :!, ;il~ ~:• :~~ir:. = ~H ~I ::.!:on~ :7rsJec~ :pp~:ns~ii:~ os~o ri~ (f1 Se sosteniamo che vi ala un•~ _.la stretta. ne COftN9'JI che c1tftnta ot,. ~ liti organiuatlva e in grado strumenti organizzativi •lont:> sione pericolose perché lnfo,. campagna di teS-Hramento. ''] bltgato tonnulare r\spoml HmpNI più concrnt • wtk:olate. Oggi eone più che mal ~ di Intervenire ovunque la situ• ni• dal compagno e allinterno mali e sottratte al controllo del Ne.u.uno può Ignorare le dif. ~f lnt.uffidenti le formule, vii llk>gan • anche le t90rle di cui non scaturiscano' ~ ~ rione lo richieda. In questo mo- dei quali la capacità di part. compagni. Il problema che aJ> flcoltà serie nelle quali. dopo :: ni politiche ed operatlYe lmmedtate. Se è vero che J"Nta nUda la nostra parola d'or- ~ do si garantisce, lniziafmente, ;: 1:~:o =~ :Tv"~~!'! ~:T f~=l~~ 1:1 :::rs:":U"!; :1~;:1_s::; :~J! :i~ 0':;. ~j dine di NUOVA OPPOSIZIONE,oggi i urveritre ~ H Mgntflcalo, riempirl.l cl ~ :"ndi 1 ~:t0 ::1 P=';:, ~ momenti di selezione del com- nalltà di taJI org.anlsml. di lm- si molte organlttaz.tOnl, soprat- ,,J contenuti che, netla •ltuarlone attuale, devono NfflPN pfù coe111utr9 un ""° • ~ ~ magari limf)l'esslone dì essere pegni. Ma l'aspetto più signi- porre anzi. un rttmo di Nnzk>. tvtto quelle meridionali. Occo,- ~1 prio pr.-,,vna aftemattvo • cl tranalzlone. , 1 più forti e più efficienti. Hc:,tivo dl una struttura per. namento che superi subito I re tuttavia non Ignorare che ,~ Le esigenze ~ J)f'OMtariato tono una plattafonne naturale per un progranama che i Senza pretendere cH adota- m,nente di zona à la su.a c. difetti più groul, renda possl- con tale decisione si arriva a ~ consenta di affTontare la crisi eiconomka noa contenendo .. Nllltando l'autonomia ~ re criteri rigidi edls!nza !: :::rrf~o si::li;~w:°: ~~~~ ~a~~=5t.~; 0 ~ ~iore r!i~~ :::!:o':~•=! ~ operaia: condizione lndispensabffe per pone Il problema del potwe. ~ :":'~o!.e:1.er:fruaz1;:t7o ri- verific.a. avanti nel llvello del dibattito so, di una org.anizuzlone che i Ma non ba.sta. Vi i oggi la neceNldi di fw Cl"NCWe U1'11 ritiposta polltlca In tutte :lì chieda, anche a livello di pura A!I~ nostre spalle sta una e .nelle capacità di ditez:lone. non conta su nessun altro fl- ~ le ll'tk:olaztoni In cui si gk>c:a la partita. Le trlfflll cl NINtM destra, come f ~ ~ propagandi! e solldarietà. oc- lunga storia di analisi giu.ste e L'altro problema è quello di nanzlamento che non sia Il ~) donamenti es-temi della polltk-a americana. non popono ....,. HOrCttzati con l'llgl- ~ corre tuttavia tenel'1! presente di risultati pratici deludenti. una netta distinzk>ne fra ~ contributo del suoi Iscritti. ~ taz:ione generica o COfl un con~lo ~ ~- Occorrono ~ con- ~~IJ, ~he:st~:~=e°'i:,.!u~! ~i~:: 1;,c:9u;r:p~:,~:t::n: ~:"~sec~i~~o711~: • ss1 1:~leaJ~~;;:~tàev~: 1: ~ crete. che diano sbocdM politiel alla cresc-r.:a cl coecienz:a popolare CM &i t r.glsbwta do le occas'onl di intervento. di compagni che arrivano nei- sempre presente che gli 0 ~ rie, per aggredlrie poHticame.-.. , a que•t:o riguwdo negU uJttml me:al. Scegliendo questa strada di- le singole occasioni a portare nisml esecutivi diventino I ve- te nell'unlco modo per noi pos- •~ E' In questo contesto che &i pone anche 11 problema del GOVERNO: nGft attraverso verremmo del buoni produttori •la fine.a•, occorre disporre di ri organismi di direzione e che sibile: facendone cloe un ele- ~ un.a llbenl scelta di priorità, ma dallo svUuppo stano ctegtl eventi. Non abbiamo alcuna ~ :en~=~:::\,;:nr;":,':., 1 s~~u: ::fl~r;:u~~~~'::n1!: : ::,!~ls~ dt';~~~ t~~t:::. =~!:n~I dibattito fra tvttl I La- ~ diHicoltà a dire, oggi, che al nuovo oofnvolgimento det aodaliltf preferiamo un gowr. ~ tivismo. cl conquisteremmo gni analisi, ogni ipotesi di I• no per diventare soltanto ul- La campagna tesseramento :~ no monocolore democrtadano. che costringe la OC ad Usumersl ogni r•pon:MbUldi di ~ magari anche del rlconot.eimen- voro. Sofo cosi sarà possibile tu.arie sedi di dibattito. va Impostata come una gran- i~ fronte ad un movimento in crexlta. Non auspichiamo certo che lo KOf'ltro di potere In b ti da parte del lavoratori, ma evitare che gli o,~lsml :te> Si rivolve 1;011eorrettamen- de battaglia politica di massa ~, Italia •I canalizzi in uno scontro _.el'tOnile (che tuttavia cogllfftibbe la t,lnistra tutt'altro 1! :~ t~::~:: .:ia= g~:~ t~ilrri:t::::!; ~l'::!r::: ~rt-:Cft;: ~~:7"di ~:re:. ::;:~~!ed~ ~uon:irem~~~rt: ~1 che debole sul plano quandtatiYO). Ma a1emo anche oonvtntt che si amd,- 11 momen- ~ corso. che la sinistra di clas- re e semplici sedi d1 dibattito ne collettiva e commissioni di si come 11 problema del ti~ ~ to In cui II movimento operalo dovri anc.he affrontare Il problema et.I §lOYemo, con la :fi se (e Lotta Continua In parti- per diventare veri organismi lavoro. Nessuno può far pro- ziamento va affrontato parlando ~ consapeffie.zu che II per.ere governativo non t Il 9010, • nenwneno N principale, pota. ~ colar-e) percorre continuamen- di direzione politica. pria un.a viskH\e delle commis- esplicitamente delle nostre dif- ~ re presente nella soeieti.. ma che da euo non si pub prescindere. ~ ~~ c;: 0 ~sultati più apparenti neu~ 1d;:~~1:. :~~,:~e~: ~:~ ~ea=~=pl:1 1 :1~ :i~~,:;:~~e~le=~I.°': ~ Evidentemente la prima condirlone perch6 poua f'9998f9 un' .. twnattva dì poter. ~ Certo nessuna organlzzazione ceu.arlo, non avrebbe senso se nea. ma guai se dalla eorret- contributo finanziario perma- ~l proposta daJla slniStn • non sok, la tenuta me 10 n1luppo del movimento. nelle pross► •~ poHtlca dì classe può ignorare venissero a mancar-e a•v•• 11nto ta conce.rione delle commlssi0, t t d. lo ~ me aettlmane e nel prossimi mesf. per c:uf oggi .. istone alcune condizioni essen- ,tl: una lotta in una scuola. In gli strumenti di sperim.,';~10, n, di lavoro viste come stn>- :~egli: :.:°~nar~gua';°~ :i~ ~ zlali. ~ ;::: ,::~;: ::.~~ ~".:; "!' • ~; 1 ve,;t;c,, d! se dov,:i ~.::..:on:~I=~::::· t ~:~gli Iscritti alla o,ganlz• ~ 1 L"-rtura della vertenza gene,ala. l"utenolone della lotta a livello soclale con 11 ~ canza di una sua strategia di ~r;;:to. ni:11ape~ •:;:ione, terminante alla formazione del- Sono personalmente del pa- ~ salto quaU:.Stivo rappre.sentato dall'autonduztone delle tantte. la tenuta mostrata di ~~ costruzione del movimento, c0, del suo ruolo In maniera .. la llnea del partito su un de. rere che entro la nne dell'•n- ~ fronte all'attacco padronale della FIAT non sono ancora une eontroftenaiva di mu.N stretta ad ir.seguire tali ocea- parata da quelio che stiamo co- terminato problema, si dove,._ no, per attrezzare la sede na- ~1 possono rapidamente diventarlo se la prHslone popola,. tani sentire Mmpte più J4 sionl per buttarvlcisl sopra. struendo o non costruendo 0, se passate alla teorizzazione dì zlonale. per intervenire a M> /~~ suo peso sulla direzione politica de{ movimento In tal c&so avremo compiuto un altro ~ rs ~f 0 ~o~i~a al~!ru:t gn~~~~j problema della de- : r:4;m:':i9 dico;"; 1 !=i= ~t~:,1: 1':;:1o;:o;:~~'. :; r~ passo avanti perch4i II proletariato non sia la vtttfme ma sia protagonista della crisi ~ genza di un lavoro tutto voho mocrazia Interna. del rapporto autonoma delle componenti M> finanziare alcune Jnlz:iattve na- ~l dell'egemonia borghese net nostro PM'M, ~ a • costruire • li movimento, tra elaborutone e disciplina cìall presenti nel partito. SI ~1 0 a garantire ad esso ls lnd► organizzativa può venire rtlCM- marcerebbe cosi verso una aor- (continua • -. 6) --~~~~~"""S.!SSi!R;ISS~HliS!H;!;~IS,'!!S!S.'!_.,1SIS!l;;.-.r;!!<SS!;;s.;;.;!,S'!!;sss.;;J~ ..._. --- ~'-~'-~~ .....s..,. ...".". ...,.~ Bibliotecaginobianco

