174 1.1 V N I V R R S I T À L I R F. R A geva molto più in là); ma Pisacane, indipendentemente dal dissenso dottrinario, in pratica e nel campo dell'azione continuò sempre a cooperare con Mazzini, d'accordo col quale doveva otto anni dopo organizzare la tragica spedizione di Sapri in cui finì eroicamente la vita. . Nell'Epistolario si seguono con interesse le vicende della fondazione della nuova 1lalia del Popolo e le difficoltà d'ogni sorta, specialmente a causa degli impedimenti, sequestri, ecc. con cui la perseguitavano non solo i governi austriaco, papale, borbonico, ecc. ma anche il Piemonte costituzionàle e la Francia repubblicana. Ma avevan tutti da fare con uno che sapeva sventare tutte le misure preventive. « È uscito il terzo numero della rivista, - scriveva egli alla madre il 26 ottobre, - ed esce il quarto il 31 di questo ,mese. In Piemonte par già proibita. In Francia una circolare di Dufaure (I) vieta l'introduzione; ne hanno fin preso un· numero alla ·cramer ch'è in Parigi. Che vili! Tutto ciò fa nulla. Con un po' di pazienza entrerà in Francia, in Piemonte e per ogni dove. Allora si volgeranno qui e vedremo; ma chi la dura la vince, e hanno anch'essi un'osso duro da rodere ». · Dopo quattro mesi appena dalla cadilta della Repubblica Romana, .Mazzini sfidava già, pieqo ùi baldanza, quasi tutti i. governi d'Europa. Strano, ma solo in apparenza: il suo linguaggio pare pii1 fiducioso, piil confortato, e quasi quasi più sorridente e giovanile attraverso le lettere che scrive dal nuovo esilio, che non il linguaggio delle lettere che scriveva quando a Roma era capo, o uno dei capi, della Repubblica. Evidentemente il suo spirito si sentiva più sereno e libero tra le persecuzioni e i disagi della sconfitta, che sotto il peso e le responsabilità del potere e tra le possibilità della vittoria. • * * * ; , Per quanto fra i tempi attuali e quelli che intercorsero tra il cader delle brevi repuhbliche italiane del 1849 e il risorgimento del 1859-G0 possa esservi più d'un motivo di confronto, non invano. son passati ben tre quarti di secolo. Troppe cose sono mutate e. avvenimenti troppo gravi ed enormi si sono succeduti da allora: la storia si svolge ormai con un ritmo diverso oltre che più accelerato; si sono addirittura rovesciate le condizioni politiche, / economiche e intellettuali d'Italia e d'Europa; mutate radicalmente le idee; diversi i costun~i, i sentimenti ed i bisogni. Sarebbe erroneo quindi cercare nei fatti di una età già così remota delle norme pratiche di azione e attuazione politica. I nostri propositi nella vita, i programmi politici e sociali che preferiamo, le idee sulla religione e sull'ordinamento degli stati, (.1) Idem, idem. - pag. 341. Il Dufaure era Ministro dell'Interno in Francia in quel momento, In altre lettere i\fazzini lamentarn che si sequestravano copie della sua rivista, ';'lnche se soltanto di passaggio attraverso le ferrovie francesi, di1·elte in Inghilterra ed in America..
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==