Unità proletaria - anno II - n. 24 - 17 dicembre 1973

INSERTO SPECIALE AssembleaunitariaPd rp - n, s 24 - 25 Novembre 1973 Firenze, Il testo della relazione di Silvano Miniati I. li lavoro unitario sviluppato in questi mesi ci ha fallo compiere grossi passi in avanti. li rapporto unitario si è andato consolidando. Nella pratica e od dibattito di ogni giorno abbiamo superalo dissensi e dubbi, abbiamo confron1a10 punti di visla, analisi, proposte diverse. Molti dissensi sono slati superali di slancio, altri se ne sono presentati, altri ancora ve ne saranno. Il problema ora, all'inlemo di una volontà unitaria cbe nessuno può ormai più discutere e che è patrimonio delle due organizzazion.i è quello di intensificare il nostro lavoro sia per quanto riguarda l'elaborazione sia per quanlo riguarda l'iniziativa concreta, Così come il nostro impegno per costruire la nuova opposizione, in una siluazione segnala ulleriormenle dagli uhimi drastici provvedimenti governativi e dall'inoorgere di spinte di base che dimoslrano, (com'è successo per gli aulolranvieri milanesi) che gli operai non accettano più una situazione di slallo, è strellamen1e collegato alla prospettiva dell'aherna1iva di clas. se, il lavoro unitario, di dibattito, la verifica atlomo agli orientamenti che emergeranno da questo convegno e che ci vedranno impegnati nei prossimi 2/3 mesi, sono slrellamente collegali alla prospettiva di una conclusione posiliva del processo di aggregazione. Il compilo che ci siamo assun1i e che qui vogliamo riconfermare non è facile: esso richiede spirito di sacrificio, tensione ideale, volontà e intelligenza, ma si lralla di un compilo che la situazione impone che venga portato avanti con forza, fa. cendo agire il noslro impegno come mohiplicalore di capacilà poliliche e di energie. La partecipazione al convegno, l'inleresse che esso suscita all'interno delle nostre due organizzazioni e nel movimenlo ope. raio in generale, devono suonare incitamento e utilizzare bene questi due giorni di incontro per farne un essenziale momento di approfondimento e di verifica, di indicazione di inizialive e di impegni per realizzarle, di spinta a un sempre maggiore impegno sulla via del raggiungimenlo degli obbiettivi cbe ci siamo prefissi. 2. Compagn.i, compagne! Queslo noslro Convegno unilario si colloca in un momenlo cruciale della shuazione economica e sociale del Paese ,in una fase nuova della vicenda politica e delle scelle sindacali. Su di essa si riflettono ed agiscono grossi avvenimenti che segnano que. sia fase dell'imperialismo come i fa1ti cileni, come la guerra in Medio Oriente. In queslo sfondo si susseguono i grandi fatti economici che conlinuano ad esprimere l'ins1abili1à del capitalismo in queslo periodo: alla crisi monelaria si inlrecciano forti e generalizzale correnli inOazionisliche, all'insorgenza di conlraddiz.ioni tra le grandi aree dell'imperialismo si accompagna la crisi energetica. li riattivarsi della slessa produzione induslriale in llalia, sempre più precaria e difficile, riproduoe ed esaspera elcme111i di crisi sociale, aggrava la fragilità dell'assetto poli1ico ed is1ituzionale. Un sislema che si sente minacciato da vicino ed insidiato nelle sue slrullure più delicate e vitali deve fare i conii con un movimento di classe, che pure in d;fficollà, non t affatto sconlillo e piegalo. I margin.i dj manovra si bruciano, i tempi del rinvio e delJ'evasione si accorciano, le ahernal'ive tra la normalizzaz.ione dell'azione di massa o la sua radicalizzazione s1 pongono in modo sempre meno eludibile. Maturano scelte di fondo e la posta in gioco non riguarda solo le condizioni immediate dai lavoratori, ma la sopravvivenza del tipo slesso di movimento coslruilo negli uhimi anni e la fisionomia « slorica » del movimcnlo operaio italiano della sinis1ra e del sindacalo. ' Bibliotecaginobianco La scelta 3) E' dentro queste scadenze po. ,laiche e sociali che il processo di unificazione: Ira PdUP e Manifesto trova insieme la sua legillimazione e il suo collaudo. S<.adenze dell'=ificazione e ap- 'l)untamenli non rinviabili con la comples.si1à e la durezza dello soon1ro di classe sono una cosa sola. U .cJecollo di una nuova forza politica è possibile solo se noi operiamo, 1u1ti insieme, quel salto di quali1à nella nostra azione e nella nostra elaborazione ohe è imposto dall'alluale livello della lolla di classe. Quan1i pensavano che la crisi slrulturale, che si è aperta verso la melà degli '1nni '60, con J'esaurirsi del lungo ciclo della « ricostruzione» e del « miracolo economico», poles.se trovare nella coovergenza tra un'esigenza capilalislica e riqualificato e più armonico sviluppo economico ed un impulso riformatore del movimenl'O operaio, la baSe per un :modello di sviluppo» e per una diversa politica, hanno visto un rapido logoramenlo delle loro ipolesi. L'alluale ripresa ecooomica è strellamenle lega1a ad un'onda ecceziooalmenle '11la del ciclo mondiale. la