2 UNITA' PROLETARIA RIFLESSIONI PARTIGIANE PRIMA E DOPO FIRENZE Per 30 anni le armi dei partigiani non hanno sparato e dopo 30 anni le bombe dei fascisti mietono stragi Nel no,·cmbrc 19-J3 oltre un migliaio di cinadini, operai, braccianti. con1ad.ni. ar1igiani e in prt•talcnza donne, provenienti da dh·erse parti del Comu• ne, manHesurono nella piana anti.!itantc la caserma dei CC. di Ch.:usdino (in TO$CA11ad)<> YC erano rinchiusi quattro gcn.i1ori di renitenti alla lcn e dav,111na1li .\tunicipio dove a,-eva sede l'allora commissario prdc11izio. Da s:cna •fenncro inviati due camion di mii.iii della guardia repubblichina che: sulla piana del Municipio e davanti alla caserma affrontarono. pallottola in canna, i manifestanti. Il comnu.sario prcrcnizio si tro- ,i, piU YOhc palleggiato tra groppi di donne. Il braccio di fttTO durO !intera giornata. For• se per puro caso non esplose la tragedia. La stra nrso le 16 i prigionieri forono liberati con la promessa da pane loro di rar preseo1are i propri figli dopo N• tale. I rcni1cn1i non si presentarono e dh-cnncro beo pres-10 puli&iani. Pochi giorni prima il nonno di un renitente aJTesu10 dai CC. "·enh·a s1rappa10 a questi prima di giungere: in ~rma da un gruppo di donne armate di paleue, attiua(uochi, scope. Ch:u.sdino non smcnth·a la iua tr-adiz.ionc libertaria e so,. eia.lista che già nel lonumo 1918 portb i socialisd all'ammininra- :z:ionc dd Comune, che seppe dare intorno a 100 «no» nelle pato. hell'c Unità• del 20 s;cncmbrt scorso, in uo anicolo del compagno Fla" io Fwi su « La Resistenza io Toscana cd il contributo delle fon.e armare», serino nel quadro delle celebrazioni del :;o.o della Resis1enu concluscsi i! 22 a Firenze. 5j nota una forza1ura della realtà, 1cndcn1c a pri,.•ilegiare l'Cst"n:i10 come forza organiuata ancficc della Rcsismua, e luciando in ombra il cootributo di org.anismj popolari e di fonn• rioni partigiane che ebbero ben più forte e più vasta auiv;tà anche a cavallo. o in stretto intr«"cio, di quelle zone da lui citate. La carattetùtica della Resistenza, quella fondamen1alc, fu quindi prenlcn1emcn1c pop0larc: e non fu solo di ienerico an1ifascismo, ma ricca di contenuti di rioDCn·amcn10della s;ocictà, di giu.stiz.ia e di libertà per tuui. I partigiani, dopo la libcraz.ionc, ii ritronrooo primi nelle lotte insieme coo gJi operai per il la"·oro nelle fabbriche., nelle campacne insieme con i con1adini per la conquista del• le 1errc o per il superamen10 dei patti di colonia. In quel periodo. io panicolart, quei par• tigiani che non si iUu.sero del cambio di facciata dd l»cismo, pagarooo aoo meoo et.e dunn• 1e la lotta annata. Conobbero ouo, 1mcn1e !"esercito con arresti pc:r ani di guerra. il peso della macchina dcUo S1110ml• no"·taco dalla DC e dal fasc.is1umc rimas10 in tuni i 5uoi apparati: non si coniano le pro- ,·ocaz.ioni. le calunnie. le case messe a soqquadro per la riccn:a di umi. Per 1rcni'1nnj i pttSuppos1i della Rcsistcn:t.a sono stati diune:si, afft:nnandosi solo in parie con Ione aspre e difficili. Le armi nUCO$tedei partigiani non hanno spanno e dopo ;o anni le bombe dei fa.scis1i mietono 51ragi. La 5i1ouione economica italiana è: in piena cri.si. le ma.uc popolari dc,·ono pagare come I "' ... l,Q fl:tA d~ L' nALl.t, t c.u IJ.S,Asempre per uscirne. il costo della ,ita aumenta ,crtilinosamenlt. l'inflazione tagliegg.ia salari e stipendi. si passa ai licenzi• men1i in molti scnori, si allarga la cassa integrazione. I I• "ora1oti doHcbbcro accettare tutto in nome della ristrutturazione. in nome delle libeni democratiche minacciate. 11 f• scisma dhcn11 sr1c-cia1a arma di pres.sionc dei gruppi dominanci. ran1ifasc:i~ di alcuni aperta arma di ricatto per far dìgt:rirc: al Paese un fascismo meno aperto, ,·iolento e criminale, ma eguale nelle forme di super-sfruttamento, di rapina s-. lariale. di soc1on-Uuppo, di limitazione delle libertà (vedi la riproposta del fermo e confine di polizia). La DC. dopo essersi rifatta una , ergin.it.i sindacale, anche in virtù di una malintesa unità che &ià oggi pone a ricauo, ten11 di rifarsi una "erginità antifascista, e ci riesce in buona parte a Firenze acquistandosi meriti ben poco meri1ati. per puntare: infine, nel quadro del compromcs.so srorico, a irretire: la si.nism1 tuHa in uo disegno moder-a10che ne riduca l'azione politica all'acceuuione pU• ra e .sempUce del sistema con1cntandosi di qualche concui- ,·o con riforme svuo1a1edi contenuti prima di auuarlc, o di ahrc per lungo cempo r«lama1c ma che non giungono mai in porto. Serie prt.OCcupazioni .serpe&• gianno in molti partiJiani pri• ma della eclebruione del :;o.o della Resis1enu • Firenu, per l"ind:riuo che si sian per imprimerle: il par1ccipan·i, infatti, non è itato per mohi •ffauo scon1a10né facile e lo 1volgertl dei raui che il discorso di Andrf;O(dsinmiJ:n nella frase: «En !"ora del ristabilimento della nri1à », conferma la gju.s1ct• z.a di queste pttOCCUpazioni. DC cd cscrci10 5i sono col• locati io una posii.ione immcri1ata. Si sono s"enduti bella. mente i lllori ,cri dcli• Resistenza, giì in buona patte c:as1ra1i. Si è con1ribui10 alruione u-a5formistica che: da ;o anni si compie in mille modi. Si è fatto poh·eronc e confusione sui reali elementi di classe. Lo scontro, giunro im·ccc alla rase acu1a, impone più che mai di esporre con ehiarena la si1u• riDM alle mas.se. L'unico fatto posith·o che,~ nostanle c-uuorimane. credo sia la vande partecipazione popolare: che ba assiepato 1u110il percorso della dilata, Aiutando i partiJiani a pugno chiu.$0 ed in particolare:, 5C pur Umitato, U canto di e Bandiera rossa•• dimos1nindo che nel popolo, oeg.lioperai e tra la gente che vi• "·e del proprio ta"-oro, questi valori noo sono facili a spcp,ersi. Virio Bianchi ullime elezioni-rarsa falle dai ,----------------------------------------------------- fascisti e mie durante twto il Yentcnnjo creò il "-uo«O inJOt• no ai pochi 5quallidi clementi fascisti locaU. A htt:tt dm:anza daffa t,an. caroua dcU'I senanbrc, si ... nifcsta.r0no importanti moVUKOti spon1anci che s'intrc:ccina.no con il lnoro che con fogli ciDissenso cattolico clos1ilaci e riuDioa.i rùuatc:, • ve"·· '_à iniziaio rorpninazio. oc resistenziale. Primi i boscaioli. che già nel gennaio lt-M c:ree.roeo.-.i rifugi pattig,'.anj ncUa J:Ona, i mi-- natori COD la $0Ur.u..ioocdi d► namite, poi coatadinj e popolo tuuo fmono con la resistenza, aiuwadola ia mmc modi, ift.. trccc:iaadoci col •:niJnc:elo peri,, tigiano spesso anche nelle azioni di guerriglia. Dall'Amiata, aJ. la M_..pou.. .ti« c.tmc, • Mientilri e Bel L a:· ao dot-c operarono aln.ocitca: k Br:ipLc C.,.bald:i « Spartaco l..avap.in.i e G. Bmcaglia », la resdlcti:z:a ebbe queste caraueristichc, que11.a m&Uice popolare. e repressione in Lucania L'cscrcito in forma orgaoizxata lo conoscemmo soltanto nelle caserne dei CC. che si rcndevuo c:sc:curort delle volootà repubblichine. Il tenente Carlo. che poi ope, rò nella e Buscagli• », k, conof>. bi nel fcbbnio •44 ad wu ri• nionc d:i uwf~ nei prei&ai di Chiusdino~ av..-couu per raJ. fonarc la resistenza io anni. Due giovani urf.ciali. che a"·c- ...