Unità proletaria - anno II - n. 21 - 5 novembre 1973

UnitàPr:oletaria Speciale per il convegno sulla salute 10-11Novembre 1973, Firenze, Palazzo dei Congressi - Sala Verde - Convegno su« La lotta per la salute nella fabbrica e nella società momento della lotta più generale per la liberazione dell'uomo dallo sfruttamento e dall'alienazione» aperto alle forze e agli uomini impegnati nei luoghi di lavoro, nel territorio e nelle istituzioni - Relazioni e comunicazioni di: Maccacaro, M. Mori, F. Basaglia, D. Paccino, E. Giovannini, A. Pirella, G. Biondi, L. Tommasetta, gruppi e collettivi di base, consigli di Fabbrica e di Quartiere Bibliotecaginobianco La salute • ID fabbrica la salu1e in fabbrica, la me· 1 alla diresa della produuività più dicina del lavoro: temi ormai da che degli uomini-produuori. inun paio di anni uscili dalla cer- tende l'intervento dei medici in chia degli specialisti e divenuti fabbrica come «U11nqu.illante sopa1rimonio di lolla di vas1e mas- ciale» in momenti di alta conflit. se operaie e campo di speri.men- tuaJhà o come «uso consumistitazione dj organizzazioni sinda- co di prestazioni sanitarie» con• cali, amministratori di emi lo- solatorio rispetto a condi.zioni di cali, collettivi di base, tecnici sa- insalubrità ritenute (o fatte ritenitari di 1ipo nuovo. nere) ineliminabili dalla fabbrica. Esperienze molteplici, fondate E' la «medicina preventiva» dei sul crescente grado di coscienza padroni, nuovo rarfma10 s1rumendi classe nata nello spirito del 10 di inganno de.i lavoratori ed I968, si sono sviluppate, in for- insospena1a fonte di lucro per la me diverse, ovunque lo sviluppo corporazione medica, per i p&- economico non è riuscilo alla roni delle cliniche, per le istilunga a mascherare la sanguino- luzioni psichiatriche trasformatisi sa contraddizione fra i modelli in stazioni di controllo dei comorganizza1ivi della produzione ca- portamenti, per i mercanti di appitalis1ica e la salvaguardia della parecchiature sanitarie e di farintegri1à psico-fisica dei lavorato- maci. ri. La seconda linea è quella che Contraddizione sanguinosa! U- tende alla salvaguardia e alla prona testimonianza attendibile, an- mozione della salute come «stato che se cer1amen1e incompleta, del di complet_o benessere fisico, men. permanente a11enta10 alla salute tale e SOC18le»,e che, anche sotdei lavoratori in Italia è forni- lo questo specirico aspetto, punta dai da1i ufficiali sulle conse- ta alla liberazione deO'operaio guenze di infor1uni sul lavoro e dallo sfruttamento e dall'alienamala11ie proressionali: i da1i più zinne, tentando di res1ituirgli anrecen1i, quelli del 1972, parlano che nel momento dello intervento di 15 morti al giorno, e di I sanitario la sua unirà di uomo. milione 500mila infortunali allo E' questa una linea politica, imanno. media1amente riempibife, come alE tulio ciò nonostante che, ap- cune esperienze hanno dimostrapunto da due o tre anni, con mol- lo, di contenuti tecnici e orgata maggiore intensità che nel pas- nizzati vi, che si muove su tre sato, si sia fatta strada, seppure presup051i: la permanente partecicon diversi gradi di chiarezza, u- pazione operaia all'individuazione na nuova coscienza operaia a di- dei sintomi di malattia e delle fesa della salute. fonti di rischio, l'intervento dei tecnici dell'organizzazione sanitaria pubblica teso a convalidare scienfific3mcntc conseguenze e cause del rischio, l'eliminazione dei fattori nocivi attraverso la lotta rivendicativa. In culle le esperienze sono comuni alcuni da1i: la consapevolezza del rischio lavora1ivo, il rifiuto aJJa sua mone1izzazionc, la ricusazione degli enti burocratici di tutela - inerricienti o complici -, la rivendicazione di meccanismi di con1rollo diretto, lo uso nuovo di s1nimcn1j sanitari preesistenti. Le forme degli interventi sono sta1e e sono le più diverse, in dipendenza della capacità unitaria di loua in fabbrica, del livello di strumentazione rivendicativa, della linea politica degli enli locali, del grado di erricienza dei servizi della disponibilità degli operatori sanitari. E' certo che le s1esse finalità degli interventi si sono dimostrate fortemente condizionale da questi falli. Andrà compiu1a presto, per esempio, una va.lu1azione critica del significato politico di quelle parti di molti recenti conlratti di categoria tese a ridare alle direzioni aziendali poteri che lo s1atu10 dei dirilli dei lavoratori aveva fonemente limiiato ed a subordinare a pretese oggettività scieminche le rivendicazioni operaie sulla salute. Andrà compiuta una pun1uale verifica della capacità di tante amministrazioni provinciaH e comunali «di sinistra» di utilizzare, senza mitiche attese di riforme donate, tulli gli strumenti sanita.ri di cui possono disporre a sostegno delle lolle operaie verso la prevenzione delle malattie degenerative. Ma senza attendere più puntuali conoscenze, si può rin d'ora affermare che anche qui due linee si prorilano. La prima, tutto sommato volta Si tratta in lolla evidenza di una proposta di intervento sanita.rio che riesce a realizzare soluzioni, seppur parziali, e tuttavia non maschera ma anzi te.ode a porre in sempre maggiore evidenza le con1raddizioni dello sviluppo, assegnando ai tecnici sanila• ri un ruolo non esclusivo ma lat2mente liberatorio, e recuperando alla classe operaia la capacità di risolvere, anche per questa via, lo contraddizione fondamentale fra c:ipitcle e lavoro. Ed è la sola linea capace di dare forza, prospettive_, conHnuhà e strumenti di lotta alle esigenze più generali - ma quanto appiattite nella genericità interclassista delle fanfaluche ecologiche! - della salvaguardia dell'ambiente e dell' aria, dell'acqua e dei cibi, dall' inquinamento, dalle contaminazioni, dtlle sofisticazioni che si originano nella fabbrica capitalistica e da questa, dopo aver attaccato per primi gli operai, si allargano come una nuvola nera su tutti gli altri ceti sociali. Ed è infine una linea che non tollera tregue, n~ è passibile di «compromessi storici•. Anche dal conflirto fra queste due linee di politica sanilaria, si dimostrerà se attraverso l'egemonia della classe operaia inizierà la salvezza degli uomini e della natura, oppure se la crescita del capitale continuerà ad essere scandita dalle sofrerenze degli uomini e dalla degradazione deJ pianeta.

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