L' U N I V E R S I T À L I B E R A 9 Pure il linguaggio della natura, che quivi si spng1ona dalle co!le, sembra più forte ancora di quello umano. E se la_ voce umana ad esso si unisce - sia un grido di richiamo da un lontano casolare, sia il canto d'una villanella nei campi, - essa è -m armonia con l'ambiente, accompagnata dal sussurrò del vento_ tra gli alberi e dal gorgogliare tra i sassi del fiumicello che sgorga poco lungi, ricco già delle sue acque primaverili. Risaliamo, lungo la riva, il corso delle limpide acque. Se pur queste non sono precisamente l'antico Clitumno sacro a Giove, gli. occhi ne cercano, nonostante, le sorgenti così celebrat_e; ed i versi della nota ode barbara di Giosuè Carducci ritornano spontanei alla memoria, e dalla memoria alle labbra. Ancora una volta sul loro forte ritmo sonoro la mente · risale il corso dei tempi ... : Ancor dal monte, che di foschi ondeggia frassini al vento mormoranti ... , mentre la musica del verso accompagna ed anima di più forti vibrazioni tutto il sentimento che la visione delle circostanti bellezze naturali ridesta. Sì, questi luoghi debbon essere oggi all'incirca gli stessi che sono stati per secoli e secoli nel passato. Il lavoro umano ha coltivato queste terre, ma non puè> aYerne cangiati i caratteri nè mutato l'aspetto grandioso esteriore. Fu distrutto il tempio di .Giove, ed in mezzo alla robusta vegetazione del paese. furonò importate piante con essa meno in armonia; ed, ancor peggio, un vandalico utilitarismo ha diradate qua e là di alberi alcune vette. Ma i caratteri speciali del luogo rimangono, e co1 sì pure molte costumanze di vita e di lavoro agreste. Scendono ancora, come un tempo, dal monte fino al fiume le greggi; ancora la contadina, abbronzata dal sole, sta sulla soglia ed allatta l'ultimo nato: ancora: il villano, coperte l'anche di pelli di capra, spinge innanzi il « pio bove » trascinante il carro o l'aratro; anche oggi il pastorello deve tirare a forza la riluttante pecora nell'acqua, per lavarla, come ai tempi di Virgilio pei giovenchi (1). (1) Flectere luclantes inter vineta juvencos (Virgilio, Georgica II, 357) « spingere i riluttanti vitelli tra i vigneti».
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