-a.noaltbandooatO f'org.t.oizu.. J:ionc TOO, vellDUO • far parte negli uhimi tempi del ;.o disucc.amen10 della « Spanaco La,,agnini • e furono attirissi-- a,j nella rase di attacco aperto ai tcdCKhi. Uno rimase anche ferito. Tanti furono indubbia.n,en1e questi apporti e a MS'§uno credo sia mai passato in mente di sm:.aairli. Credo che anche laddove capaci ufficiali ebbero U comando di formazioni importanli. fa prc:nlcn1cmcnte in una f&K annuta di organi%- u.zionc che (oru popolari e poUtiche. orpnizu1e auravcrso i C.L.N'. e fuori di questi. sp00uoeamcn1c a"-evano già ~;Jup-- s~ profondamente el,; w,d-, ,alo od ""·- sul divon:io • regiooe dell,.iotensa e iodiscrimin•ta azione rcpressiu svolta recentemente in ).oc:anie <!olle autoriù oocte,iallkne. c.c.ta.ca~ il ,er,,,,,,,dua, ~ ~ol•~.i~ ~ .:-i~ ampi.a Wooe ioquisitoria \"aDno ricercate più a monte e precisamente ne1 re:rmcms potirici e sociali innovatori che IOllO eDlCT'Si in quelli ultimi lmli od mondo catu>lioo ucooo. E' io= • I969 che P« la prima volta nella chiesa lucana. W!OgOnO marunndo fermenti nuovi; ae è I.IO Clero.pio la te,, matica ~apiwinic:e e a~ democriniaoa, sebbene io modo ancora oebu!oso e jmprcci,o~ che inizia ad cmcrgcre e ad estere dibattuta all"intemo delle ACU di Po<onza. I limm di questa tematica non \-anno in· di";dua'- oeJJe cel'"CG?.tcoricbc o di analisi politica (cosa d'e1tra parte scootate se si considera il reU"Olcmt a.dlttico e privo di stimati del canoticesimo me,, ridiooaie ift ,eocrt) . me oei auo car.auerc ancora ristretto e di 6lite e non di massa. Quello che in tutti i modi è importante da mettett in rilievo t l'Inia() dell'incrinarti di quei piano conformismo e monoHtiimo che per de-oconi io-- teri a\C'\& cootraddistioto il canoliCCSJmolucano. lnfa1ti al· l'interno del corpo ecclesiastico UNIPOL ASSICURAZIONI • Proprietà del movimento cooperativo italiano • Siamo l'unica compagnia assicuratrice gestita dai lavoratori • I nostri investimenti per lo svilupp~ della cooperazione RAMI ASSICURATIVI ESERCITATI Aeronautica . Automobili . Cauzioni 1 Cristalli Fi~s f Furto Grandine Incendio Infortuni .Responsab1hta civile Spese legali e pentali_ Malatt!e Trasporti , Guasti macchine R1sch1p1ogg1.a. R1sch1_mp1egoVITA / Capitalizzazioni / Responsab1htac1vlle auto lRCAl AGENZIE IN OGNI CITTÀ Nelle cCase del Popolo> e nelle sedi periferiche del movimento operaio e democrauco MIGLIAIA d1 cpunu d1 servizio> UNIPOL Sede centrale: Bologna - Via OJ>erdan,24 - Tel. 233,262 3,4,5,6 N evidennano le prime smagfa~ ture, a poco a poco \'fflgono deboeandoli due correnti una e progres,csa-. e J'e!tra conservatr.ce, il oonfronw fra preti dcmocrat)d e moderati si fa ,cmprc più aemuo, l'.-onomia dd.1a Chiesa dal pote:n polit.~ (doo ia .1,ucaoja >izaif,ca dZlla -DC e da Colombo) ,iene messa a..lJ'Otdincdel giorno e dJèattula, nel frattempo le nuo- \'C gcoera:z:ioni canoliche. sotto la spinta delle grandi locte opcnic e saxicntcschc, li avvicinaoo ai problemi sociali economici dd>e masse meridionali. ti processo di maturazione polirica e cuhurak dei eauob;:i lucani, pur prooedeodo in modo non rccr.ilincoma spesso oootradclittorio. è ormai irreversibile. E u.rà racuta cnisi economia e politica del capiramimo monc:tielc e n37ionalc. accompagna<• dalla crisi di egc• monia pol"l:ica e culrurale delle DC sui cauolici e della stessa Oiie:$.a. nel 1entati\-o di annullare quanto di nuo,o a,·cva prodocto il Condite' Vaticano Secondo. a serran, i tempi di questa presa di coscienza e ad estenderla a 1frelJo di r:nassa. La crisi. nU:onale e Jocz.!e, dd~ ACLl non ha CO:oc:so con que!a. dd tTIO\·imemo.che dc> po un breve periodo di sband&men10 e di rifless:one si è fornito di ouo\·e e pjù adqua,e 51ruuurc di mas.sa. Sono sortt in ques10 modo le Comunità di Base attorno a P-ffl"OC'Chic parti• colarmene anive ed i~gnale, come quelle W S. ~hchc-!,c.Rione l...u,ca.niQ. \lonc:c Reale t Potenza. del Sacro Cuore a La,-el• lo e altre ancora a \lontncaglioso. a \luro Lucano cc-e. Ca- ..cteristiea di queste comunità è ta loro dimensione di massa. per la panecipaziooe enh-a e CO!JS,llpe','O!c di tutti; esse S\"ol• giono un intenso 1a\"C)f'Opcl•tico noi quartieri e nei oacsi mediante ~blee. d:baniti. confron• ti e diSCUSlioni. Hanno dato vita a uoa n,·i.sta di coUeeemcnto e di anahi f:-a Je varie comun::à. e 11 Ri.sccuo~- che ben r½tle'Cdi!a la m3ru~tà politica del ~~ e la sua tema• tica sociale. AJ.nmpcgno polilico atti\O di ques:c ComuniW. di Ba.-<è dornta l'an3!:)i e la denunzia dc?· le conn!vcni.c fra b. gcr-.JChia cccle9!astice e il potere politico. fra la chiesa c:auolic.a e la DC io Lucania; e,se ooodannaoo la funzione media:rict fra p,.x~ politico e ma:s...~popotari e di procacciatrice di con~i del!a <iu<saluc::ma. Qu;ndi i recenti su-ali inqu:- ii.tori trO\ ano la loro oriptlC" in q1.:-es:ocompies.so pnx~ di critica e di emancipaz:one dal i;ioco ecdcSa:.1:co e democristiano; sopracrutto la paura ehe il mo,.imecuo possa uJter..or• mc:n~ccspendersi ba jndotr.:> la ge~ia deric.Gk a rkom:-re ala pura e semp:ioe repressione. \la. qUC'ltavolta i multati. ~- lUlu:i dat pronedime-il.i d?SC1· pL.o,ini 5000 5tat1 ~ Mie prc\'.sioo! dd:a gerarch:~. I ~~­ roci si S{r.l() iefiu:ati di ~b:re paai-.amcnte- &a repressione e di lbbandonare le J)l'OSWipearrocchie. come era sca10 loro ingi,un-- to. I preti • ribelli • hanno 1ro- ,·ato immedia1ameme l'appogp) delle c:omul'Vlà contro la rcaùooe \'CSCOlik. Un C6Cffl,J>s:iontomauc:o della ma,tuntà politica raggiunta dal a;u,\·i.monlQ. lo pioiwiamoriK.ootrare in ciò che è soocesso e sta suc:cedendo a L.a,·cllo. lofatti il \-CSCO\·oha dimissiona.- IO d"ufficio ;t parroco della Chiesa dd Sacro Cuort. don ~ta.rco Bi.sceglia. dalle funzioni religiose sos-tiN.Jendolocon uo nuo"o parroco più ligio alle: d. renh·e della s~cra Romana Oliesa. Il colpo di m.-.o non è però riuscito. La risposta al pl"OV\-edime:ntovesco,-iie ~ stata immediata e di m3:S.Y. Si sono susseguite: .subito assemb!ee. dfbettki, due grandi manife5taUOOi. la prima il 6 ouobre con Don Franzoni e l'altra il I; con don Mazzi. La didarietà con don ~1arro Bisceglia t !lii.ara unanime c-d estesa. Le -.astit.à e la ~tà della mobilitWOOC non può essese S"pcp<a eome uo sempico fauo e cmoziooaie • c:o5tituito dalla gra-.itl di classe della repressione in atto e con la maturità e la c:on.sepc\·olcu.a poi► tic.a raggiunta dal mo"imcnw. La rcp~ionc ,-esco, ik ha colpito ic pun1e più ~\lnz.atc dei movimento. oltrt a,1 ~;• ricoròa10 don Marco Biscq:lia. don Gerardo Gugiioua, don Mtcl,ele Ruggòeri. ~ Pellcg,-ino Tnunu10Y. pedre Marieno, V. Prinz.i (laico inse,oante d: ~ Ygione). L'azione inqwsitoria s\'Olta dalla dtiaa kx:ana non è che un aspcn.o deUa politica di ~ e restaurazione portata a\·aoa dalle dassi dominanti e dai govcn,o in tutta la socier:à. ~i luoehi di I• \'OCO (spcci.8dnCOtC in febbri- ~> e .nella sax>ta con i decreti delegati. E' compito delle Comuoit.l di Base e del movimcn10 caaolic:o >ucano in generale aHargarc iJ proprio in1en·ento popoli1ico e sociak-, iodh·idu.arc ob'olccti\i UD1.ficamci on il mo- "'imento ope,raio per ~berare le masse meridionali. dallo 5' ru1temento oepMelisrico. PARTITO DI UNITA' PROLETARIA PER IL CO~IWIIS\10 POTENZA Kissingeinr Italia K.issinger Hri in tta!ia il 5 novembre. Porterà la voce della prima potenza imperta!I• sta alla conferenza della FAO che afff'Oflterà i problemi dell'alimentazione in un