quale sembre però in via di esaurimenlo. L'= mia italiana si è quindi inserita oon diffioohà e con un ritardo di almeno due anni, nella coda di un forte ciclo espansivo dell' economia mondiale. La stessa slabilità e durala dell' alluale crescila della prodU2ione indus1riale è molto problematica. Ma é la qua:ilà, seno ie caralleristiche di quesla congicmura di ripresa ohe marcooo, pur in una fase di sviluppo, il perdurare della crisi strutturale, la persistenza della base fragile e limitala su oui cresce queslo rilanci~ produltivo. Nella slrella tra indebolimenlo de!la base economica del s;s1ema, e rafforzamen10 dell'offensiva o. peraia culminata nel '69, denlro la morsa delle sue contraddizicoi interne e dell'accroluala compelizione inlernazi<.,nale, il capi1alismo ilaliano ha lenlato di scavarsi la via della ripresa esasperando lo scarlo fra efficenza aziendale ed incfficenza sociale, '1pprofcodeno itica de l'. flazio e do il dualismo induslriale, accen1uando gli squilibri sociali e terri. toriali, cercando riconquistare tempor.ance sue certezze di profi 110 riversando incer1ezza e di. sagio suH'inlera società. Il rinvio di nodi storici dello svi!uppo capitalistico e della società i1aliana, il recupero di una ripresa drogala e dagli effelli pe,-- versi coslringcno il sistema a fronteggiare nell'immediato fuluro i problemi sempre più gravi che non ha affrontato o ha cercato di eludere. Questi nodi sono riproposti in modo più '10Ulo da uno sviluppo economico basalo su inOazione e svalulazine, inten.sifioazicne del lavoro occupalo ed emarginazione dal lavoro di larghe fasce della popolazione, il delerioramenlo delle ragioni di scambio tra agricoltura e industria, la ooncentra• zione industriale ed il decenlramenlo del lavoro, i nuovi tentali• vi di funzionalizzare il sottosviluppo meridionale a) sallo leal<>- logico nelle aree forti del Nord. L'uheriore degradazione nel 1"5Suto sociale del Mezzogiorno, i fa11ori di rislrulturazione e di crisi dei settori eoonomici più deboli e più errelrali, le ins1abiJi.tà e le minacce di decadimento che sccovolgono la rete dei gruppi inlermedi, i oontad:ni oome il piccolo oommercio, la piccola borghesia oome i ceti a reddito fisso, la stratificazione acoe111uata del mercato del lavoro tra occupaz;one stabile, lavoro precario, a domicòlio e inoccupazione son gli effelti di un certo tipo di sviluppo economioo, ma divenlano an• che il fcodamroto di un'opera· zione poli1ica ohe, sui processi di divisione e di iso!amento e di nuove gerarchizzaz;oni corporali• ve della società, c,,rca di ins1aurare un ordine politico e produllivo autoritario e ,palemalislico. li programma del governo di cenlro sinislra, le sue scelte di politica economica e sociale alimenleoo quesla involuzione istituzionale e politica de!la 60Cielà. li blocco dei prezzi egricolo-alimentari, combinato con la polilica della CEE, vibra colpi duri all'agricoltura. Il tentativo di controllo salariale e .cJi politica dei reddi1i avviene denlro "d un'1ncoo1entabile spirale inOazionistica, mentre la manovra sui prezzi si rivela come pura ricerca di rallentamento degli scatti della scala mobile. Il contenimento austero del bilancio dello Stato significa l'ul• teriore compressione dei bisogni elementari di infrastrutture sociati e civili al fine di liberare ca· pilali disponibili per la ristruttu· razione della grande industria. Condono fiscale e tollerata evasione dell'IVA premiano redditi e rendite. mentre una vera e propri" coatro-rifonna fiscale si appresta a punire ulteriormenle i salari e gli stipendi. Si esige la piena utilizzazione degli impianti del Nord in cui permane l'utilizzazione di una fascia ristretta del mercato del lavoro e verso il quale si diri• gono nuovi flussi di emigrazione del Mezzogiorno. L'avallo politico àie viene da10 alla partecipazione al governo del PSI, dalla div=,a opposizione comunista, dalle soelle «responsabili » e moderate delle Confederazioni alla brutalità cla56ista di questi indiriu.i e di queste scelte del governo si spiega solo con la profonda crisi strategica delle fon.e tradizionali del movimento operaio, imprigionate tra i limiti intemi ed i coruari nvalicabili della logica riformista e la pesanlezza del ricatto istilU2ionale, che fa aggravcre il governo • deU'ultima spiaggia ». DC e compromesso storico La proposla di comprom=o storico lanciala da] Partilo Col1'.IUnista alla OC rappresenta una risposta sbagliata a un problema reale; quello della crisi ohe scuole il sistema capitalistico e la società italiana. E' totalmente emito pensare di frenare i 'Processi di involuzione del sistema eoonomico e istiluzionale attraverso una coalizione polit:ca e parlamentare all'om• br:a della quale avvenga la normalizzazione de!la lotta operai3, il rovesci:imenlO dei rapporti di forza tra le clasi, è sbagliato lanciare la polilica del compromesso pe=do di poter illudere in

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