momento di grnissima crisi dei raccolti. Cosi, ed appena un mese dal viaggio di Leone negli Stad Uniti e dopo lìneontto fra li ministro Colombo e Il segretario americano al Tesoro per concordare l"antit.i e le modalità del prestito aJl'ltalia, i1 rappresentante imperialista viene nel nostro paese per verificare che Mlsoluzione della crt,sJ governativa con-I.sponda in ogni particolare ai desideri della Casa Bianca. Dire infatti che l'ultima crisi del centro-sinistra è stata • ~ita con attenzione• 1 Washington è un eufemismo. quella e.risi si è rappresentata come una crisi dietro <»- mando. A Washington e a Rorna {trarrute l'ambasciatore J. Volpe e Tanassl} lìndìcazione è stata la stess.a: dimissioni del governo, elezioni anticipate o centro-sinistra di ferro {c:on varianti di altre formule d'emergenza che servano a preparare tempi e condizioni migliori per una c:onsulwione elettorale). In questo quadro l'aspetto militare, ck>e la dis~ibllità da parte italiana ad assumersi nuovi oneri In termini dJ basi Nato, è 50lo una faccla della Iniziativa americana, quella cloè rivolta a rafton:are il dominio assoluto dell' Imperialismo sugli sviluppi della situazone nel nostro paese e più in generale ~ me.- diternneo . L'altra. che è poi il cuore del problema, à costituita dal tentativo degli Stati Uniti di avvia~ a soluzlone una eomponeff"..eessenztaJe detle loro difficoltà interne (raccolti • gricolWnHazione--deflcitcommerciale) e di ottener,e un avaJk, internazionale aUa loro politica cf1 ricatto verso I paesi proctuttorl di petrolio. Obiettivo à quello di scarieare I costi delta crisi energetica e monetaria. dìvenuta acuta un anno fa, sull"Europa e perciò sul p~ Jetariato europeo. In questo quadro, uno degli sc()JMdel viaggio di Kl"inger è quello di 'lerHleare la totale subordinazione del governo Italiano aUe scefte atlantiche. Da questo punto di vista la campa,gn.a enti-Imperialistica e anti-americana {va sotto-- lineato questo aspetto e non solo quello del~ •persona• Kissinger, ormai Indebolito e probabilmente presto rimpiazzato: forse de ~esinge,?) deve svilupparsi subito non come accessoria deHa nostra Iniziativa ma strettamente ffltreccieta etl1rnpegno che stiamo sostenendo nelle tabbtiehe, nei quartSert e fra gli studenti. Ouella che la maggioranza della stampa definisce • 11nterlerenza • USA negli affari italiani deve essere denunciata e ricondotta all'osso della questione. cioè alla stretta correlaziona esistente tra il capitalismo americano e Italiano nell'obiettivo comune di river• sare sulla ciane operaia le conseguenze - sottospecie di inflazione e disoccupazione - cfei disperati di uscire dalla crisi. In questo senso oltre a sottolineare i costi po(itici ed economici detla presenza NATO nel nostro pae~ e, di conseguenza. indlcate esplicitamente l'obiettivo dell'uscita detrltalia dalla NATO (rimarcando in modo partiootare quella che si presenta oggi eome la caratterisx.t essenziaM della presenza USA In Italia e cioè quella di sostegno e dì sti. molo alle mene reazionarie presenti nelle strutture dello Stato, in primo luogo le FF.AA.). deYe essere denunciato apertamente il ruolo di fedete esecutore di ordini che la Oemocr&- d.a Cristiana non perde occasione per svoJgete: completa subordinazione alle scet:e economiche, militari (nuove basi USA in Italia e o rafforzamento di quelle già esistenti) e politiche (minacce e rie.atti di scissione sindaeala) deU1rnperialismo americano. In qu. sta campegna. la denuncia antiamerieana deve essere denuncia antidemoeristiana. Il Kis.singer che viene in Italia è l'artefice detla talu pace in Vietnam. lìdeatore del più organic.o e pericoloso progetto dt pax americana in Medio Oriente contro il popolo palestinese. U mandante numero uno ~ ~po di stato In Cile. Ma per la classe operaia italiana Kissinger è anche il commesso di una politica dichlaratamente antiproletarla. L'iniziativa che contro la sua venuta. dobbiamo promuovere fin dai primissimi giorni della prossima settimana deve avere La caratteristica di una campagna dl masse. generale e popolare Non deve mirare unicamente a re.•Uttare forti manifestarioni il 5 ne> "embre. ma deve articolarsi in riunioni operaie, In assemblee nei quartieri. in manifestazjoni e comizi di zona. Un impegno particolare deve essere messo ne4 far assumere ai consigli cU fabbrica un l'U04o di promozione (e non solo et; adesione) delle manlfe.stazioni c:onc:lusivedi tutta la mobilitazione che esalti il ruolo della eluse operala nella lotta contro l'egemonia americ.ana Hl Italia e renda possibile ree&inare in piazza uno schieramento llnitario di tutta la sinistra. 4 Novembre 1974 II Lo Chiesa cor.iro o.i molti cauolici si ribellano, dagli anni ~~rt 0 "~l~"/,ìa~:t::~:e "::c;;!::"a1ri=~ldJ1~~~~à e,,.';]:;_ ~-a!e:m campo wcia°lt i suoi reortci (COIM il Fanfani della ~ Summu:a wc-i.J!e .J por1a110anm1i la ,·n:chia proposta del corporc:ii·i.smo rome risposta rminenremrme cris:iau: allo prob/r,,,-..3Jica sociiJ!e. r in.sieonesul 1erreno ideo!o1ico conducono una bauag!J.i1 tda dntra. rr.:i a l-'Olrecon motl\"a:ioni apparen:rrr:nue di sin.i.stra, secondo lo schen-.adussico cM già il prirr.o fascismo ha appre.so dalc'a Chiesa! comro 11 libnali.smo. conuo il laicismo, cor:tro le libertà borgM.si. E in effetti la pratica di q~ra Ch:na l: del 1u110conente cor. qi;es.:a apena pro/ewone di antiliberali.smo: non esiste al -'i;o interno un.:1wria librrrà di npre55f.one indi,:idua:e. il cauolico ~ formato rom.e s:iddito obbed1n-:1r. an:i l'obbedienza l: presenuua comr ùnil /iM a se ste:.sa e alla sali:e::a dell"anima, piuttosw che fun:ionale all"eficint:a della Chirsa come organi::a:ioM. o~- 11O. pere-hl la China non si prnnira corM organi::az~. ma rornr .socind per/erta. rorpo mi.srico: non p-.il, quindi a,,;n bi.soifw de!J"obbe;lien:a indi,·iduc!e, ma è firuffriduc che ha bisogno di euere obbediente. Alf"indi-.:iduo poi. se non l: concnso nl pensùro cri1ico, nl crei;tii:ità, 14' rWe autonomia denuo e fuori U: Chir~. e dato ~rò di sentirsi part1: inrrg,t:JUe di un Tutto: l'i. denti/ica:ione miSlica con la Chiesa e con Dio, CM sj reali:za eminentemente sul pia.no Jacramentale e liturgico, i il mon-.e-nroin cui il crt!drnte non è n: suddito "' .su~riore, n-.a l: una cosa .sola con tuu, ili altri, con cui condf\.'ide la sa!o.:e::ae la .sicure:::a nella fede. E' qunto un compenso do1ato di un"morme capacità di pr~ per il s:.ddiro, che può ess,,re Tullo, mentre da JOlo rum può asnr nessuno (gli è stato insegnato od nsne corucio dei propri lim;·i e guardarsi d:zi pettato, e questa fuga dal p«ca:o costituisce in grnne il senso reale, fondcur.e-rualmDfte Mg.Oti1.-o,delle 1.·ird criSliane.· rosi l'obbedien:a i nqa:ione della supnbia e della ribellionr. come l'amore è spesso signi/icatil--'Cmfflte ricordalo CC)- nu dovere cristiano contr<.. l'odio della lotta di classe). A dii poi detinze raurori.1ò (compresi i dirigmti laici delle or,anizz:a:ioni catrolicl-.e-Jl'unione mislica con tu1ti e con Dio serve spesso a 1raw:S1ireda umile sen:i:io turra la prepoten:a, le anghuie, 1misern.ioll 1'Cl1iz.¾, gli arrfrismi incon/nsoti della vita quotidiar:.a • dei rapporti con i subordinati. Ounzo ·ipo di Chiesa, sunpre più p,nicolosanunte spiaz=mo rispetto alle trc.s/orma.=ioni economico-.sodcli e risprtlO alle Slnst' nigen:e drl modello ocddmtale di democra:ia, si 1rm•a a si.bire - ,raz~ olle spìme di minorar.:e interne, soprcmnto stranine, e ,ra fortissime rnisten=e - l"irru:ione r.on tanto del • mondo • (q~lla Chiesa l: anche 1roppo solidamente mondana} quanlO di nuc\·e t 1pnso conuaddittorie ì.s1an:e di rinnoi-amnito cultural• e di democ-ra:ia interna, tffiSÌ{Hti sociali finora repressi, muuginau o misti/ica1e. Ouel CM ronta pero è di.e il famoso ~ dia!ogo China-mondo• l: ~miro da minoran:e consi.sun1i di COJtolici CC)- me .spinta ad acro.starsi all~ di~·er.serniltà al di fuori degli scl-.emi e dri filtri propri CUiia ideologia caztolica domir.ante. E quato nU:l\'imm:o i·erso la realtà, ini:ialmn11e senrito con-.e-missione verso il mondo, li risoh-e fa1almen1e Pff molli in una Ubera:iOM personale, in un vande • prograsi~'O solliei'O, in nuo1,.-. possibilitd di viwre dentro al mondo liberttmente, da uomini adulti. La /orma - spaJO iricon.scia - di q~Slfl ir.1:ipiente ribdlion.e è ali' inizio l'adaior .. finalmmJ, pifflO alle lilKrtd borgJ-.ni, alla libertà di pnuare, di nprimeni, di stampare e lewre q~I clu si 1-uole: pn urti \·ersi, .sesi IIUOle, a un CfftO imforidualismo, conrro I, maglie soffocanti d~ confonnismo di panocchia. Ma gli .spa:.i pn i aurolici CM 1:fl.'0110 la stagione del Concilio e dtl posr-Concilio .sonomolto Sl"lli, di fronte aJl"arrnrau:: :a 1ell'episcopazo itali.ano, di fronte aJl'inllg!Q:ione tra- Chiesa • ,q,.TM DC, di jro,ue alla scarsa rolULSle1'Cil di un.a b,oqJ:aiJz pro- ,rn:sista in UM ~- ~.e la nostro.: è dificile. Jtt1ftlZl"SÌ ad alcuni 'IIO/.oribor,-ai sm:a arreirau di nuow> o a1,."'GPlml"'t". - ~e':!}:« ru::~;ob;~~~1ori,~:" co:,r:.sc,! "":e/J/1 me dnla oontesia::.i.oM tras/ermdos:i dal 1erreno ecdniale a!la famigliD, alla o:cuola. al lavoro, all'nerdto. a 11ma la societa. E in qi.nro gioca «rtarr.e-rue la • comraddi:ione esplosiw • dell'educa- ::io.ne az1tolica: da un lato un «rto tipo di individualismo - sotto la /orma, o la co~rtura, del.la salve-::.::.aindù-iduak, dall'altro un cerio tipo di egualitarisnu. (o meglio alcuni 1,-alorin'at1gelici potm:ia.lrr.eme egualitari e una tension.e totalitaria ,·tn0 la $0(.Yl'd, cM i cattolici st:nbbno i soli a pota rmdae migliore: e in.uau. rare o,nnia in Cristo •J. Man mano che findividuolismo cattolico e borgl-.n,e si rivda mnchuao e. COltranu e cadono le illusioni in-- tqraliste sulla tt:r:.c 1,'UJ cristiano. IUio tuitavia in molli, a:n:.i si raf/or-.a la tmsione per un'alternatiwz ,Jobale a quata sociad.: un'allrrno1i1,.-ain cui il ec.ttolico è poruno ad appre-..uut particoIannente /'aspe,10 di libera:ione penonale e collntiva chi potere dell'uomo sull'uomo, dte gli è azpira10 di s:ubire u: forme a volte particolarmente alienami e angosciose-. E' la .sc.elta.sociali.sta. ~ di1,.'fflta di massa col '68 e CM C"Onlinuaal.tre il '68 inscri1.·mdosi di pre/erm.:.a alrinurno dei gruppi che - alla sinisuo del PCI - $1 janno portalori di /orti rmsioni verso un capo..-oll,immto da praticare, # pure panialmem~. fin da ora. E ~rtameme ,·i sono anche ambiguità r:ell'a. desi,onedei amoliri ad una sceltD rl1,-olu=ion.aria: vi sono i rnidui di anzicomuni.smo, per cui d .A ritroli'O, da sinisua e non più da destra. ma ~mpre contrapposti al PCI; sopro,•viw - non ro:;oncli:::.a1a - la presun:.ione c-cmolica di-a1,-er ragione sempr,, di n'Olgn-e un ruolo decisfro, e vi è quindi di nuovo lo spirito di mwi.one. come u l"idea di ri,'Olu.:.ione fosse nata con la ~ pria com·ersi?ne al soc:ialism.o, e non fosse i.n."tt:e patrimoni.o - urto, spesso dimen:icato o abbandonato - di un mo1,-imen10 operaio ehe no,r è n:no col "68, e 1en:a il quale un '68 non ci sarebbe mai .stato. Cosi capila anche du. a ,-olte - n.ftle organi:::.a=ioni della nucn-a siniSlra, ma più .spes..sond PCI - i COltoiici dispndm.o il proprio p(Het1:iale di ribelliotte e ji ins.of/"en:a: alCtllli. li son.o troppo preoccupati - cartoli.camente - di e convertirsi•• di • redimnsi •. sono s,a;i rroppo occupati con la • \'t'Tgogna • del proprio pa.ssa.ro, e col daiderio di conallarne ogni irocda. R.in:anffldo credenti, o pa.$$111Lado,-olte ad un a1eismo mililan1e e /ffVDlle. si sono fin.almente placati ndla po« di a\·er definitivamente (di num-o!} rap>M, di essere fin.aJmn1tt (di nuovo} nftlo e ga:iD di Di.o•· in una nuo1,.,aiden:ifica:ione mutica con il Tutto del ~ letariato. o con un Partito in cui a.sere protetti dalle crisi, dal dubbio, dal pensi.ero /respinti come intdlertualisn:o piccolo-bo,-. gheseJ. Son a ca.so si cade così - in ~nere iTfCOIUciammre - nello stalinismo: com.e l"anticomunL"tmOddl'odolncen:o cattolica a,·t\.·a di /atto assunto la forma d6l'an1islalini.sm.o, così Ol1J il rifù.lto dell'anticomuni$mo dkenra ade,ion.e, di /atro, ad alcuni dd traili dello ualinismo: autorilarismo ed entusiasmo miYico (complrmentari fra loro). c!dega in biar.co ai ,-ertici del partùo, ricorso aJla misrifica:ione in no,r,e delle 1·eri1dsuperiori e dd bene del paniw. Son bruciare la propria carica antiautorirarfa per una li* ra=ione indfr!Juale e colleufra si1nif..co respingere ogni auzoritarismo. e quin.:li ar.chr ogni s,alinismo comunq~ trai:estito: non moralistica~,:e, ma in nome di ur.a morale ri,-olu:ionaria che uae il SUD ..sensoda un progroo politico romplnsil-o sul movimento operaio e .sulla società. E' ~ allora cltr i cattolici non dirr.enrichino le proprie origir.i. ,,..., facciano tesoro de-lla proptia Storia· che ricordino quar.te v-ollr ; u.ito loro in.se1natoa na3C"Onderela ._:eritdper di- /M1rre la credibilità drlla China. ad ubbidire ad ordini sbagliati per /ù:i su~riori alla rompr~nsion, della • ba.se•. a conC'ffltrcrsi sugli esami di cosc'U'r.:a lasc-icnJo ad altri il potrre di 1-a!utcre t d«ideu. Perchl di /etto and:e la storia drl mo,-imento operai.o h.J conosciuto e CO'JOs« qunte de\·ia:ioni. que-st'wo del pozere, questo sfru1ta111.~/f.dJi0 parolr d'ordinr sacrosante (il ber.e drl par• rito. la di.lesa dr!!a classe, la costtu:io11e drl wdaliSl"toJ conu copertura di de~enera:ioni e di arrnramenti Ora. quanti fra i cattolici hanr:o ritrn~to' la propri.i fede irrir-:edìabi!mcr.te alit·nan:e e da abbandon.;:re in blocco, hanr..o in ge11ereconrim.:a:o a re.s;,ir:1"e og,1i alirna:ione p religiosa• sotto u.ute le /om:e .. \la cr.che i compagr.i riMa.sti cred~nli, a\-auJo rr- .spinto una conet:icmt autoritaria e mistificante di Dio e i moltep!id u~ di qu~ra roncr.ione . .s.or:o.sollecitazi dal proprio rifiuto a ronsern1r.si 1,.·igili e osri! rerso 01ni didni::..::ione cl-.e cor,por1i un arrNIO - 10::1leo par:1.;!e - nel prottsso di libero:ior.e da 01ni lorr-:J di ~fruua,-.,en10e di sogge:ioM. Ricordarr e ra:ionali::are le coottraddi:ioni e le sof/tun:e in cui essi ~("~.si .sono ~rati in,·ischiati p:.rò portare a,·anti la ,,...,. ~;:i~Ì! ::Jn7p1a :n,:;:~~~\.-:~~V:u:=~u:o non pie-

4 Novembre 1974 UNITA'PROLETARIA s Vertenzgae-neraeleMezzogio Ncl \1cuopom0 di fronte ai pesarui.s1.imi pasti iOCiali pro-- , ocad da UAI inOuiooc. • de- ,-astanrc •• pcTC:bl ca.la su una IOc'ictà proloodamcntc gerarchiu.a11, di fronte I una poli· tica re.«ssh-1 che aggru I il problema ddl1 occupai.ione: t 1ra,i,sìmo il '7.tOCO di indtea· :rione p0litic.a e di prospenil-1 complessi,, di urw. llra(egi• •ltC'm&th-. lasciata daUa sinistra riformista oclJa pt'ffll&nenrc tnc.wpacità di approccio con le tensioni sociali più immuli11e, odla fran1umaziooc: dell'inia. \COIO politko. &ti rifiuto di coMruitt, p&ncndo dai bisogni reali di massa, un ta.glio uni, fieantc ckUe Ione dd prolcia. riato meridionale. TaJc processo esige una Pf'C-- cisa art.ico'8ziooc, una pra1tell· biJità di massa des].i obic.uh·i rfrcndìcadTi e una un.icaried dqli in,e:n'Cnti e.be .uperi op tCndetlll corponc:iva IU-,. ,·eno momcrw:i di unificuionc fancmeruc organici. Il tteupero dd potere- in fabbrica della cla.ssc operaia e la Rii proie. rione nd.le Ione soc-ia!i pub 1rov~ ogi una fase. e,s,eru.iale di ,con1ro sociale au:ra,·cno I' anicolaLione di YCTtcnz.e u,nali che superino. P'tf rappurm,. l"ampralkabili1à dc-ili obiettivi e la ac:ncricità ri,·mdicatin ddlc ,·er1enz.e rc-pOnali e cbc siano ;n crado di sedimcnrare .iruuurc popolari, di costituire momenti di cracit• poli1tea cocnpk:an-. e 1crrc:no di ~ troUo, di datt Yita a sedi reali di coUc1amca10 dcll'ini71aciva e di riunificazione poli1itc1 del froote di cotlcpme:n.10 ddllni.riarin e di riuniflCllicme politica dd froote di clasec. Le discr.mir.znti di classe E' ptt questo cbc riteniamo ampia.mcncc mobilie.ance e in v,,do di scortf;&&= I• loca dc-I polnrooe rh'UKlicaai,·o, la lcpea dei pacchccti foel cui corucsto 11 mobilitarionc po. polare a,;sume ctclush amente la runuc:mc di prctUODC in lu.azio. ne ddla ated.iaùooe iscituziooak-) va,ma tc:nitorial:i che ..,. piano lnd:iriduwe la riJcvaan dd e territorio • (soprammo nel Mc:uogiomo. m• non solo nel Mnu:JCiorno, c:,;dentcmcnte) come tede di un.incuionc dei brsogni di massa cmersc:nti. Indhiduare le precise disc rimi• nanti di classc alllnrerno della uratificaz.iooe sociale mcridM> n.alc, aff rontarc con una corrcuez.u di in1tn·eruo politico le tensioni sociali e le pocmz:ia. lità sp«if',cbc di lotta ckrivan· ci di.reuameote dal rappono 1r11 sfrunamauo jCmprc più inlenso e J'cmar,:inazione di attt, coordinare &li antagonismi se> dal.i. che li.nfladonc. la deO• rione. i pro,:etti di tviJuppo ~ pilalislico dctl'-cticohura mttr diooaJe generano all'in1ttn0 ckl rcuu10 JOCia1c sipif'tn cosrrvire \'"fflcru:c 1ttri1oriali che punrano sul 1crri1orio come momcnro di unificazione. E' pn> prio sui territorio infatti che il bloc:co dominaote auacca la pOtmzialc unificazione del froo· te: proletario tentando di ipac. care &li 5C'hienmcn1j sociali o,. mog,cori. di atomiuare e indiriduarc i bisogni, dj corpont~ 'l"iuatt la domanda potitic-1 an· ticapit11ista. Ed t suJ territorio che og• p_ nclliniziativa politica. ~ ~ sibile organiu.arc le .inmurc: di pc:nnanen1c e s11bile orp.nizuz:ionc: unitaria che si con1np. ponga efr.cacuncnte alla dU.grcpzionc: sociale e proceda ,erso la costru:tione di un blocc.o so,. ciale alccrnath·o. Cib non vuol dire:. e,·idcntC"l'Jtcn!e,ankolarc una locta nel tenitorio per l'oc,. cupaz:ionc, per i scrvw .tOCiali tagliando r uori il tc.r-rc:nodella lona di fabbrica. li mo,-i.mtn10 operaio mc-ridionalc e il prole,. tari2.to han.no già dunmen1c ~ gato I• .sc.para.ziooc tn lou.a ne.I territorio e lot11 di fabbrica, e ,-.rie imposuz.ioni form&lmcnre unitarie ma in realtà solidarisri· che cesc ad incanalare enlro i binari della mcdia.z:iooe isii1uzionalc klC1eche. çul territorio n.MCC"\-anocon immcdiace.ua 11n1isti1u.rionale. Lostato del movimento Il coUeg_amen,o reale e funz:ionaJe ,a perdi> rcaliua10 sul piano degli obbicui, i e051rui.1i • li,cRo di massa nclla socic.11. Oic,i sa.rc:bbc ancor più sukida per la sinistra non comprende re che la lotta gcneraJiua11 per l'OCC"Upa:z.ionc ,a cond0tt1 noo io modo 1hcmath·o m• allin, temo ddla kM11 ~e-raie per la difesa del salario, dei recidi· li più bassi. pc-r i scnizi sociali. ,on ,i t dubbio che nel ,aluu1rc lo MIC0 del mo,·i.mcn10 (punto di panc.nza per un programma unif,çao1c di lotte) DOO possiamo i.ndul,ere IX a una , ii.ione m.it°'°cica dcl mo, imenio né: coosi(krarc le masse mcridjonaJ.i come una palla al piede del mo, imtn10 a lh-clJo oarionale scru.a comprendere: quali Mano le rcspoo..sabiti1à e i rittrdi dcl mo,·imen10 nel Meuogiomo, quale ittbato!O di domanda pOli1ica an1ic.api1.alis11 ogsj costi1ui.su, quali possibil.tlà abbia di S\ iluppo e di capacità oHfflMn. :-.iet Meu.ogiomo infauj &li uhi.mi anni banno visto un mo,imcnco sedimentato in modo più pcrm1Mn1e, pro· duce-odo nuo, i stn.ammti ori• n.i.z.:r.ath;,traduce-odo la critica alla gcrwcbi1, alla dh-i.sionc del la,oro, .U'efficicotismo del si• stema produni,o in indica.z:ioni concrc:1e e in prime pania.li conqui.s1e. Le loue con1ro legabbie salariali, gli scioptti ge• ncrali, le lotte contro l'orpnu. uz.tOne dc-I levoro in fabbrica, contro iJ tipo d.i iodustrialiua· riooc eUcmuiia dallo S1aco e dai monopoli prfrati banno ri- , elato una qualità nuO\a dcJle lotte ocl Meuogjoroo. Ma il rvolo aure:1an1c che IAUme la classe operaia meridionale i.n modo scmptt più preciso e qualilic1to non ha di:Ssipaco iJ pericolo cbc più Si Lnifica al pn> prio interno il settore e rone • de:114 d&Sse opc-n.ia e piu si rischia di approfondirsi la s-pa,c· ca,ura con gJi strati IDll'pllali e deboli del p,oleuriato. Lavoratori precari, contadini poveri ~·ella rase attuale de:Uo ~ ltO ,ociale e politico pn1.an10, Aa pu gli clementi ogctrlvi che soaeuh-i della cri.si. sia per il pC$O dei proceui di riSU'\ll• turuiooc, alnntcmo della crisi " IN«i.ato con rigore di iniriatin politica il rappono 1.ra difesa e rafforzamento del potere operaio in (abbrka da una parte e capaci1à di coinvolgcn: dirctt-.eo1c quei se.r 1ori dd JDO\"i.mC1>c1h0e, dall'altra. sono brutalmcn1e io,·cst.iti dal"9. crùj 5enza a,erc: di frooPrimobilanciosùlla esperienza delle150 ore a ReggioEmilia Dopo ciru un aono d: }a. ,·oro su.lJe 150 ore- e in par::• colare faoendo rJenmcnto ad una realtà come que\1.a d: Regg;o Emtlia ldO\c- i .;on: ): sono gil ~t nel mese di giu800), ci sc:nbn no.:~W.o ar• m"&tt I un momento di riflC$,,, s;one e di , a:u:n.~ ru1 ~ gnifn.:.ato dell·c~~cnn e sui risu' :a.ti ouenuti, Oues.ta rifl~:one appa.re p.r. ticolrme:ite u~e da,o che ij monr:..c>tt re:..--ibu:lo pc, k> studio ~ s:a:o eonqu·:t-:M.,, s~ pure in forme e ,;:,.)nmoda.hl d·,~.:. d.t mol:e ait.~ ca::-goric: di l.t,orato.--'. e.-:>:l1a çoo~eruenz,a .::h: ql.K'~:rnno 1• çn:• :.Ct".za depj o;,!":'a: a-:.r :-.:tmo deU.a .::uob d.:nTchbc e>:~- s: no-u~,~e e- p.xrcbbc ...,,. sumere un s~;f,;at.;, politico a.-.cora p.ù io: ~r.o d'. rotn..ra delJ"i:.~ua:c-s~pwa:.:z:u di quo. si.a .dtuz.:~. l!U.arti ad pr.mo anno 5'ol• n:oo la bm:taz:one • un.a Ki• cac::gor:11 di bvor1:ori e 11 tca:"Y utiliz:z.a.z,onede~ mo=-i:c-- ote dJ. p~e &e,!1 s-cc,.~· metal· mco;an.:cl ll5-lb.o:.l0 in rapporto ai 300.000 ;:-he po<,.!'000 U· rufru)f'C d; 1a'c- d nuo en:ro il dict"mbre 19731, hanoo dato a que!ita p:--.ma,:,p,.::r.enz.aun .7an~te:,e p,ù che altr.;, t1-t':np:.if► u:ho r '.,,pctto , un oo:eu ,o che n:1 ~eote aooo sc,>1ast,. eo può e dC\c .ii,en.i:are d. m.-.- ••· o·a?~ pr.e. ~e è W:'O che la r.??:.,ftà .:on cut qu:t:a J"'i\end "-az.ione .1: t cs:.-sa ..:! al:re .:-acc,or.c- ~:a ad u,d,.,;re q~'"l:o e na1ura!e • e p:-ofonda=::nce :-ad-~3.tO nei lah'.>r.atons;.a il b:- ....,eoo di ~---e ,!i ,:u~nti ..:unos.:icM. è p.. -ro a!·n:-:.:a::.:.o H·r,> .:!:l! ri:",1 urapondc m.1.l!· f1oranz.a de: .;.a:!o: t.a!.: • c:1:,:nu .sp.>n:anc.a• n,on ! ,,:a:. ac.:-omparna?a da ~nu d' ch.:anfi~~ e d: d bJ:.r::v pa! t'..:o che (~ i.n gr1do di .. <J. •,e. Ja- 11 s·re:~·e 'c Jo:.:c .:onoot:: d~~ltO ·a fablr. ~ ,.--oc:u•Jl"tr:"i;-:z:--zzv.tez.. .:-a? ll 1:$: .:.ad.:: la•,... !",;:I. D.,.!rna quind.ì ::no!·o ·m_.-x:,r. tari.'..: -:be fra • ~ \-ariC' .:a:C"ior.: dle haooo ra,,g U!lto qc~:o ob.: t;-.., si ~ momenti d .:onfronto e da .:oo:d·--am.:n10 :.. m.:>doda d.tr v ti a u.-i :·"'OD- "' omo,::1co in ~ado d, .r .. ae:-e p:uf~•e ,u: ·-a ~::nz.- ..:,1 ,-:,.:,1..as•..:~ La. r::~n :l d. f'-"!.. ·e '• -.on,. qu ~a d.::. mon!c--c,c r:~ r~nn n ..-be ~o alla ~ d~~ 1p.xc," ;-,.:i~txl dcta FL\! è-p;,.r• t.:l'.ia:m'.!nt:. u:eeo:e, dn..---t-.: ~~ non ti preSffl.t~l p-i,·1 di cf.ffi. co!tl, ~ia per le c.ond'z::oni di dc-boleua che ili i.a.luni c~: ha.:ino ~p,a&tlltO la .::onqu;• s.ta, ~tutto per detenni.nate categor.c:. sia per il :ischio d1 • gbe:1:z::r.aLooe• deY-cspc. rienu che si s:a prospettando e che ;.l'I parte '.>1 t ril verificata m qu~:o p:-.mo armo. IL GO\'ER.\O H'OLE S\'L'OHRE LE 150 ORE Tale !CC!ICÌ\O ~ d;\'CntAlO an- ,o:-a p ù c--::,'.'.catcoon la recc-n:e prop.:,$ta m.!'G'.eric!e d· fu r.c~ y.-an par.e d~ ~: ix~ .J,ora:or. od ~t:orc de-lJa ,,1.ruz:~ popdare • (come i cor-s; CRACIS1 e qui..'ldi i.n una !og1Cadi s.ep1ru.:one 1nt'he is1it\J.Uo!'HIIÌe dal comp:.CS.SO ~ scu~1. C:ò s-pl"i(:ca cer~ di Lm.i:are fùrtemeni:e il contenw.o p,Jl=:xo de'Ja conqui~a. ;ioO'.art l"espcrieriu a11·m:emo di un ,c.:i.."hiodi~~ che nd nosro Pa~ e-.ste da dco.."C"no.i e ~e pre:èode di d s:iriguc::-e Uni s.:uo:a di ~,e A cb una d1 se• re 8 che si J1m,1iad off:irc Cor• si popoi.l~ di aUabc~iom. La ,c-el.ra de:Ja s.."UOl-paubblii• .:-:i: da par:e. :,on SO:o de.,a F l.\1. ffll a.-,cli: d,eV.a fcdC'!'U;one u~nria CGJL-CISL-L:ll. r.;~~erua 11."1\c-.;e una in<Lca· z oce da:~ qual e non ~i po:ri: p~-..-s.7'-ndc-s:e-eè ,·ero cbc qu,e. ~~ conquista non SC'""\~ s.:,lo p..."'1'" rC\.""tJp.::-•qeae!. dir:Uo a\lo .i.~:o che è s:a:o nep:o ~a mç~ p.ar!e dc' !aHr.·1:ori ma rt-:eede. pr.endo dr.li IOl:a .:oo:r,., l'orp:Y.zuz'or.e .:ay:a:i- ~ :a de1 b,o-~. d; L""'."';-.a:-e a ~~ined.t~= ~~ sr: d.;>Cl:.nactifanno di que-i.ti ..::-umen:J: tm :~m ocl!a s...-iJOa, q~i::ldi. con !1 :,r, ...;,e:::,-a d,. m~·~e ·;, d~~c- metod e ,onre=1utì cO'.m-0:~ ·n ques-:o ;,·..À""C'S:50 a~--he ~:ude-nei C' l:t-!'g:t!.n:i. D'a!tn ;,arte l'am~u amc!lt..) J;::1 m;n.;siro ~, 1 à ~~:o .;b;.1."o Jura:i:.! la )u:,p ~r~:at:u .:.:indotta r::: mè!l ~ • qu~ndo ..:i SI C!";J. ~.-,,-ac1 d. f;,),_'l:e: ad una -xtta a.'>:::ans.:.,: ~ .::r::-.a r.-.ssunr oo: .1 .~pv :ldeu·m1'na10 de• J! ~ dc: .:O....,,i, re-.n:.r.:,. du...:nd.::, .:o-si n:-' a s;:~,1 qurl'e (oc--ne d lavo:-o p·:-....,:o ..bé S<.m~:-a-.anod.."f~umrncc '-".J• ;,era!~ ~ a..:-..o:d1del m.-,. ro 5-.~ ( .. -reando una ~- ~ risida fra ,:: ins.-=1Da11ti dc-•, .s...1.1oclar.-d~na e que:- 1.i i!.:. ,;,JC"), e 150 ùtt •• DATI POSITIVI E Ll\f/TI Accanto agli impcdimen1i e al'.e d.if&oltà crea1e I H"\·dlo ► srituziooa-!e (che fra l'ahro a Reggi<, Em.ili-a UY.)O ~a:t: assai meno pesan:i poicM d s.it pc>, ruti dare a norme g'l in ,;. i.x-e pe:- con' spcr:imeo:ali di laH>nlOO~:uden::) non sono manc.1:1, pure a:il'incemo di una esperienz.a che res::a dtc".sameo, 1e ~iti,-.. alouni hmiri che in:,bab:!:nente cnnO inclil.tbih. traHando6i di un ra::~o compieta.mente nCJO\O.ma cbe comu& que ci sembra wilie soi:~~nure io , :ua deU'ut~zzo del m~eore che si profila per il pros.sjmo a.."1.nO. I nnanz.i tu:to u,n pr.-oo dato pos:!fr,o ~ che, nooos:ante ;I. pcs.aote auxco padronale e qu~ di la priorità che hanno assunto neeessariamcnte alai obictt► ,i. anche questo dcmcn,o dd. oon1ratto ~ staio gcst110. "ella reahl ddia nostra pr0\ incia. do,. ,-e durante lo scorso aono si sooo s,·ohi dodici coni nelle scuola media dell 'obbbgo. noo ci sì l Jimit~i a dele-prc cuua la questione a gruppi di la,·oro p:ù o meno separati daR'organ;zza. z.i.~. come i IVYMUCO altn> ,-e. ma si t prodotto un im.pceno di 1Utta }a s:.n.nrun sindec:a- :C nel suo comp!nso. Ciò nond:.meno I li,·e-'Jo di ~s.1:one s· sono n,-e!.ati anche limit: piUl!OS!O pcs-anii; t:'t pri, mo luofo b dJfi..::ohl .e! affida. re C'fleni,·amcnte la r~aktz.az..~ ne de-! monte-on: alk st.."\Jtturc operaie d: ba..-<. 'on scmp:-c S: ! realiZU11.o quel'.";nt:-ecC.o .:o:.!ànlc fra chi ·rcque~Ha,.a '.a ,cuoia e g!i ,t. :n ll\or ..iori . .:he dO\·C'\-a e5-,e. re U.."1 &l!--C po:-t1n1e de'.l'npc:- r'~~z.a. '-oo :tenpn:: l'ampli• memo ck-l!e conos..""Cntte I• rif,e.,.<o.'\Ccri1ica ;,;he < facevano a s..""Uoìhaanno ,ro-,·aro col:!~ n'k!RIO nuO\ammte c-00 la fabb:--..:ac.:M'Tle :.rlcc:..;or-c .:on:r:buto al!o "'iluP?O d~:e lotre. E' .:O!rt1 mao..:-a:oun rilpportO ~• lo s:udio e 1'awt-caz:ooe d1nami.:a de!l1nqu.tdramc.-nto uni• .:o. In~. anche 5e con a.:cune d.Jl~renze rra un ~ e r at:-o (: ,cnu:o pe-r ~ più I man- .:.i!"\:' un con:.."'OUocollea:,o sul morn.:oro dc-Ilo ~:acbo. da pa.."te dei .:-ons·i i di labbnu, 1.r.'..: d.3 Ci)U'l'o~ en...-.f1cF-.. lk.r: 'aV0!'11:!CY.. S· t c~1 de:inca10 in a'.;uni cas: ij ~io ..·he il m.::ir,. te-o~ per lo •:ud:o. che ~ ,:aio cooqu:sa:o ne! quadro di UDI 5U"Mea,i1 1cndente d'uguag:han• u e aJ,11 cresciui colleuin del por:ere de. la, ontoci e deve Quindi C05t:tuarc UD passo ul,eriOf'C ,-e-no l'un~à dclla classe. ,'tr>tS$C in,·cce a COSticure un momento di sc,paraz.iaoc. La insufflcien:e IOcializznione de-M'cspe-~cnu all'mtcmo doila fabbrica oc ha comunque .c:re-nua10 il ceraucrc di cooquis1a collcni,a. I CO\SJGLJ E LE 150 ORE Accarno ai constgli di fabbrica anche i CONig!.a di zona eh> \"tebbc.ro essc-rt: m grado di inta"\-en.tt su questo p:obJ.cma per .il prossimo anno. IMu.itut· IO in una reahl di piccole: fabbriche (com.e quella dc:li'Emi• i.i.1) l'intervn,10 dei ~i di zona è incf.spcosabilc anche per aziende deMo s.es:so ,euatt: ,n secondo lu010 I• pres,en.u di lan:r~ori delle vane catea:orie tffldc ind~,lc ua collep meni.o a Ji,·eWo dj z:ona: infine, g:l lo 900nO anno SO:O là dO\e i cons.igli di ZOOt. ~ra.no gjl in funz::onc-. s.i i pot\Mo atri\"att ad un ànten'C1llo più gcncrù ,u1. la scuola (C06ti. coo,enuti, idczione) che coin,oigeuc rl quarti~re in un rap,pono di cono- =~i~~. coo l'espcDel res:o in questo primo anoo i.I rappor10 con la ..,~oh nel MJO com;,!esso è rima,to 1bbaM.IDZI limuato, da un lato per J1 c:scnu di ~amen1i e in► zi.11:1,·e• lnello l terricOC'":eo daH'akro lato perché:. "6COdo i ccrsi conccnt..--a1; nella $CUOl1 delfobbligo. ~ mancato un rapporto d::-euo con gìi s:~t; • Lno degli ob:eui,i d1 propor.-e per H prossuno anno è 11 c:reu one di stm1nari nella ~~• supenore. me do,TCbbe ro chianre, p:ù di quanto non ii.a awcnu:o net.la ,cuob del1 ot>b;1go.che: }e nucnc: forme di d;rcto al.lo stud:o conqu11:-att da.i bH,ralori non sono ("'!\0,::c ta."'l:oaH'-..,."""quis:.Z::onc inch :du.a ),e di titOt~ di s:ud10, quante p,u::os10 a:I una cte!ie>tl dt-:.h c-apac:!l coll.e1m·e d" COOOl:'CCn za e: d: in1enc-nto pc: roocL!.- ,;•re le cond:z:iOT'lid: , tt1 -'J interno de-:la fabbrio e oc:!2 so.;1eià. O.:-corre d'al:r, p.il:":e porT't ·n e'I ldcnu, c.:,me c'.emcnr.o so l>tao;u1lmcnte ~·•rho dcJ"e· S?Cr')C!'lJ:a d::Vo ~;;:~\'.> ML"JO, il rarpono che si è creato tra ,'ì op...Y.ae. g~i ~: e il .;o:i- !rooco p(),1tico che si è ~o "" i=i d<.!l'0<i30.uaz,ooc del lll-oro e della società, sui con, 1enuù e sui me:odi dclio s::udio, suJ ~if",ca,:o de.!1a piro,, senu opcra,a nella scuola. Mancando inlaui nella souol1 mc, dia delfobbl;gQ un intcrlcxutorc come il moùmento s:udcmesco, gli insegnanti di'l"entano 1.A"l punto di riferirnMto fondame.ntale per porre 1n d~ione la s.:ruttura 9COll)tica e pr~ mcd nUO'\i e di,-ersi di far scuola. A par.e rari c;:asj in cui ,i sono subiti ~odi p;ù 1r-acht.ional:, SIOllo ap;,aren1cmentc: • am.1lodc::nari•. gcne:-atmente i la,otato.-i sono en:.rati ne-\'.a scuoia roo la propria idem:tl. senza acceua:-c d: trasformal"Si n s:uden:i ed anz:i m.an:c,cndo a;,ttta la prab'cmatlC'tl che ,·i• vono quo1idianarnen=c come da.sse operaia. Assumere infai.. ti come d:uo centrale dello 1-~udio l1 ricaca sulla crganlZ:l:IDone del lavoro e dclb società come si i su:IOcamm-re decerm:0.ta, ~.grùfn cotn,·o!rere l' ~ance Ml un confromo ~ !nico cht mc:ue Ml <hscussionc ti suo ruolo, la. s..-uola come ccxpo sepMato, la di,·::Jone tra 1• \"Oro e stud:o. e che tln'1tlte in qualche modo in di,cu,;S-one l' iottta organ::z:z:niooc dc!Ja se> ::ie1l cap;tabt:Q. Ceno anche ru quesùikimo pu"1tO si può andare ohtt. si pu<> fare: de'.J-e 150 ore una sc.-- dc non solo di anafaC critica me -anche d: pos.i1i,-. e!.t)oru:on,e d: un s.apere più ~cn:e aj b,sor,i operai. LE PROSPE.TTJ\'E I 000\'i con1 che si 1pr,-an. :)O tra bre\e de\'ono rappr-c$M- ·are una s•oha a!ìa luce <!et k• miti rq:saa1ì ne!J"~enz.a p~ut1 per e, ·iarc d1 fermarsi ad una sc-mp!:CC a;,p:~n.ionc de-!.d ri::o Mlo .>:ud:o o additietwa di reg:-t"<ht a con' di formazione p:-.:,f~:OOate: ipotesi ~e rapp~~!~bbero un ;>,a!-$,) rnd :e!J'o • ..pet:o a!!a , •· ·:nu potiti.;a .:on .:u: '.e ISO ;t sono n.l':C. E' inH~cc l\C\."e~:..a:-:0 .:he que- •·a.nno all'unp:iamen:o quao:.:- 3;,.\o <ì -.x:om~::n Wl s.ai10di -r..ia:;:l. un :-affo-z..&01Cntodi ~eii ~emc:tt; po!i::c1 che .w.~ 'lo al'1 ~e de:11 con,qu:sca. :n -n.xlo da fa:'e ree~erue dt"Uc 150 ore :·,.u.: p,.x-:an!e delt ..m- :e..,,en10 op...'rl",) ~~.a !><,;Uoll. Luisa Fcrrari ~!aria Grazia Ruggerini 8 i bi 10 LcvdQ I nob i aneo te a ,é uno sbocco i,mmediaco t: poulbilc, coocrecamenre, a> e pnticabilc di k>cta Ja,;onro- nn.tire i coosi&li di ~ e le ri precari, coruadini ponri .urunurt: per }• gesuooc cW ccc.). E' per ques-10 c:-bt, ao- baslO dd movuneo10. che e sopnnuno nel Sud ooo . E~ in queste lo<tc peli'.~ bisogna la:sciani inpbbi:att dal· 11gnilaca ~tro ooa C8iCl"CI. Il! la falsa polemica suJ rapporto modo Kf"!UCO, ma IC!llando cli tn jniziatha operaia io fabbri• allarg&n: il l_oro rcspll'O strat~ ca e parallela mobilituiont sul- pco, di coui,-ol~ f"!° I.D la \"eMtnza generale. Su qucs10 fondo le stnmure ~. spo· punto 000 csis1oao sco,çiacoit': standone l'.sc . .c:rat~ ~ noo si u-ana di sacrificare un ,"Ol,c:odonc gli ('(fuilibri lDtc:f'- tipo di mobili1niooe .u·atcro, ~ dmdo JPW0 e -~Cl"Clnt~ poma di SOSICntte UDO 5'COnlrodi hoc:o alle fon.e mili1aoti di UD 11ra1cgi1all'interno del siodac.- sind~•o ~be f _in__cr-,-c_ crilÌ 10, p0n1ndo nmo il fflO\ i.mento di hnca. d1 c.redibilitl, da ~ su u.na posiz.ione complessiu ntlità,. di militanza. di auacca che spos1i anche il fronte politico. Il rischio altri, men1i sarebbe o una rcprtSSione di una pane impor1an1c dd mo,imcoto oppure l'"t,olamcnto. Un:ficare la classe s·i già ,·islo, .schemaricamen1e., che la ,-crtcnu genenJc. per i 5UOi limiti di piaualonna, non l odcgua11 alle csisenz.e dcllc mas.sc meridionali: dò non comporta un• mancanza di mobilituione da pane ckUc forz:e poHtkbc dcUa ctassc ma comporla la necessità di starci dentro in modo • lucido •· ripropooco· do con la n06lra aziooc la oe. cc:ssità che la vertenza generale Si articoli in 'l"tttcnz:a dal bMso. pa- riappropria.rsi dei pn> btcmi s-pccil"teidel mo,imcnto, per esa:hare il suo ruok, e ,·cr• rcnzia.lc•. ~ potCr coesiscerc eon il rilancio di ,-enem:e z:o· n&ilicostruite I lh-dli di massa. R.i\lj,C'ircmo a SUJ>Cfa": Ì timc>ri che rc:sponsabilmc,ue ci poniamo 51.1Jb NpOSta delle mas.w popolari meridionali al \"loko10 attacco pad.ron.aJ,c: cui sono SOt:lop0!itc.se sapremo f• re: di questa fase dello scontro soc.ialc assai più ddla ,·ertcnza &eneralc; se essa cos1i1uirà la rimes.sa in m010 del movime-nio in cbia,·c oHcmh-a; .se la sinistra sapranno dare una qua.lificaz:iooc politica COlllQte alle varie fasi dello 5COOffO colJc. pndo la mobilituione AtU'ot,. bictth·o unmcdiato con la conquista di ouo.·i spazi e eoa la C05b'U.I.ÌOoe òcU'alrcmalive di potere. u~ impomu:ione mini,. maJc ddla ,--cr1:enz:-a tratci.nerdr be lo tc001:ro sul piano Pff"' dente della pura conu-act~, col rischio di ~ 11 k>cta dal nqoriato. Nel Sud, di 1,-. t'C a UQ • realumo tartico 1t 1a,.. .--n1e prc:«mc Dd.la dircno. ae poiiricre e ~ oceor ft più che mai che u morimc:olo riconqwsti la -- - - -- -be, cli ............... U-clolliccla, ceto. E' per questo cac. come pan.i10, siamo lmpepaai a foodo nelle Ione dircuc sui con,. su.mi sociali. Queste lotte noa ,-cdooo prc::sentesolo la pur im· ponaote componc:ate della di· fca dc.I sa.1-io e b pratka e la COltruz:ioocdi massa dcll'obbieui,·o, ma ,'Cdono la possibi• li1à di una dh-crsa collocuiooc dd mo,imcn10 nei confronti dcJle istituz.ioo.i locali: non più alleale in una loua di pressio,. ne in1erclas.sU.1ae perdente nei confronr.i del gonmo centrale, ma contropani indhidua1c e reali. 'Sf t da souovalut.-c il fttto che le Ione dirette sollecitano un lh""t:llodi o~ rione dd IDO\-imcn10più panccipa10 cd dftcienrc. I pericoli di isolamento di quCSle Ione porranno CS5Crcsupcnti proprio dalla capacità di l'ffittlliz:u.rione. di non st,euizza.r.ione del mo,imcn10. A quelli che, ne:Ua sinistra. sono contrari a queste loue (e le accusano di manca· re di organiz.za.?:ione),bzsta ap-, pena far nou1rc che non sono affano e spon11ncis1e• e di• fensivt •. ma anzi richiedono il massimo di °"l•nizz:az.iooc e di coscienza. Ed è su d_j ~ .:be GIOVANNI RUSSO SPENA Corso di economia politica a Modena Anche qucs:'1..0.00 1i te,. rl • ~1odena daJ ♦ al IO oo- ,embre, u.n brc:ve cono di economia politica &ul tema: • L'attuale siruaziooe eco~ [lUC& e le 1CCltc- di fronte al movimento operaio•· Il cono ~ organina10 e: cenuto da un gruppo di docenti della facoltà di Economia e Commercio dell'lJ.. nivenill di Modena. Non si richiede a.i partecipanti alcuna precedente conOSttnU di economia. Il cono si rivolge a coloro che dal loro impegno politico traggono l'esigenza cli un momc-n10 di riflessione sulla attuale situuione eeonom?Ca italia.ria, e prevede diseuS!lioni su di,·eni temi. ciascuna introdotta da una rtlazione. Le reJaz.ioni introdutth·e rigu1rd1noi pi .. spetti i.ale-rnanonali della crisi ecooomica in Mto, la ,es1iooc dcU. poU1ica ~ mica ltaliam., U decenln, meato produtti•o, i prol,lai, nù del MEC ..,- • delLo..- ... i..u- la crisi del--. ---- lotte.,,...... Le relazioni llftMO tenute d1 Salvatore Biuco, » bastiano Brusco, fnoccsco Cavazruti, Vinorio Foa, Ernesto Galli Della Loggia, Andru Ginsburg, Marco Llppi, Giovanni Mottura, Leonardo Pqgi. M.s.irno Pi,·ctti, Michele Salvati, Fernando Vianello. tutti ~ ti dcUa Facoltà di Economia e Commc:rclo di Modena. Note u,cn.ic:hc: Coloro cbe sono interc:s,,a. ti sono pregati di far per• venire le adesioni alla segreteria organinativa del cono (presso Giovanni Bonifati Cu. Pos. lll - ♦1100 Modc-na). Per C'VCDIUlli informazioni telefonarc dalle ore. 10 alle ore 12 al 35-4.lS-4(pre6uo M9), e chiedere di Gio,·an:ii Borufati. Il cono si terrà nella .. Sa.letta C • di Pa!az::t0 E:.trooa. via E· mili• O\·est n. 101. :O,:elcaso che le adesioni ceee,hno il Jimit1to numero de: J'I05:i d'p•onibil!, la d• ta di iscriz:o-ie costituirii moti-.·o di prefcrenu.

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